lunedì 19 gennaio 2009

Fini e Islam: consensi bipartisan

Da www.corriere.it
NELLE MOSCHEE
PREDICAZIONE IN ITALIANO
La predicazione nelle moschee in Italia deve avvenire in italiano, per evitare il rischio di istigazione all'odio e alla violenza. Lo dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti: «È il principe ereditario Mohammed Bin Zayed ad essere fermamente convinto della necessità che in Italia, come negli altri Paesi, la predicazione del Corano sia fatta nella lingua del Paese che ospita i musulmani. Questo perché, come avviene qui negli Emirati, non ci sia alcun tipo di predicazione e istigazione all'odio, durante un momento che deve essere soltanto di tipo religioso». Per Fini si tratta di una «faccenda seria, che va tenuta presente soprattutto in Italia, vista la superficialità con cui qualche volta da noi si affrontano questioni così complesse».

La mia è un'opinione personale, ma su questo sono d'accordo con Fini. Accanto alla doverosa accoglienza e alla garanzia della libertà religiosa (sta scritto nella Costituzione), ci deve essere chiarezza sul rispetto delle regole e anche una garanzia affinche' la religione sia strumento di dialogo e confronto e non diventi invece strumento di odio.
Purtroppo abbiamo già troppi cattivi maestri che soffiano sul fuoco dell'intolleranza, dobbiamo invece fare tutti un passo avanti verso un'autentica convivenza civile. -
(Andrea Botta)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...PROPOSTA condivisa e di buon sensa, che la dica Fini, qualche Emico o qualsiasi....persona di buona volontà.
Uomo di buon senso.

Anonimo ha detto...

Leggete qui:

Dal Centro Islamico Mario Scialoja si dichiara invece ''totalmente d'accordo con Fini'' . ''Perche' - spiega - anche se e' vero che la lingua del Corano e' l'arabo il sermone del venerdi' deve essere fatto in italiano perche' deve diventare la lingua comune di tutti gli immigrati che intendono stabilirsi permanentemente in questo perse''.

La proposta di Fini ''e' del tutto condivisibile anche per la Comunita' religiosa islamica (Coreis) purche' ''non riguardi la preghiera che per i musulmani ha senso solo se recitata in lingua araba''.

Mi sembra una cosa di buon senso, condivisibile anche oltre i confini di partiti...

Anonimo ha detto...

Ci risiamo con le solite stranezze della nostra Italietta in agrodolce...

Sullo stesso argomento si contrappongono le proposte di grande buon senso e valore sociale e politico provenienti da Fini, fascista cresciuto alla corte di Almirante che, se non sbaglio, fu tra i sottoscrittori delle leggi razziali del ventennio, ed i soliti beceri proclami delle camicie verdi (ormai CRAVATTE VERDI e POLTRONE VERDI) cresciute e cullate nelle calde sacrestie di provincia.

E adesso i loro creatori:

"se io avessi previsto tutto questo
dati causa e pretesto
le attuali conclusioni...."

Il Maligno