venerdì 24 luglio 2009

l'altro Piano di Governo del Territorio - sesta puntata

Abbiate, al di qua della statale: cancellare ogni spazio verde!

Sono così tante le segnalazioni che preferiamo pubblicare "mappe" generali di ampie zone. Più facile rendersi conto di quello che è capitato. Se ci siamo dimenticati qualcosa segnalatelo con commenti a questo post (o altri) oppure scrivete ad altratradate@hotmail.it.
Per semplificare il tutto indicate la via (usando google map) oppure se avete voglia e tempo mandateci una foto. Di Abbiate pubblicheremo circa 4/5 puntate dell'altro Piano di Governo del Terriorio. Sono spuntati come funghi palazzi e palazzine un po' ovunque. In questa foto è evidente che (con oltre 12 nuovi cantieri) hanno iniziato a CANCELLARE ogni rettangolo di verde "al di qua" della statale.
> per vedere meglio la foto basta cliccarci sopra!

4 commenti:

mimì ha detto...

Proviamo a vedere quanto tempo ci metteranno a tappare anche quegli utlimi buchi verdi...secondo me con la fame di soldi che ha il comune, concederanno licenze anche negli orti dietro casa...e lo hanno anche già fatto!

abbiatese ha detto...

Avete dimenticato qualcosa in via Fermi e in via Monte San Michele, farò un giro in bicicletta con il piccolo stasera e domani vi segnalo cosa c'è di nuovo. Ciao e BRAVI!

Anonimo ha detto...

lavoran architetti geometri agenti immobiliaristi.:) e i soldi vengono puliti

verde e maligno ha detto...

Questa iniziativa avanzata da Altra Tradate, alla quale stanno partecipando in molti e le segnalazioni giungono puntuali, è la dimostrazione della Verità di quello che è accaduto e accade a TRADA'.
Domanda, quanti hanno letto la prealpina del 24 luglio u.s., nella quale si accenna di una polemica sulla dimunuzione delle entrate nelle casse comunali e si accenna sempre nell'articolo, della diminuzione delle entrate di oneri di urbanizzazione?
Veramente non riesco a capire...
leggo che vi è stato un'intervento dell'Ex. Vice Sindaco Gianluigi Margutti con risposta del Vice Sindaco attuale Vito Pipolo, ma non riesco a capire bene il tutto.
Ho letto invece, sempre sulla Prealpina nello stesso articolo, che il Sindaco Candiani ha ribadito cosi :"sfido chiunque a dimostrare che in questi anni abbiamo toccato un solo metro di campagna"e questo mi preoccupa molto.
Qui invece ho capito bene, anzi molto bene.
Oggi si vuole domostrare che i metri cubi, il cemento colato, le perimetrazioni del parco Pineta, le trasformazioni ubanistiche, l'ampliamenti particolari, i metri cubi delle fornaci (con avvisi di garanzia giudiziari)le continue varianti urbanistiche approvate dal consiglio comunale e tutto quello che è stato gia programmato a tavolino anche con alcuni Sindaci di squadra, sono figlie di altri amministratori.
Questo signore vuole inbambolare dimostrandosi vittima?
Tradate per certi casi addirittura supera altri comuni come Busto Arsizio, Gallarate, ecc...ovviamente in proporzione al n.di abitanti e superfice territoriale.
Cari Signori di Governo, oggi avete i problemi perchè vi mancano le risorse che vi entravano con l'edificazione e per cui non potete realizzare quanto vi siete spesi con la gente e con tutti coloro che vi hanno sostenuto.
E' solo questa la verità.
Adesso che è stato approvato il piano casa dalla Regione Lombardia, altro che raccogliere le firme con le petizioni, questi diranno che è tutto regolare perchè dobbiamo far lavorare le imprese, dobbiamo creare occupazione e poi vi è una richiesta di casa.
Chissà come mai a Tradate l'invenduto avanza.
L'appello è rivolto alle Associazioni sensibili al tema ambiente e territorio, non aspettate, dovete creare dibattito allargato a tutti.
Dovete esporre le foto di ieri con quelle di oggi.
Dovete far capire alla cittadinanza che cosi non va, visto che qualcuno dice che non è stato toccato un metro di "campagna".
La campagna è stata tolta alle aziende agricole e contadini, mica dai cittadini ma dal voto dei cittadini, chiaro!!!
Questo non vuol dire essere contro il mondo imprenditoriale edilizio o commerciale.
Questo vuol dire che dobbiamo confrontarci con una visione che sia davvero sostenibile.