(di Stefano Sansonetti) - Si chiama Unione Italiana e il suo fondatore è vicino alla 'Magna Carta'. Nel mirino la Lega. Librandi, l'imprenditore che lancia il nuovo partito azienda
Qualcuno, all'interno dei palazzi della politica, lo va dicendo già da un po' di tempo. Già, perché in un momento caotico come questo, con le certezze che cominciano a traballare, l'eventualità che piccoli Berlusconi crescano è tutt'altro che remota. Alcuni movimenti, a dir la verità, si possono registrare anche adesso. Un caso in particolare, fatte le debite proporzioni, ricorda un po' quello dell'esperienza politica iniziata nel '94 dall'attuale presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Anche qui ci troviamo di fronte a un imprenditore. Si chiama Gianfranco Librandi, viene da Saronno ed è a capo del gruppo Tci, attivo nel settore degli alimentatori elettronici per lampade. Tanto per essere diretti, Librandi ha deciso di scendere in campo con un movimento, Unione Italiana, che si presenterà alle prossime elezioni regionali, con candidati propri. Ma è il contorno a fornire spunti di interesse e far capire cosa si muove intorno a questa avventura.
Il patron di Tci, che ieri è arrivato a Roma per una fitta serie di incontri, è tra i sostenitori della fondazione Magna Carta, di cui è presidente onorario Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo del Pdl al senato. I legami con il pensatoio del centrodestra, tra l'altro, sono confermati dalla presenza di Sergio Corbello, direttore generale della fondazione, nel cda della Satelios.tv, altra società di Librandi che gestisce una web tv. Insomma, l'area di riferimento dell'imprenditore di Saronno è questa, come peraltro conferma il fatto che è stato consigliere comunale dell'allora Forza Italia nella città dell'«amaretto».
Perché, dunque, si è sentito il bisogno di fondare un nuovo movimento? «Perché bisogna tornare all'energia che i partiti di oggi non hanno», esordisce senza tanti giri di parole Librandi, secondo il quale, tanto per fare riferimento al partito dal quale proviene, «adesso il Pdl sembra spento, così come la Lega, che più di qualche slogan non riesce a produrre». Parole chiare, non c'è che dire, che spingono però a chiedersi come l'Unione Italiana voglia rapportarsi a un Pdl magari un po' spento, come dice Librandi, ma pur sempre il suo punto di partenza. L'imprenditore premette che «al momento ci stiamo muovendo come un azienda (e qui spunta automatico il ricordo del partito azienda di berlusconiana memoria, ndr), intendiamo distribuirci sul territorio reclutando le forze migliori, le più preparate e competenti».
Da qui il coinvolgimento di numerose liste civiche. Il piano è quello di parlare e fare proposte su tutto, dall'energia alla politica e alla cultura. Quanto all'atteggiamento del Pdl, è chiaro che l'interesse c'è. Anzi, sul punto Librandi lascia intuire quello che potrebbe essere il suo percorso, debitamente appoggiato da alcune alte sfere dell'attuale Pdl. Si tratta, in pratica, di mangiare un po' di terreno alla Lega, «che all'interno del Popolo della libertà è diventata troppo disturbatrice». Progetto troppo ambizioso? Chissà, per il momento fervono i contatti. Librandi si trincera dietro al più assoluto riserbo, ma le indiscrezioni parlano di un rapporto avviato anche con il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, e di un incontro imminente con il presidente della camera, Gianfranco Fini. Per il momento c'è il test delle regionali, alle quali Unione Italiana si presenterà da sola, ma disposta ad appoggiare anche candidati del Pdl. (articolo a pagina 7 di Italia Ogggi 2 dicembre 2009).
8 commenti:
faccio parte di una lista civica zonale e questa vicenda mi interessa moltissimo. A chi posso rivolgermi?
Chi parla così ha cervello, ovviamente!
Il giornalista ha messo in risalto gli ingredienti da usare per una ricetta di successo:
essere una alternativa ai pidiellini scontenti;
essere una forza antagonista alla politica becera e urlata della Lega;
essere un punto di riferimento nazionale delle liste civiche soprattutto di quelle moderate.
Intervista perfetta!
10 e lode!
Chiunque stia o voti col Pdl è complice di un criminale...lo legittima a governare. Bella storia questo movimento ma sempre con B. sta. Come si fa a non capire che l'anomalia italiana è B.?!?!?
Sbagliare è umano,perseverare è diabolico...e pure da ignoranti.
a Pasquino
mi sembri lo stesso (per i concetti e la 'metrica'usata)che precedentemente si chiedeva perchè Margutti non avesse fatto un passo in più.
In più, in che direzione?
Ognuno va coerentemente dove lo porta... il pensiero e il cuore.
Liberamente e senza condizionamenti o interessi personali.
Il problema è NON essere con mister B. E noi non lo siamo!
Ma forse tu vuoi continuare a non comprendere, caro mister P.
ciao
poche palle ragazzi! Fini gli sta dando il colpo di grazia, NON il PD o DIPIETRO!
quello lo si vince dal di dentro con persone che hanno attributi!
E non sono io quello a cui ti riferisci ;).
Per quanto riguarda la metrica cosa preferisci gli esametri,gli endecasillabi o la metrica giambica?Io opterei per quest'ultima ;)
Probabilmente sono io che non voglio capire ma questo imprenditore sembra fare la campagna acquisti per la "prossima stagione"(come già qualcuno ha fatto in passato) e fa l'editore.
Concludo dicendo che questo sarà pure un nuovo partito ma le persone sono sempre le stesse.
ciao ciao
ciao Pasquino
mi hai confermato il dubbio, anche per lo sfoggio di cultura (io sono per il trimetro giambico scazonte)
ma soprattutto per il tuo scetticismo a senso unico.
Non sai neppure dare tempo al tempo!
buona serata!
g.m.
Librandi non è un editore; lo fa per puro gioco caso mai.
Il suo business è nel settore illuminazione elettronica, una grande azienda i Italia e varie all'estero! andate a informarvi ragazzi
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