mercoledì 15 aprile 2009

Per l'Abruzzo: rinunciamo a un mese di indennità di carica

CON QUEI SOLDI
RICOSTRUIAMO L'ABRUZZO

Lo abbiamo letto e ve lo proponiamo.
La proposta parte dal presidente della Comunità Montana Valceresio:  “Nessun emolumento per me in aprile”. La sua decisione l’ha già comunicata agli uffici amministrativi della Comunità Montana della quale è presidente: l’indennità di carica di aprile non sarà incassata ma devoluta alla Protezione civile. Una misura che toccherà anche i suoi quattro assessori. E che vorrebbe estendere a tutti i presidenti delle Comunità Montane della Penisola, ai sindaci,  ai presidenti delle province, ai “governatori”  delle Regioni e alle loro Giunte.
Ho scritto al Presidente del Consiglio”, racconta Ivan Andreoletti che da quattro anni, nell’Alto Varesotto, guida la Comunità Montana della Valceresio destinata fra  due mesi e mezzo a fondersi con la confinante Valganna-Valmarchirolo. “Ho scritto a Berlusconi – ripete – per chiedere che tutti coloro che rivestono cariche amministrative rinuncino a un mese della propria indennità di carica a favore della Protezione civile e delle popolazioni d’Abruzzo colpite dal terremoto”.
Facciamo il conto?” prosegue annotando su un foglio alcune cifre. “Ottomila sindaci, oltre 100 presidenti di Province, una ventina di presidenti di Regione oltre a tutti gli assessori. Aggiungo naturalmente anche presidenti e assessori degli Enti come quello che presiedo. La somma che si raccoglierebbe sarebbe ben più di una boccata d’ossigeno per ricostruire le aree devastate dal sisma”.

Volete agire come lui? E' semplice: basta essere d'accordo e farlo! (clicca qui)

7 commenti:

Robin Hood ha detto...

La proposta è davvero interessante!proporla anche a Tradate è doveroso anche se so che cosa risponderanno gli improbabili "amministratori" di Tradate... che " è pura demagogia etc...".
Abbiamo già visto la Lega all'opera a livello nazionale...Il ministro Maroni ha detto ,in merito alla richiesta di accorpamento del referendum con le europee che si risparmierebbero solo 173 milioni di € ( quei soldi sono nostri, "caro" ministro Maroni non te lo scordare mai !)

Il Maligno ha detto...

E con i nostri soldi hanno imparato presto e bene a giocare, trasformando il nord nel nuovo gioco di società, PADANOPOLI.
Tiri il dado e metti la pedina in municipio...SINDACO!
Puoi gettare le fondamenta per una nuova Città e organizzare una buona cementificazione.
Al giro successivo...ONOREVOLE DEPUTATO, resti seduto per due giri, qualche rissa in parlmento mentre sviluppi la tua capacità da imprenditore e puoi mettere un po' di 'fèn in cassìna'.
Tocca ancora a te, ti aspetta la poltrona di SENATUR, come il Vate(R) di Gemonio.
Al prossimo giro sei un tantino stanco e le strategie ti portano a presiedere la PROVINCIA che, poco tempo prima, consideravi un inutile baraccone mangiasoldi simbolo del potere sprecone e ladrone, assolutamente da sopprimere.
In questo giro un posto in qualche buon Consiglio di Amministrazione, magari Finmeccanica, non si nega a nessuno, il costo della vita continua a crescere, non si arriva alla terza settimana...
Quattro spiccioli per il caffè con il gettone di presenza da consigliere comunale e per un 'prestato alla politica' che avrebbe voluto e dovuto sovvertire le logiche di Roma Ladrona i giochi sono fatti.
Niente male....
Chissà se da personaggi così o da altri di nostra conoscenza arriverà qualche segnale di rinuncia...
A L'Aquila hanno perso tutto e fa freddo!!

Benigno ha detto...

