E LA REGIONE CHE FA?
Oramai hanno la strada spianata e dove ci sono assessori all’urbanistica della Lega si muovono (così pare) con molta agilità: stessi attori, stessi metodi. I centri commerciali (Grande Distribuzione) cambiano nome; si chiamano ‘parchi ludici ricreativi’, ‘parco multifunzionale’, ‘plurime medie strutture di vendita’ (!), ‘parchi commerciali’ e così... le norme regionali sulla grande distribuzione vengono attentamente scansate.
La Regione esiste o è una chimera? Fa le leggi e non le fa applicare come a Tradate? Tradate, con la Fornace, ne è stata un esempio, il cavallo di Troia. Il metodo adesso lo esportano. Sono spuntati i ‘soliti ignoti’? Ottimi professionisti, sicuramente. Se volete, vi anticiperemo anche il futuro: quale fondo immobiliare si intesterà la operazione e/o altro...
Confidiamo che l'Amministrazione Comunale di Busto sappia distinguersi da quella di Tradate e sappia ricavare da questo intervento TUTTO quanto si può per la Città in infrastrutture, viabilità, oneri urbanizzazione.
Leggete Varese News, cronaca di Busto Arsizio: “Il grande progetto per l'area delle Nord supera uno scoglio decisivo. Il consiglio comunale ha votato venerdì sera, con 14 pareri favorevoli, 9 contrari e un astenuto, la variante alle norme tecniche del piano attuativo relativo all'area del cosiddetto centro direzionale lungo l'asse della ex linea ferroviaria. La misura è propedeutica alla realizzazione del progetto emerso la scorsa estate e portato avanti dalla Tecnocovering srl (presente anche a Tradate, se non erriamo n.d.r.), società che ha acquisito le aree di suo interesse (circa 43.000 mq sui 99.000 del piano d'area come definito nel 2000-2001); permetterà di dividere la zona ricompresa nel vecchio piano d'area in non più quattro, bensì due sub-ambiti d'intervento... Muro contro muro in aula: uniche parziali eccezioni, Checco Lattuada (AN), piegatosi alla disciplina di schieramento pur persuaso che «struttura commerciale unitaria vuol dire una roba tipo il Medusa di Cerro Maggiore», e nei banchi dell'opposizione l'astenuto Mario Cislaghi, sostanzialmente favorevole ad agire. Il PD con Mariani aveva chiesto un rinvio alla prossima seduta della delibera, ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza.
D'Adda (PD) rilevava nell'espressione “plurime medie strutture di vendite” un possibile escamotage per aggirare il divieto di costruire grossi centri commerciali, realizzando invece vari elementi attigui ma che non superino individualmente la soglia fissata dei 2500 mq. (COME HANNO FATTO A TRADATE con la operazione FORNACE n.d.r.) Una variante per ragioni tecniche o per «cucire il vestitino intorno al progetto?» chiedeva.
Far convivere terziario, residenze, ricettività e un commerciale “d'intrattenimento” (incluso un multisala) appare difficile visto il traffico presunto, anche con i ventilati autosili da 1500 posti”... (clicca qui per leggere l'articolo completo).
3 commenti:
.....COME SONO BRAVO,come
sono bravo, come sono bravo...diceva gongolando tra sè. Chi? A è vero, voi non lo conoscete,è il...
SACCENTE E PRESUNTUOSO.
ci hanno segnalato il questionario per il PGT, scaricabile sul sito comunale, provvederemo a metterlo a disposizione anche qui.
invitiamo tutti coloro che ci seguono a fare commenti a riguardo.
a domani
A.T.
Tradate docet!
e pensare che chi è andato alla famosa audizione aveva segnalato questo rischio a quelli della Regione! E la Regione che fa?
Chi tace acconsente o no?
Posta un commento