E GLI ALLEATI STANNO A GUARDARE.
LA SEPRIO SERVIZI? UNA VORAGINE!
Abbiamo letto e pubblichiamo
TRADATE - L'opposizione lo sosteneva da tempo, oggi la crisi dei numeri del documento finanziario dell'ente dà ragione ai timori espressi in più di un'occasione dai banchi della minoranza.
Nel 2008, durante la consueta relazione al bilancio letta in consiglio comunale, Pino Scrivo (Ulivo per Tradate) faceva notare come la situazione fosse destinata ad evolvere negativamente nel corso degli anni a venire: «A causa della maggiore incidenza della quota per l'ammortamento dei mutui, che passerà dall'attuale milione di euro a 1 milione e 800 mila euro, nei prossimi anni per stare in piedi dovremo introitare almeno 3 milioni di euro all'anno di oneri di urbanizzazione - sosteneva allora il consigliere Scrivo - senza contare i nuovi mutui che dovremo sostenere per permettere alla Seprio (clicca qui) di sopravvivere. Insomma, il Comune di Tradate si sta comportando come quei nobili decaduti che svendono i propri gioielli pur di mantenere alto il proprio tenore di vita. Seguendo il trend attuale alla fine del 2010 l'indebitamento del comune avrà raggiunto i 26 milioni di euro e quello della Seprio ammonterà a 14 milioni. Un trend impressionante, che potrebbe portare a un punto di non ritorno». Previsioni che, complice una crisi solo ai primi passi nel 2008, oggi trovano conferma nelle difficoltà dell'ente nel far quadrare i propri conti.
È di ieri infatti l'intervista all'assessore al Bilancio Davide Fratus, che ha esposto tutte le proprie preoccupazioni in merito alla difficile situazione, preannunciando sacrifici durissimi per ogni settore del comune per permettere di arrivare alla chiusura del documento.
«Oggi piangono miseria - dice Scrivo - danno la colpa alla crisi, ma la situazione odierna viene da lontano, non si può pensare di fare cassa con gli oneri. Tant'è che già nel 2008 avevamo proposto di redigere un bilancio che entro il 2011 mettesse in grado il comune di Tradate di stare in piedi senza tenere contro degli oneri di urbanizzazione. Il nostro consiglio è caduto nel vuoto, ma ho l'impressione che avrebbero fatto bene ad ascoltarci, perché era impensabile che si continuasse con i livelli di crescita sostenuti in passato».
Secondo il consigliere di opposizione la vera causa dei dissesti finanziari è da ricercare nella Seprio Patrimonio e Servizi, la società patrimoniale del comune di Tradate, rivelatasi uno strumento di molto al di sotto delle aspettative: «Il vero problema sta nella Seprio - conferma Scrivo - che pesa sul comune con canoni ormai insostenibili. Non è una questione che si può liquidare in quattro parole, ma si pensi ad esempio al costo del personale: nel budget iniziale era previsto in 250 mila euro annui e doveva essere tutto personale trasferito dal Comune. Oggi il costo ammonta a un milione di euro e le persone arrivano quasi tutte da fuori, quindi senza benefici per il Comune. Dunque si troverà una soluzione ai problemi di bilancio dell'Ente solo quando questa Seprio non esisterà più».
Alessandro Madron
4 commenti:
Pazzesco. Dovrebbe intervenire la Corte dei Conti. Ma forse non servirà neanche quello. Certi squallidi personaggi per levarseli di torno serve il ddt. La Lega tradatese è il peggio del peggio, a partire dall'attuale presidente della Provincia. A proposito, chiedetevi come mai il Piano di Indirizzo Forestale provinciale non esce mai dal freezer della Giunta per entrare nel forno del Consiglio. Chiassà chi è proprietario di alcuni boschi che il PIF renderebbe non trasformabili e che invece la Variante n. 22 vorrebbe aree industriali. Indovina indovinello.
grazie per la segnalazione, adesso però qualche giornalista dovrebbe indagare a fondo per vedere cosa davvero c'è sotto...speriamo che non sia vero ma temo che la mano della speculazione edilizia non si arresterà fino a quando esisterà qualche metro quadro di bosco... perchè non tagliarla?
Quand che al trona, quatar gott ma ia fa'!
Per coloro che Tradatesi non sono: "Quando tuona (durante il temporale), magari quattro gocce ma le fa!"
Alternativa celtica a "Vox popoli, vox dei"
Qui non traduco perchè con la Gelmini al Ministero della P.I. tutti sanno il latino!
Non sanno più quale spesa tagliare e invece di prendersela con loro stessi, tacciono l'opposizione di sciacallaggio. Inviano anche una timida letterina a Roma per protestare contro i mancati trasferimenti. Nel 2008 gli abbiamo dimostrato, conti alla mano, che l'accoppiata Comune-Seprio non poteva stare in piedi finanziariamente a meno che il Comune non continuasse ad incamerare annualmente almeno 3 milioni di euro. Sembra che quest'anno il Comune incasserà meno di 2 milioni di euro e il risultato è quello che avevamo previsto:non si riesce a far quadrare il bilancio. Chiaramente a soffrire ora saranno i servizi sociali, le scuole e i servizi al cittadino in genere che rientrano nelle spese correnti.
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