venerdì 10 aprile 2009

Lega: sii responsabile!


QUEI SOLDI
SERVONO ALL'ABRUZZO!

Riceviamo e pubblichiamo
Ciao Altratradate ti allego un comunicato del PD di Tradate. Grazie e buona giornata, Andrea.

Il Pd l’aveva già detto a gran voce: accorpare in una sola tornata elettorale amministrative, europee e referendum. Così organizzato l’election day garantirebbe un risparmio di 500milioni di euro, ovvero la cifra che ci costerebbe separare il referendum. Oggi questa richiesta si fa ancora più pressante: quei soldi servono urgentemente altrove, in Abruzzo. Lo ha affermato anche Giuseppe Pisanu (Pdl), ex Ministro dell’Interno nel precedente governo Berlusconi, spiegando che «dopo il terremoto l’Abruzzo è una priorità assoluta».
Per raggiungere l’obiettivo si stanno muovendo blog e giornali. E' la Lega che vuole separare il referendum dalle elezioni europee, riconvocando migliaia di scrutatori, presidenti e forze dell'ordine, riallestendo le scuole coi seggi, buttando, insomma 500milioni. Questo spreco e' intollerabile, tanto piu' oggi che in Abruzzo c'e' bisogno di ogni risorsa disponibile. Speriamo che anche il Governo capisca l’importanza di questa scelta e faccia marcia indietro - dal Pd di Tradate.

(in iconografia: il solito GRIDATO manifesto elettorale della Lega; ma poi?)

2 commenti:

ALPINO ha detto...

LEGA LADRONA, o ROMA LADRONA!
ecco che cosa ha detto oggi Maroni

ROMA (10 aprile) - Dopo l'apertura del premier Silvio Berlusconi, che non ha escluso la possibilità di far votare il referendum elettorale insieme alle europee per investire i soldi risparmiati nella ricostruzione delle zone terremotate, la Lega ribadisce il suo no.

Maroni. «Il premier sa come la pensa la Lega su questo punto. Il risparmio derivante da un abbinamento, bocciato peraltro dal Parlamento, è di soli 173 milioni», ha affermato in un'intervista a Il Sole 24 ore il ministro Roberto Maroni, riferendosi alle stime che parlano di una spesa di circa 400 milioni per far votare il referendum in una domenica diversa da quella del 7 giugno in cui sono in calendario le europee. Ci saranno contrasti su questo?, è stato chiesto a Maroni. «Io confido -ha osservato il ministro - nella saggezza delle decisioni del presidente del Consiglio».

I referendari. «Le odierne affermazioni di Maroni sul tema del referendum lasciano alquanto basiti. Oggi il ministro dell'Interno trova l'ardire di affermare che il costo per il mancato abbinamento del referendum all'election day sarebbe "di soli 173 milioni di euro". E che dunque, deduco dalle sue parole, anche in un momento di tragedia nazionale come quello che stiamo vivendo si potrebbero tranquillamente mandare in fumo tutti questi soldi, soltanto per far contenti i dirigenti del suo partito». Così il presidente del comitato promotore del referendum elettorale, Giovanni Guzzetta, ai microfoni di Econews.

«Se si è contrari lo si dica, ci si batta contro il referendum - è l'invito di Guzzetta - ma non si usi la propria posizione istituzionale per boicottare un'iniziativa che è prevista dalla Costituzione e che i cittadini vogliono», ha aggiunto Guzzetta. Il presidente dei referendari torna a sottolineare l'opportunità di tenere in un unico giorno referendum ed elezioni: «Abbiamo fatto questa proposta un mese fa - dice - Prima che ci fosse questa tragedia ci
sembrava una proposta sensata, oggi alla luce di questi fatti non farlo sarebbe criminoso e scellerato. Per questo abbiamo molto apprezzato le parole del premier, che ha riconosciuto che c'è necessità di riflettere su questo punto».

Devolution ha detto...

La lega non lega

La Lega qui rischia di finire dalla parte della "casta" che ha sempre cercato di criticare con virulenza, difendendo la famosa legge "porcata" (espressione partorita dal ministro leghista Calderoli, il suo ideatore) che le consente di beneficiare del premio di maggioranza, il tutto a danno della spesa pubblica, tanto che Maroni tende a svalutare il risparmio che si avrebbe con l'election day: non 440 milioni ma "solo" 173 (unico a sostenerlo) !
Ovviamente la Lega sa bene che l'unico modo di far sopravvivere il suo buon "porcellum" è cercare di non far raggiungere il quorum, cioè boicottando l'espressione del popolo.
Riuscirà ora il PDL a riprendersi qualche punto dalla lega?