venerdì 13 marzo 2009

Ronde sì...ronde no!

A.N.P.I. - A S S O C I A Z I O N E  N A Z I O N A L E  
P A R T I G I A N I  D ’ I T A L I A - COMITATO NAZIONALE
 
Riceviamo e pubblichiamo

Non apriamo le porte con le ronde a nostalgie del passato 
Apprendiamo dal quotidiano "La Repubblica" di oggi che a Massa sono sorte le SSS (soccorso-sicurezza-sociale) su iniziativa della Destra di Francesco Storace, con la contrarietà del Sindaco. Questo ultimo episodio induce l’ANPI a esprimere ferma opposizione e a richiamare tutti alla necessaria saggezza. 
L’utilizzo di privati cittadini organizzati in "ronde" per mantenere l’ordine pubblico nelle nostre strade è un fatto gravissimo. Aldilà delle dichiarate buone intenzioni, è evidente che tale provvedimento può dare adito a scontri sociali di difficile contenimento. 
Nelle nazioni democratiche a garantire ordine e sicurezza sono le forze di polizia e laddove sono carenti vanno potenziate. Questa forma di vigilanza "fai da te" fa passare nel Paese il messaggio che chiunque può sentirsi autorizzato a procurarsi giustizia, mettendo a repentaglio la propria incolumità oltre a quella dei presunti criminali. Tutto ciò è inconcepibile in uno Stato di diritto. 
Non apriamo le porte a eventuali nostalgie del passato. 
Roma, 11 marzo 2009

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna che c'è l' ANPI!
Disgustose sono le affermazioni di Maroni, Ministro della Paura, che dice che bisogna prendere atto di una realtà e quindi legalizzare le ronde!
Di quale realtà parla? le uniche ronde sono le pagliacciate che i suoi amici con le camicie verdi hanno fatto da qualche parte....
E' grave che un Ministro della Repubblica pronnci queste frasi.
E' come se il governo non sapesse cosa fare e si affida ai cittadini...
prima le ronde poi le case ....è arrivato il governo del fai da te!

Anonimo ha detto...

certo che Maroni la sua sicurezza non se la fà mancare.davanti casa sua ci sono 2 vetture con equipaggio formato da 2 persone piu' un'altra vettura che gira di continuo.tutto sulle 24 ore .fate i conti su tre o quattro turni quante persone sono occupate.moltiplichamo per tutti quelli che usufruiscono di questo servizio.perhè non utilizza per casa sua le ronde padane.perchè le ronde padane o altre che sono cosi pronti per il bene e la sicurezza di tutti non vanno a casal di principe ,secondigliano,ecc..ecc.oppure in calabria nei luoghi dove di notte anche chi dovrebbe lo fà ma con timore?.tutti eroici.è facile farlo magari a Tradate(ma ci sono?)dove se una zanzara di notte sputa sangue la si sente(sangue dei rondaioli).le città devono essere vissute.fai in maniera sindaco ,giunta ,assessori,di rendere interessante uscire di sera per trovarsi e dare vita alla città sino ad una certa ora.dopo per il controllo del territorio ci devono essere le forze dell'ordine.è già però con le forze dell'ordine forse non dai l'immaggine di sicurezza.mentre con i gladiatori della notte.....!!!!!fate c....e.

Anonimo ha detto...

certo che storace francesco di ronde se ne intende (OMISSIS) nel tentativo di mettere fuori gioco la MUSSOLINI e MARRAZZO.le ronde le deve mettere nel suo cervello per vedere se ci sono neuroni a sufficenza per farne due.Maroni e compani padani ministri della repubblica ITALIANA?.ma se il complimento piu' pulito verso la Republica è stato:io con la bandiera italiana mi ci pulisco il c...!!.oppure chi non salta italiano è !!!!. ROMA ladrona ecc..ecc.Maroni era stato imputato insieme ad una quarantina di dirigenti leghisti con accuse di attentato alla Costituzione e integrità dello stato e creazione di una struttura paramilitare fuori legge.OMISSIS... le prime due accuse sono state ridimensionate.rimane la terza.e questi sono ministri della repubblica???.loro le ronde hanno inziato a farle in piazza SAN MARCO.volevano occuparla militarmente con quattro disgraziati.... Capito occuparla militarmente!!!!!!.fanculo.

