Le promesse da marinaio
E LO SCEMPIO DEL TERRITORIO
CON I SOLITI NOTI!
Riceviamo e pubblichiamo
Vi invio una lettera significativa di un tradatese - M. Alberti (di Legambiente Tradate)
"Gentile Sig. Alberti, mi permetto di scrivere alla sua attenzione per sottoporre una mia riflessione riguardante la scellarata legge che questa settimana molto probabilmente verrà approvata dal governo. Il Decreto Legge riguardante le nuove regolamentazioni in materia edile. Le scrivo inoltre con la preghiera di sensibilizzare quante più persone possibile su questa tematica perché, mi rattrista ammetterlo, entra il gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Le inoltro una petizione pubblica indetta dal quotidiano Repubblica per dissentire contro un probabile futuro di scempio paesaggistico.
Ora mi permetta di esprimere alcune riflessioni:
Io credo che l’identità di un territorio non possa essere sublimata in una legge che rileva una anarchia progettuale di fondo. La città, l’architettura ed il bello che essa può rappresentare non può essere relegata ad una legge che ci aprirebbe verso le licenze facili, i permessi edilizi fai da te. La autorità delle istituzioni non può essere schiacciata in questo modo da questo vuoto legislativo che si vuole creare. Non si può demandare alle regioni ciò che dovrebbe essere valido su tutto il territorio italiano.
Ritenere che basti un'autocertificazione del progettista per garantire sugli interventi vuol dire aver cancellato dalla memoria le tragedie di questi decenni di palazzi insicuri, paesaggi deturpati e cinture urbane desertificate dal cemento. Vuol dire favorire i soliti noti.
Vuol dire che in 5 anni che percorro il tratto di ferrovia tra Tradate e Milano non ho mai visto avanzare il verde. Lo sempre visto arretrare spinto da una corsa all’edilizia che nessuno ha chiesto e che nessuno probabilmente vuole. Vuol dire che i campi sono tenuti appositamente incolti per rivenderli al massimo del profitto per poi costruirci il solito capannone di stoccaggio merci. Nel frattempo questi campi li possiamo usare come ricettacolo di tutta la immondizia che costerebbe troppa fatica portarla discariche autorizzate.
Io non voglio accusare il nuovo DDL sul piano casa che verrà varato questa settimana. Non gli voglio attribuire colpe che non ha ancora consumato. Voglio semplicemente denunciare che questa bella Italia sta per essere sepolta da una crescita edilizia che non si fonda su nessuna esigenza se non quella del profitto facile. La dimostrazione di questa affermazione la posso trovare anche vicino a casa.
Le palazzine sorte nelle vicinanze della stazione di Tradate sono ancora tutte invendute da oltre un anno e mezzo. Questa non è una mia forzatura è la oggettività di quello che vedo.
Allora mi chiedo cosa si inventerà la piovra edilizia quando, esaurito il territorio dell’alto milanese, si avventerà sui pochi parchi che sono riusciti a sopravvivere con innumerevoli difficoltà. Quel giorno la nostra sopravvivenza in questo inferno di cemento sarà veramente compromessa. E a nulla valgono le parole consolatorie del governatore Formigoni:
“Studieremo il progetto con un atteggiamento di apertura, ma anche con prudenza, per ciò che può andare a discapito del territorio. Quello della Lombardia è già fortemente antropizzato”.
No, io non mi sento tranquillo perché so che in Italia le regole non valgono più di tanto e il mio territorio lo vedo sparire ad una velocità impensabile fino a qualche anno fa.
Ringraziandola come sempre della sua disponibilità la ringrazio e colgo l'occasione per salutarla". (Felice - Tradate)
5 commenti:
Quella del Signor FELICE, non deve essere commentata come lettera, ma deve almeno essere letta.
Questa non è una notizia qualunche, di parte, di potere o di partito.
Questa è una nota che deve far riflettere davvero tutti.
Occorre aprire gli occhi e guardare il tuo giardino di casa che continua ad essere sempre più piccolo.
Uomini e donne,giovani e anziani, amici e compagni, DOVETE UNIRVI e scendere in campo per difendere il territorio.
L'esempio Tradate è già stato pensato anche per altri Comuni, dove alcune gruppi poco sensibili e maggiormente interessati allo sviluppo INSOSTENIBILE, si stanno coalizzando per fare strage di verde e spalmare metri cubi di cemento....scendere in campo per difendere il territorio non vuol dire, come qualcuno pensa, essere verde di sinistra o diverso,... scendere in campo vuol dire anche pensare al proprio futuro e dei propri cari e figli.......BASTA, BASTA questi sporchi giochi di potere, per far finta di stare con chi difende il territorio e poi ci accorgiamo che chi governa e chi ci amministra, realizza e non pensa al futuro....adesso mi aspetto riflessioni, non i soliti commenti, solo cosi possiamo fare buona notizia.
Dove stanno i commentatori ?
Almeno si abbia il coraggio di dire la propria opinione su questa nota...
....ancora per molto dobbiamo dire signor SI'ad ATTILA e NOTI?
CI VORREBBERO BEN 10 SIGNOR FELICE PER IL COMUNE DI TRADATE E IN ALTRI COMUNI...
Commentiamo, commentiamo!
Il fatto vero è che la gente deve tirare avanti con la famiglia oppure è distratta da moltissime cazzate e lui, il sindaco della LEGA, fa quello che vuole perchè nasconde la verità dietro contributi a pioggia a varie associazioni, delle quali molte fanno poco o nulla!
I rioni sono sedi riservate per alcuni di Tradate: una per Forza Italia e le altre per i leghisti! Ci fanno feste e varie attività, le danno in affitto, ma chi controlla?
Con il sacchieggio e la vendita dei metri cubi pr edificare, prendono gli oneri di urbanizzazione per mantenere situazioni che poco hanno a vedere con gli interessi della città....Tradate, SVEGLIATI!
....quando si permette alla LEGA di colonizzare,
ogni associazione, culturale, combattentistica e d'arma, dei rioni,...sportiva,e di ogni sorta di volontariato
...come ci si può lamentare.
Dove siamo e dove eravamo?
Dove le opposizioni...e tutti quanti ora si lamentano, dove erano gli alleati della LEGA...a competere, NO SOLO AD ABBASSARE LA TESTA.
...quelli che sono andati a Roma per la festa del PDL
...NON FATELI RIENTRARE.
Grillo parlante.
Gentile sig. Felice,
non posso che condividere le sue parole. La invito a leggere sul nostro sito (www.legambientetradate.it) i 5 motivi per cui Legambiente respinge il Piano Casa in discussione, ritroverà le sue stesse perplessità circa le licenze facili e le autocertificazioni. Vedrà inoltre come aree che oggi sono tutelate non lo saranno più ma, a mio avviso, il peggio di questo decreto risiede in ciò che NON farà e che sostiene di fare:
- promuovere l’efficienza energetica
- rispondere all’emergenza abitativa
La domanda di alloggi popolari è in continuo aumento, gli appartamenti invenduti pure. Bene: diamo queste case a queste persone, che senso ha costruirne altre? Smettiamola di dire che mancano le case: mancano i soldi per comprarle!
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