TRADATE - All'indomani dalla notizia dell'acquisizione parziale della proprietà di Villa Inzoli da parte del Comune di Tradate , mentre invece il resto dell'area sarà destinata alla costruzione di una decina di ville a schiera da parte di un'impresa privata, ecco le prime reazioni sulla decisione presa dall'amministrazione comunale tradatese riguardo uno dei simboli storici e naturalistici della città.
venerdì 15 gennaio 2010
Acquisizione di Villa Inzoli, "Si continua con l'edificazione selvaggia"
Tradate: dell'operazione che il Comune sta conducendo in questi giorni parla Gianluigi Margutti, capogruppo di 'Unione Indipendente', già in passato in prima linea per la salvaguardia dello storico edificio e del suo immenso parco
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1 commento:
Al Dr.Margutti.
E' codivisibile quanto nell' intevista lei dichiara e racconta.
E' solo uno dei tanti casi, che fa dicutere nel nostro territorio.
Purtroppo si continua a vivere in un mondo dove il cemento e il metro cubo,sono la cosa più facile da percorrere per tenere insieme un sistema che è drogato da numeri.
Si pensa poco, anzi forse dopo alle riqualificazioni ed al recupero delle aree dismesse e si privileggia nuovi metri cubi.
Con questo non voglio dire che se si abbatte una fabbrica, una vecchia cartiera o un edificio dismesso, si deve per forza costruire nuovamente, ma almeno utilizzare vecchi metri cubi operando per una migliore vivibilità di un'area.
Il rapporto del ONCS (Osservatorio nazionale del consumo del suolo)fa rabbrividire.Nel bacino del Po, ogni giorno vengono mangiati 200mila metri quadrati dal cemento.
E se si guarda alla Lombardia, emerge che tra l'anno 1996-2006, sono stati persi 26.778 ettari di superfice agricola.
Mi fermo qui caro Margutti.
Sarebbe proprio il caso di costruire, anzi meglio non usare questo termine, organizzare un dibattito al pubblico, per far si che sia la popolazione a partecipare con forza alla salvaguardia.
Dico questo, perchè all'epoca del mio ruolo al governo della città di Castiglione con il Sindaco Battaini, furono i cittadini a chiedere la salvaguardia del territorio con l 'istituzione del Parco RTO e del Monumento Naturale e con un questionario inviato alle famiglie sul nuovo PGT,sempre i cittadini hanno chiesto maggior salvaguardia e bloccare il consumo del suolo.
Ora si spera che non ci siano colpi di spugna che cancellano il tutto e sopratutto che le iniziative di tutela territoriale non rimangano sulla carta per poi modificare lo strumento urbanistico, con la frase che la gente non percorre il parco o il monumento naturale.
Servono idee, progetti, programmi di coordinamento territoriale e sopratutto uomini capaci.
Buon anno ancora e buon lavoro a lei ed ai suoi collaboratori del gruppo consiliare.
Enrico Vizza
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