La Carta delle autonomie di Calderoli: buoni propositi, risultati sconcertanti.
ROMA - Era stata accolta da ovazioni. Finalmente – si diceva – un folto gruppo di enti del tutto inutili, “poltronifici” buoni solo a piazzare politici trombati, saranno cancellati. Finalmente- si diceva – le Province, se non proprio abolite, saranno ridimensionate. Erano le aspettative della Carta delle autonomie che alla fine della scorsa settimana il Governo Berlusconi ha preso in esame e approvato. Peccato che di tutte le buone intenzioni d’avvio ne siano rimaste ben poche. Il Ministro della semplificazione normativa, Calderoli, canta vittoria. Non ha ancora fatto i conti con il Parlamento – siamo curiosi di vedere quanti dei suoi promessi tagli saranno approvati dalle potenti lobby presenti in Camera e Senato – che di fronte ai tagli per la Casta si è sempre dimostrato riottoso.
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