domenica 13 dicembre 2009

Castiglione Olona: il PD scrive al Sindaco

Lettera aperta al sindaco

Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la seduta del Consiglio comunale di Castiglione del 30 novembre e l'elezione del Difensore Civico attuata in totale disprezzo delle regole che questa figura istituzionale "super partes",il PD locale ritiene doveroso inviare una lettera apreta al primo cittadino e stigmatizzare il fatto.
Egregio Signor Sindaco,
le scrivo questa lettera aperta trascorsi ormai una decina di giorni dall’ultimo consiglio comunale.
Faccio un breve salto temporale all’indietro per aiutarla a ricordare quella domenica mattina nella quale lei mi fu presentato dal responsabile locale di Forza Italia quale suo candidato alla carica di Difensore Civico.
Fu in quella occasione che mi venne chiesto se, come segretario degli allora Democratici di Sinistra, avessi avuto nulla in contrario alla sua candidatura.
La mia risposta fu che sebbene io non la conoscessi personalmente ritenevo corretto, giusto e segno di una democrazia matura che la candidatura per l’incarico di Difensore Civico fosse espressa dai gruppi di opposizione, visto il ruolo che, secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale, deve ricoprire il Difensore Civico: un ruolo di rappresentanza e rispetto delle tutele per i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. In pratica la “voce e gli occhi” dei cittadini nei confronti dell’Amministrazione locale.
Dissi anche che, fatte salve le candidature degli altri gruppi di opposizione, la sua candidatura avrebbe avuto il mio appoggio in quanto era espressione del centrodestra locale.
Se si ricorda, ci lasciammo con una stretta di mano.

Seguendo le più elementari regole democratiche che devono sopraintendere alla vita politica di una comunità, le maggioranze che l’hanno preceduta, hanno sempre incaricato un rappresentante designato dalle opposizioni quale Difensore Civico.

Francamente non pensavo, dato la preparazione culturale e professionale che dovrebbe distinguerla, di dover oggi rammentarle alcuni concetti che facemmo nostri ma che sono universalmente riconducibili a una naturale pratica di democrazia, civica prima che politica.

La figura del Difensore Civico è stata istituita per garantire il cittadino nelle pratiche, istanze, richieste di chiarimenti, ed in generale, controversie che vedono l’Amministrazione Comunale quale parte avversa.
Se un cittadino ritiene che l’amministrazione cittadina non rispetti i suoi diritti o peggio che abbia operato in suo danno, può rivolgersi al Difensore Civico.

In poche parole una figura che deve essere super partes e di garanzia per il cittadino.
Perché il cittadino abbia la garanzia che chi lo difende lo faccia “senza guardar in faccia a nessuno” è fondamentale che il controllore (Difensore Civico) non sia riconducibile per alcun motivo al controllato (Amministrazione Comunale).
Sebbene le anticipazione del Consiglio Comunale non lasciassero ben sperare, ho comunque ascoltato con disagio la debole argomentazione con la quale ha motivato la scelta della sua maggioranza in merito alla questione. Ha tranquillamente affermato che la maggioranza, non tenendo in alcun conto le indicazioni dell’opposizione, eleggeva il candidato che era la propria espressione.
E ha ulteriormente sottolineato che il candidato eletto è un candidato della propria parte.

Il responso delle urne, in effetti, le ha dato il vantaggio della maggioranza relativa dei castiglionesi.

Ma lei sembra si sia dimenticato (se mai lo ha saputo) che dei sindaci che l’hanno preceduta (quantomeno dal ’92 in poi) si sono spogliati del ruolo politico e ideologico di parte per diventare il sindaco di tutti i castiglionesi. Che fossero ritenuti simpatici o meno, affabili o scontrosi, mai hanno operato discriminando o escludendo per meri motivi ideologici.

Lei in quella serata del 30 novembre ha svelato ai castiglionesi la vera essenza della sua coalizione e la vera pochezza del suo ruolo, nonostante la carica formalmente ricoperta.
Perché un Sindaco, con la “S” maiuscola, di fronte ad atteggiamenti ideologici discriminatori e di parte, rivendica la sua levatura democratica ed il suo ruolo di guida della coalizione; sapendola governare e mantenere nel solco della tradizione laica e democratica che ha contraddistinto tutte le amministrazioni comunali dal ’92 in poi. Sempre che lei non abbia altre intenzioni.

