LA FAMOSA LICENZA
PER 2.500 MQ ALIMENTARI
Ne siamo a conoscenza perchè c'è stata una riunione tra l'operatore dell'intervento ex Fornace e la maggioranza consiliare che sostiene l'attuale Amministrazione Comunale. Ma come fa il capo dell'Amministrazione Comunale a girare così malamente attorno alla questione? (e a permettere una riunione per lo meno 'atipica' tra i consiglieri comunali della sua maggioranza e l'operatore?). La richiesta 'forse' non gli sarà ancora arrivata su carta scritta, e nella forma indicata dalla interrogazione di quelli del Pd. Ma la richiesta verbale c'è stata. Eccome! Leggete invece quanto afferma lui oggi e quanto ha affermato oltre un mese fa. Due verità differenti?
VERO?
Da Varese News
Tradate - «Fornace, nessuna richiesta di licenza grande distribuzione»
Il sindaco Stefano Candiani, ha risposto a un’interrogazione in consiglio comunale sottolineando che è pervenuta un’osservazione alla variante del piano
«Non esiste alcuna richiesta per una licenza commerciale sopra i 2.500 metri quadri al piano della Fornace. È stata presentata solo un’osservazione alla variante urbanistica». È la risposta che ha dato il sindaco Stefano Candiani, durante l’ultimo consiglio comunale, all’interrogazione scritta presentata dal Gruppo Ulivo in merito alla possibilità che nel piano di recupero dell’area si possa insediare un centro di grande distribuzione alimentare.
Ottenuta questa risposta il consigliere Luca Carignola ha chiesto quindi maggiori approfondimenti sull’osservazione presentata e la posizione a riguardo da parte dell’amministrazione. Il primo cittadino ha risposto che “la posizione dell’Amministrazione sarà presto chiarita, ma il centrosinistra dovrebbe dare meno retta alle chiacchiere da bar. L’osservazione presentata dai costruttori, se proseguirà il proprio iter, sarà portata sicuramente in consiglio comunale».
27/04/2009
M.S.manuel@varesenews.it
VERO?
Ma attenzione a quanto aveva dichiarato sullo stesso argomento un mesetto fa.
Stefano Candiani gioca a carte scoperte: "E' vero, l’operatore impegnato nella realizzazione della Fornace ha presentato un’osservazione al piano commerciale chiedendo la modifica del limite di area alimentare da 600 a 2500 metri. Non è un mistero, c’è una richiesta ufficiale protocollata – ha spiegato il primo cittadino -. Noi stiamo semplicemente valutando la cosa per capire che posizione prendere".
Ma allora? Quante parole ha questo signore?
9 commenti:
Por fiulit...
al gà propri la facia com il....
traduzione: Povero figliolo...
ha proprio la faccia come il...
BUGIE E BUGIE SU BUGIE,Tradate,la Lombardia,l'Italia...QUANTE BUGIE.
C'è o non c'è questa richiesta di licenza commerciale alimentare da 2500 m2 ?
Se non c'è come dice Candiani oggi, perchè il Sindaco ha riunito solo due mesi or sono i Consiglieri comunali della sua maggioranza INSIEME CON L'operatore economico che conduce l'operazione FORNACE che...RICHIEDEVA A GRAN VOCE LA CONCESSIONE DI QUESTA MEDESIMA LICENZA ALIMENTARE PER GDO....proprio per non mandare a pallino l'operazione stessa?
Desideroso di spegazioni....
a DESIDEROSO ....
se conosci tutte queste vicende, spiegaci tu!
Buongiorno,non per essere polemica ma ho una curiosità,il Dott. Margutti fa ancora parte della maggioranza in comune,ecco la mia domanda è la seguente : ma lui non può sapere ciò che combinano i suoi alleati politici? è possibile che il sindaco abbia il potere di tener nascosto a tutti se cè o non c'è questa benedetta licenza?
Certe decisioni suppongo che non le prenda personalmente solo il sindaco,perciò se qualcuno sà mi chiedo perchè costruire tutti questi misteri attorno a questa licenza.
Dott.Margutti non intendo con questo incolparla di nulla,ci manchebbe anche perchè lei è una delle poche persone che stimo al quale darei ad occhi chiusi il mio voto,ma mi perdoni se è sorto in me questo dubbio...lei è sempre li presente sembra poco credibile che lei non ne sappia nulla in merito alle licenze...ci illumini.
Grazie.
a SEMPLICEMENTE IO
a domanda cortese, rispondo con cortesia! ;-)
Faccio parte della maggioranza 'critica' o della maggioranza 'minoritaria'...
fino a quando vorranno sopportarmi!
A me certe cose non le dicono PRIMA;
le conosco DOPO o addirittura leggendole dalla stampa.
Potrei citare decine e decine di fatti.
Se Lei avesse il tempo di rileggere (o di leggere) quei capitoli che ho qui pubblicato sulla storia della Seprio Servizi, potrebbe agevolmente intuire la mia risposta, perchè ci sono fatti molti emblematici su un certo modo nei rapporti in Comune.
Le chiedo la pazienza di leggerli, visto che mi sono costati anche fatica. E poi mi dica Lei...
Mi sento colpevole di un fatto: di non aver reagito subito. Non volevo essere il continuo 'rompiscatole' e ho sopportato e tollerato molte situazioni che non mi piacevano.
Poi mi sono convinto che non serviva.
Continuavano imperterriti.
Ho allora fatto le mie scelte, SEMPRE documentate. Nessuno ha ancora risposto a molte mie domande, a molti importantissimi miei interrogativi.
