Il Partito democratico
vola in soccorso del razzismo di Stato francese
Riprendiamo la nostra rubrica (Canto&Controcanto) che pone idee e progetti a confronto. Oggi è alquanto stimolante e l'abbiamo tratta da un blog sempre molto attento. Vediamo come butta...;-)
(Posted: 30 Jan 2010 09:16 AM PST) - La Lega dei diritti dell’uomo (quella stessa lega sorta all’epoca dell’Affaire Dreyfus) l’ha definita "un’operazione illegittima che mira a dividere i cittadini francesi tra ben accetti e indesiderati"; Sos Racisme ne ha denunciato i propositi xenofobi e antislamici, lanciandogli contro un appello sottoscritto da intellettuali, cantanti, attori, registi, sportivi, senatori, sindaci e deputati; il Partito socialista ha invitato tutti i suoi rappresentanti locali a boicottarne gli incontri, perché "indegni" e "inaccettabili"; Bayrou, leader del partito di centro, ne ha bollato i promotori come "manovratori che per calcolo elettorale si mettono a far leva sulle peggiori pulsioni della gente"; persino la stampa conservatrice ha espresso riserve: il settimanale Le Point ha parlato di "stato febbrile di una maggioranza pronta a tutto per riaccendere gli entusiasmi prima delle Regionali"...Tanto osteggiato dalla società civile francese, il "Dibattito sull’identità nazionale" voluto dal governo Sarkozy (100 prefetti e 350 viceprefetti mobilitati d’ufficio dal ministero dell’Immigrazione per promuovere, in lungo e in largo per tutta la Francia, incontri pubblici sul tema: "La nostra è una Repubblica multiculturale? Di quali valori è fatta la nostra identità?") raccoglie tuttavia un importante plauso proprio in Italia. Da parte di esponenti della Lega Nord? No. Di quelli del Partito democratico.
Oggi Enrico Letta ha infatti avuto l'acume politico e culturale di definire quel dibattito "un’esperienza interessante che l’Italia dovrebbe copiare”...
Dell'iniziativa di Sarkozy, Bernard-Henri Lévy ha scritto: "Identità si dice dei soggetti, non delle collettività; si dice al plurale, mai al singolare; e dimenticarlo, ridurre una nazione alla rigidità di una supposta ‘identità’, significa impoverirla, farla morire, proprio quando le si vorrebbe dare fiducia nel suo avvenire(...). Tuttavia, se proprio esiste un'identità in panne, questa è l'identità europea".
Ecco, un Partito democratico che ripartisse da lì, dalla nuova, straordinaria dimensione del nostro stare insieme, anziché trincerare la propria indecisa e zoppicante visione del mondo dietro a posticce bandiere tricolore sventolate senza entusiasmo, saprebbe risparmiarsi (e risparmiarci) certe infelici sortite e contrastare, con coerenza e continuità, una pericolosa ondata di ripiegamento identitario che non coinvolge questo o quel paese, ma l’Europa nel suo insieme.
4 commenti:
Confidentiel Le débat sur l'identité nationale inspire un responsable italien
Le Figaro
30/01/2010 | Mise à jour : 09:29 | Commentaires 2 | Ajouter à ma sélection
Pour Enrico Letta, l’un des principaux dirigeants du Parti démocrate italien (opposition de gauche), le débat français sur l’identité nationale est «une expérience intéressante» que l’Italie devrait copier. Questionné sur le sujet devant l’Association de la presse étrangère en Italie, il lui a reconnu le mérite de «découvrir le côté positif de l’intégration» alors que «toute discussion sur le sujet est assimilée à un débat sur l’ordre public».
Se ben comprendo lo scritto de Le Figaro, il senso delle cose dette da Enrico Letta, intervistato davanti alla Associazione della stampa estera, dovrebbe essere all'incirca questo:
il dibattito sulla identità nazionale è interessante e anche l'italia dovrebbe copiarlo
(realizzarlo)?
gli ha riconosciuto (al dibattito)? il merito (positivo)di scoprire il lato positivo dell'immigrazione
quando tutta la discussione sull'argomento è invece assimilata ad un dibattito sull'ordine pubblico.(negativo)
Qualcuno è ancora convinto che la sinistra non dovrebbe seriamente discutere di immigrazione e di soluzioni ad un problema che per anni abbiamo sottovalutato? Non basta più fare i buonisti, o peggio ancora non voler vedere i problemi, caro sig. Sensi. Il Paese ha bisogno di risposte, i migranti ancora di più, e non possiamo continuare a lasciare il boccino in mano a Bossi o alla PDL. Io leggo in questa direzione le poche parole dette da Letta e dalle quali francamente cercare di estrapolare un giudizio politico sul Partito democratico mi pare quantomeno azzardato se non fazioso.
Dario De Munari
bene dario de munari!
se non fossi intervenuto tu, sembrava che il PD proprio fosse scomparso
Comunque lasciami dire: c'è MOLTO disinteresse nel vostro partito;
non è una offesa ma una costatazione....
Il PD sul tema immigrazione c'è! Invito a leggere i post dal titolo "Razzismo e pregiudizi. Basta con le bugie".
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