Lei con l’affermazione fatta nel Consiglio Comunale di fine novembre ha apertamente dichiarato ai castiglionesi che non sarà il sindaco di tutti ma che è un sindaco di parte.

Questo la sminuisce e indebolisce l’Istituzione.

Da quel che si è visto in Consiglio Comunale altre questioni l’attendono prossimamente. Problemi sulla risoluzione dei quali, nelle modalità che adotterà, la misureremo quale Sindaco di tutti oppure sindaco di pochi.

L’elezione del Difensore Civico era anche una prima prova con la quale misurare il tasso di democrazia della sua maggioranza.

Il risultato ad oggi è semplicemente deprimente.

Distinti saluti.
Dario De Munari
portavoce del coordinamento territoriale del PD

Il 10 dicembre 2009

3 commenti:

Giovanni ha detto...

Complimenti al Partito Democratico di Castiglione.
Finalmente qualcosa di buono e giusto viene detto.
Amministrare una cittadina come Castiglione, non vuol dire avere i numeri di una maggioranza e "avanti".
Amministrare vuol dire altro.
Rispettare tutti, essi siano amici, alleati o avversari.
Giovanni.

disoccupato al verde ha detto...

Quando si saprà qualcosa del provvedimento per il sostegno alle persone che hanno perso il lavoro?
Lo dite da marzo 2009 e non avete ancora fatto un cazzo.
Gli uffici di castiglione dicono che è colpa dell'amministrazione, l'amministrazione dice che colpa della minoranza, la minoraza dice che colpa della maggioranza.
Perchè vendete fumo e non fatti?
Siete proprio politici della prima repubblica, vi parlate adosso voi, i nuovi e i vecchi, i cosimo, i movimenti europei e non fate un cazzo per la gente di castiglione.
Siamo certi che se succede in casa vs.la perdita di lavoro e di retribuzione, trovate subito la soluzione.
Aumenti delle tasse, delle buste pache dei politici e tante parole siete capaci di fare....

ex consigliere comunale di catiglione Olona ha detto...

INAVVERTITAMENTE AVEVAMO CANCELLATO QUESTO COMMENTO!
ci scusuiamo e ve lo proponiamo tale e quale

ex Consigliere Comunale di Castiglione ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Castiglione Olona: il PD scrive al Sindaco":

La lettera aperta del PD di Castiglione al Sindaco Poretti sulla vicenda del difensore civico contiene qualche verità. Ma anche un pericoloso sintomo di cattiva coscienza.


E’ nel giusto il PD quando sottolinea che il difensore civico deve garantire il buon andamento dell’Amministrazione Comunale nei confronti di ogni cittadino (senza colori di parte) e per questo motivo deve essere “persona che dia garanzia di indipendenza, probità e competenza giuridica amministrativa” (tra l’altro così dice lo statuto Comune).
Ma per sottolinearne indipendenza e prestigio è opportuno che venga scelto con il più ampio numero di consensi. Ha quindi ragione il PD quando si lamenta che l’elezione dell’attuale Difensore Civico è avvenuta senza cercare una ampia convergenza su un nominativo che sia condiviso da più consiglieri possibili.

Questo è stato l’errore commesso sia dalla Maggioranza che dalla Minoranza. Insieme non sono riuscite ad individuare quella figura “super partes”, capace di rendere più autorevole la candidatura.
Dalle informazioni in mio possesso il tutto sembra nasca dalla rigidità e dalla stizza del P.D. per non aver visto condivisa dagli altri la candidatura del proprio candidato.

Ma la cattiva coscienza del portavoce del PD (Dario De Munari) nasce quando racconta di un accordo in per strada tra Lui e il responsabile locale di Forza Italia, siglato da una stretta di mano, per la nomina, in passato, di un difensore diverso dall’attuale.

La più fastidiosa delle lottizzazioni. Avvenuta nella piazza del paese tra una chiacchiera e un pettegolezzo, senza nessun rispetto per il Consiglio Comunale e per quei Consiglieri Comunali che avrebbero dovuto individuare il nominativo più adatto per un compito delicato e che non sapevano nulla di tresche o accordi sotto banco.

E’ appena il caso di chiedersi a che titolo parlasse il nostro: a quei tempio era stato escluso dal Consiglio Comunale perché non rieletto, il Capogruppo della Maggioranza era Emanuele Malnati, la lista di riferimento era collocabile come riformista, ma non una lista DS o PD, e lui col Comune non c’entrava proprio niente.


Consigliere Comunale di Castiglione Olona