MA VA LA'...
Riforme: Capezzone, Pd faccia argine a Repubblica e Idv.
(AGI) - Roma, 20 dic. - "Conviene, converrebbe a Bersani, al Pd, alla parte ragionevole della sinistra, fare davvero argine rispetto alle campagne estremiste di Repubblica e di Di Pietro". Lo sostiene Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, secondo cui "Bersani e' dinanzi a un bivio di valenza storica: subire ancora una linea giustizialista, tutta centrata sull`aggressione contro Berlusconi, o invece, per la prima volta, rompere con l`Idv e distinguersi nettamente dal Gruppo Espresso aprendo il cammino alle riforme”.
Riforme: Capezzone, per Pd occasione storica.
Oggi, il Pd italiano ha un'occasione analoga aquella di Blair con le Trade Unions. Ne è convinto Daniele Capezzone. "In questo caso - spiega - la rottura va compiuta rispetto alle componenti mediatiche (Repubblica) e politiche (Di Pietro) che dagli anni di 'mani pulite' inchiodano il Paese ad una sorta di guerra permanente, volta all'eliminazione dell'avversario per via giudiziaria o di linciaggio morale". "Se Bersani sapra' fare argine rispetto allo scalfarismo, al debenedettismo, al dipietrismo, si aprirà - conclude Capezzone - una pagina nuova per la sinistra italiana".
Riforme: Capezzone, iniziati i tempi supplementari congresso Pd.
(ASCA) - Roma, 21 dic - ''Di tutta evidenza, sono iniziati i 'tempi supplementari' del congresso del Pd. Bersani ha formalmente vinto cinquanta giorni fa, ma solo provvisoriamente. La sfida vera si gioca ora: e deve dimostrare di poter collaborare con la maggioranza ad un percorso riformatore, che vedrà schierati frontalmente contro l'Idv, il Gruppo Repubblica e anche settori rilevanti dello stesso Pd''.
Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che aggiunge: ''Starà a lui avere il coraggio e la convinzione necessari per sconfiggere questi estremismi e per dare un contributo nell'interesse del Paese. Se non lo farà, perdera' un'occasione storica, e inchioderà il Pd a una lunghissima stagione di minoranza e di marginalità”.
Un nostro brevissimo commento: ma questo onorevole le dice di suo, o gliele fanno dire? Possibile che mentre a fatica e con diplomazia si sta ricucendo una situazione insostenibile per la Politica (lo scontro politico in Italia è elevato, non occorre documentarlo!), uno che di mestiere fa il portavoce di una parte importante del Paese, si comporti invece come l’elefante in un negozio di chincaglierie?
Insomma: ma come si può dichiarare la propria disponibilità a parlare serenamente con una persona (un partito, il maggior partito di opposizione) mettendogli da subito dei vincoli e sentenziando (come quando da bambini si voleva litigare o non ci si voleva appacificare) “io non parlo con te, se non rompi i contatti con l’altro” (in questo caso il Tonino nazionale)?
Cominciamo a parlare, io risponderò delle mie azioni e non per gli altri. Gli altri si muovano come vogliono; ne avranno conseguenze e anche giudizi politici, ma io rappresento me stesso.
L’onorevole Capezzone queste semplici cose pare non le conosca ancora. Se del caso ritorneremo su di lui, ricordando tempi nei quali si esprimeva in tutt’altro modo nei riguardi del medesimo Cavaliere, ora Premier del paese.
(Gianluigi Margutti, consigliere comunale di U.I. - Tradate)
1 commento:
Capezzone poteva essere un protagonista della vita politica italiana, se solo fosse stato meno presuntoso e meno stupido. Si è ridotto a fare lo strillone di una forza politica che i radicali li ha sempre schifati.
A Capezzò, senti questa: PRRRRRRRRRRRRR
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