E io non tollero le risposte come quelle che ha lette nel POST sopra pubblicato.
Qualche sciocco continua a dire che avrei questioni personali con il sindaco.
Non ne ho.
Perchè?
- Non abbiamo fidanzate in comune (alla mia età... mi trovo oramai nella pace dei sensi).
- Appartengo a una formazione politica differente, quindi non siamo in concorrenza interna.
- Non abbiamo mai avuto affari in comune.
- Lui è giovane di età e io non più, quindi nessuna concorrenza!
- E poi in fondo in fondo gli voglio bene, anche se lo bacchetto duramente!
Perchè dovrei avere questioni personali?
Quando poi ho scritto e detto che la FORNACE è un'assurdità costruita ai limiti di ogni norma amministrativa (io affermo: NON IN SINTONIA CON LE NORME ESISTENTI), mi hanno ulteriormente temuto e tenuto lontano, nelle informazioni.
Non ne voglio ora parlare oltre!
Quando mi si comunica qualcosa, è perchè è già stata decisa con altri interlocutori, in altri luoghi. Mi si vuole solamente coinvolgere, a posteriori.
Ma non mi sono ancora fumato il cervello.
Per la licenza commerciale alimentare?
Sicuramente è stata almeno 'promessa'; non avrebbero fatto la riunione con la Maggioranza dei Consiglieri in Comune (io, pur invitato, non ho presenziato, perchè è contro ogni galateo amministrativo che la maggioranza dei consiglieri incontri l'operatore della Fornace. Caso mai lo possono incontrare assieme TUTTI i consiglieri comunali, Maggioranza e Opposizione! Può invece incontrarlo liberamente la Giunta Comunale, che è organo di Governo).
C'è scritto quasi tutto su questo BLOG che - voglio ripeterlo anche a Lei - NON E' MIA ESCLUSIVA ESPRESSIONE, anche se sono uno dei sostenitori di questa forma di informazione, libera e utile.
Appunto per questo ho spazio per esprimere le mie opinioni.
Lo facciano anche altri, pubblicamente, senza mandarmi messaggi da altri, perchè non ho padroni nè padrini a cui dover rispondere.
Buona giornata e grazie,
GLM
e voi seguite tutte le bugie di pinocchio? ma dai, non perdete tempo
....DI PINOCCHIO forse no,
ma siamo attentissimi a quanto fanno,vanno dicendo,lusingando,minacciando,promettendo....
MANGIAFUOCO,il GATTO e la VOLPE....(i nomi metteteli voi...).
Noi andiamo dai...GENDARMI e attendiamo fiduciosi il loro intervento....
Il grillo parlante.
Probabilmente hanno ragione entrambi. Il Sindaco sostiene che non ci sia una richiesta per una licenza food superiore ai 2500 mq.
Ciò non è in contraddizione con una richiesta di licenza food in area fornace di 2500 mq.
Se ricordo bene le relazioni 2500 mq è maggiore di 600mq.
IMPORTANTISSIMO
LEGGETE, LEGGETE CHE COSA CAPITA A GALLARATE!
"Gallarate
Ingiunzioni di pagamento per mesi mai sfruttati, commercianti sul piede di guerra
La protesta di un commerciante "costretto" ad andarsene nel luglio scorso dal centro commerciale "Il Fare " di viale Lombardia. Se ne è andato a luglio e la proprietà gli ha chiesto l'affitto fino a dicembre
I negozianti dell’ormai ex centro commerciale “Il Fare” di viale Lombardia a Gallarate sono sul piede di guerra. Non solo tutte le problematiche di un polo mai decollato nonostante l’inaugurazione in pompa magna e le dichiarazioni trionfalistiche degli amministratori comunali gallaratesi. Adesso in molti hanno anche ricevuto ingiunzioni di pagamento di mesi arretrati secondo i commercianti ingiuste e sbagliate. Tra loro c’è Daniele, giovane gestore di un negozio di abbigliamento di un noto marchio insieme ad una socia, costretto a chiudere il negozio lo scorso luglio a meno di un anno dall’apertura del centro (inaugurato nel maggio 2007): «Da subito avevamo capito che le cose non funzionavano come ci avevano promesso e raccontato – spiega Daniele -. Dei 75 negozi annunciati non ne sono stati aperti mai più di 45/50 e oltre a tre/quattro marchi importanti dentro lì c’era tanto ciarpame e cianfrusaglie. Con la proprietà non c’è mai stato dialogo, quando avevano qualcosa da comunicare mandavano lettere dagli avvocati». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta di pagamento di cinque mensilità, parte delle quali mai sfruttate dai commercianti in questione: «Noi abbiamo stipulato un contratto d’affitto di ramo d’azienda, ma l’azienda non l’abbiamo mai vista per come ce l’hanno venduta – spiega Daniele -. Il canone era altissimo, pagavamo oltre 36 mila euro all’anno senza contare le spese condominiali. Ce ne siamo andati in luglio e ci vogliono far pagare da maggio a dicembre come se fossimo rimasti dov’eravamo: l’ingiunzione di pagamento è per circa 20 mila euro. Non ci stiamo, vogliamo capire cosa non ha funzionato e non siamo intenzionati a pagare una cosa che riteniamo ingiusta e scorretta. Nelle nostre condizioni sono in tanti, alcuni dei quali hanno pagato subito e si sono rovinati. Noi ci siamo rivolti subito ad un avvocato. Ci siamo sentiti presi in giro, hanno abbandonato i negozi a loro stessi».
30/04/2009
t.g. tommaso.guidotti@varesenews.it"
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