A Maligno...
non crdo che tu sia tanto maligno...diciamo che hai fatto una bella fotografia!
Piuttosto ti suggersico di mettere il copyright sul gioco di Padanopoli perchè non è detto che a qualcuno degli spreconi leghisti, leggendo il blog, venga in mente di registrare questo nuovo gioco!
Per loro è un gioco, per i contribuenti tradatesi e non, è purtroppo un grosso sacrificio economico!

Gianluigi Margutti ha detto...

Perfetto Ivan Andreoletti, poche parole ma fatti!
i soldi per la solidarietà: io sosterrò la tua proposta nel mio comune.
Grazie per la idea

Gianluigi Margutti

Altra Tradate ha detto...

QUESTA E' LA LEGA! TERRIFICANTI!
Leggete e ascoltate in diretta!
http://danielesensi.blogspot.com/2009/04/radio-padania-il-terremoto-in-abruzzo-e.html


Radio Padania: "Il terremoto in Abruzzo è segno profetico dell'imminente islamizzazione dell'Europa"
E’ possibile servirsi di morte, strazio e distruzione per giocare -ancora una volta, anche nel dramma- a soffiare su diffidenze e paure al fine di stuzzicare e sollecitare sentimenti ed atteggiamenti xenofobi? Sì, lo ha fatto Radio Padania, nel fine settimana. In una trasmissione dedicata al terremoto in Abruzzo.

“Vedete, se dovessimo limitarci al cordoglio e al dolore non capiremmo quasi nulla di tutto quello che è accaduto”, ammoniva il conduttore, ovvero il professor Andrea Rognoni, direttore di "Idee per l’Europa dei Popoli", rivista voluta dall’onorevole Mario Borghezio. In barba all’umana solidarietà -unica nota positiva in occasione di lutti dal sapore collettivo- gli ascoltatori venivano accompagnati in una sorta di viaggio esoterico, che andasse oltre le presunte apparenze fatte di macerie e di sangue, per leggere ciò che davvero questo terremoto avrebbe da insegnare. Che in territorio sismico gli edifici andrebbero costruiti in maniera appropriata e possibilmente con materiale diverso dalla sabbia di mare? Macché, questi sono dettagli da lasciare ad un pubblico distratto che si lascia abbindolare da una lettura superficiale degli eventi. La verità di quanto è accaduto è invece fatta di simboli occulti, di cavalieri templari, di teli sindonici, di elementi archeo-astronomici e di tradizioni celtiche (queste non mancano mai). Perché la città dell’Aquila è costruita seguendo la pianta di Gerusalemme, e la Basilica di Collemaggio, rimasta in piedi per tanti secoli e caduta proprio ora, conserva una lastra da un inequivocabile segno: una torre sormontata da una mezzaluna…. Il sisma come fenomeno premonitore di una delle fissazioni leghiste: l'imminente islamizzazione dell'Europa. L’unica preoccupazione di Rognoni? Vedere quale sarà lo stato di tale pietra profetica una volta tolte le macerie.

Un romanzaccio alla Dan Brown che, giocando con l’indecenza, fa del terremoto un monito alle presunte radici cristiane dell'Europa. E che importa che la tragedia abruzzese abbia coinvolto pure donne e uomini musulmani. La battaglia identitaria ha ragioni che il buonsenso non conosce. Ragioni che trovano un potente megafono in Radio Padania Libera. L’emittente della Lega Nord – il partito del nostro ministro dell’Interno.

Daniele Sensi

il lupo ha detto...

Si sono ben gurdati dal farlo o dal rispondere. Questi assessori!
Uno mi riferiscono sia addirittura in giro a fare il piazzista...indovinate di che cosa?

Contribuente italiano ha detto...

una domanda : non è che per caso Radiopadania prende pure i soldi dallo Stato?
Se fosse così propongo di revocare i contributi a questi che poi si lamentano se vengono condannati per diffamazione!