Altra Tradate ha detto...

per rendere più comprensibile la questione RONDE STORACE, ecco a quanto si riferiva SANDRO55 nell'ultimo suo intervento
(http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/politica/campidati/campidati/campidati.html)



ROMA - Nuova bufera in vista nello scandalo delle firme false. E sul banco degli imputati, adesso, rischia di finire il Governatore della regione Lazio, Francesco Storace, per quello che il coordinatore della maggioranza di centrosinistra al Comune di Roma, Silvio Di Francia, definisce uno "Storacegate". A seguito di verifiche informatiche, infatti, il Campidoglio ha accertato che la società Laziomatica, soggetto giuridico espressione appunto della Regione Lazio, avrebbe più volte violato il sistema informatico dell'Anagrafe centrale di Roma. La Procura attende la denuncia del comune per aprire una inchiesta.

La notizia della presunta violazione è stata data dallo stesso Campidoglio. Secondo il quale Laziomatica, autorizzata ad accedere solo alle informazioni sanitarie, avrebbe effettuato l'11 marzo oltre 2600 verifiche anagrafiche.

"Sarebbe estremamente grave se dovesse risultare che una istituzione come la Regione - dice Giovanni Hermanin, neo-assessore al Personale - attraverso una sua società abbia violato la legge accedendo a dati riservati per legge e diffondendoli per fini che non hanno nulla di istituzionale e magari sono riconducibili alla lotta politica".

Il riferimento, neanche troppo velato, è all'inchiesta sulle firme false di Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini. "Chiaro che Storace ha utilizzato la pirateria informatica, gli hacker, violando la legge. E tutto questo con il concorso del ministro Pisanu", attacca la nipote del duce che rincara la dose e spiega: "Dopo accertamenti è emerso che il ministro Pisanu, sentito il presidente Storace, ha dato ordini alla corte d'Appello suggerendogli la metodologia al di fuori della legge di superare il crisma formale delle autenticazioni da parte dei pubblici ufficiali".

E l'assessore Hermanin aggiunge: "Ci ha insospettito soprattutto l'ora degli accessi, per lo più di notte o la mattina presto, e in un caso addirittura di domenica. Inoltre abbiamo notato che la quantità di dati scaricati era notevolissima: 800 dati in un caso e 1800 in un altro". E i dati scaricati, riguarderebbero nomi, cognomi, date di nascita e numeri di carte d'identità. Ovvero gli elementi al centro dell'affaire firme false.

"La prova delle violazioni l'abbiamo avuta ieri - dice l'assessore - tutti gli accessi sono firmati, nel senso che sono state lasciate le tracce di chi ha proceduto all'accesso tutte provenienti da solo due postazioni di Laziomatica". Hermanin spiega che gli accesso sono avvenuti venerdì 11 marzo, giorno in cui sono stati presentati più esposti, e domenica 13, "proprio per questo appare ancora più curiosa la richiesta inoltrata all'Anagrafe dal vicepresidente del consiglio comunale Fabio Sabbatani Schiuma di An, ben due giorni dopo l'ultimo accesso illecito, cioè il 15 marzo: la sua richiesta riguardava l'acquisizione di dati anagrafici già oggetto dei contatti dell'11 e del 13 marzo".

Ora i tecnici dell'Anagrafe stanno salvando tutte le tracce lasciate dai contatti sospetti. L'intera documentazione comunque è stata già consegnata all'autorità giudiziaria. Il procuratore aggiunto Achille Toro ed il sostituto Francesco Ciardi, titolari dei procedimenti aperti in questi giorni sulla regolarità delle firme apposte negli elenchi delle liste di partito, attendono l'esposto del Comune per procedere all'apertura di un nuovo fascicolo.

E l'assessore all'Informatica della Regione Lazio, Bruno Prestagiovanni, assicura: "Avvieremo subito una verifica interna per accertare se risponde al vero la notizia diffusa dal Campidoglio".

(16 marzo 2005)

Anonimo ha detto...

ringrazio la redazione per la puntualizziazione ma, non volevo occupare tanto spazio. credo che cete cose le conoscono o le dovrebbero conoscere tutti.io ho preso le notizie dal libro*se li conosci li eviti* pag 326-335.leggere leggere.grazie per l'attenzione.