SIGNORI, MENO FUMO E PIU' ARROSTO!
PERCHE' NON COINVOLGERE ATTIVAMENTE GLI STUDENTI?
Riceviamo e pubblichiamo
Un'altra manifestazione inutile e priva di originalità in quanto è già stata fatta in altre città italiane (per es. a Piacenza, vedi foto apparsa su l'UNITA').
E' fine a se stessa in quanto la "provocazione" non ha un progetto ed è servita solo a sperperare altri soldi (non importa se arrivano anche da privati o da sponsor). E' servita solo all'immagine dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Candiani che non perde occasione per far parlare di sé.
A che pro questa manifestazione? Hanno detto che "voleva essere una denuncia e provocazione ed un omaggio commemorativo per tutti coloro che sono periti adoperandosi con sacrificio e dedizione durante il proprio lavoro."
Quanta ipocrisia.
L'amministrazione comunale ha lo stesso colore del governo (LegaNord + Pdl) il quale ha allentato le sanzioni per le imprese ed affossata la riforma del ex-ministro Damiano (Governo Prodi). Il ministro Sacconi una delle prime cose che ha fatto è stato quello di "togliere lacci e lacciuoli" per andare incontro alle imprese che non avevano mai digerito il Testo Unico sulla sicurezza voluto appunto dall'ex-ministro Damiano soprattutto sulle sanzioni.
Le iniziative hanno un senso se esiste un progetto ed in questo caso non esiste. Si è trattata come la casa della monnezza pura pubblicità e basta.
Non era certamente necessaria trasformare la Piazza Mazzini in un "cimitero di croci" per sapere che ogni anno muoiono circa 1.300 persone, a cui si devono aggiungere almeno 8.000 persone che muoiono per malattie professionali.
Avrebbe avuto un senso se "la sensibilità alla problematica" si fosse manifestata con un lavoro dentro le scuole per esempio. Un lavoro frutto di una intesa con le autorità scolastiche cittadine che avrebbe potuto e dovuto stimolare la coscienza delle nuove generazioni.
Ma ai nostri amministratori è più importante apparire che agire.
Ci saremmo aspettati una presa di posizione dura nei confronti del governo che nulla fa in questa materia ed invece si è voluto far passare come provocazione e denuncia quella che è stata in realtà una manifestazione di bassa lega e di cattivo gusto.
Sinistra e libertà di Tradate
4 commenti:
a Tradate è di moda l'arte 'povera', dice qualcuno... per me è semplicemente NON arte, oppure 'arte barbona'! che ne dite?
ci vuole contenuto nell'arte, non solo tentativi di spettacolarizzazione....
mi spiace, ma questo penso fermamente!
Sgarbatamente!!! ;-)
Vorrei ricordare quanto detto dal nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano domenica scorsa.( tratto da Repubblica)
Gli incidenti sul lavoro sono inaccettabile in una società civile”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invia un messaggio all’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro in occasione della giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Negli ultimi 5 anni, i morti sul lavoro sono stati 7 mila, quasi 200 mila invalidità permanenti tra i 5 milioni di infortuni. “Quanti incidenti potrebbero essere evitati con un’azione di prevenzione e la rigorosa applicazione delle norme”, si domanda il presidente. “Va tenuto alta l’attenzione nei luoghi di lavoro”, dice Napolitano. “La battaglia contro gli infortuni e le malattie professionali può essere vinta con una più solida cultura della sicurezza”.
Ed invece che fa il governo?
Assolutamente nulla per promuovere una campagna sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Parole, parole, parole solo parole...recitava il testo di una famosa canzone che ben si adatta a quanto fa il governo Berlusconi in materia di sicurezza sul posto di lavoro!!!
Mi hanno licenziato dal lavoro in cui operavo perchè mi sono rifiutato di svolgere un lavoro poco sicuro che mi era stato detto di svolgere, senza nessuna precauzione.
Sarebbe meglio denuciare quelli che non rispettano le leggi e obbligano gli extracmunitari a lavorare in difformità.
Le croci sono belle per fare notizia, ma la vita delle persone deve essere salvata prima.
Il sindaco venga a guardare come siamo costretti a lavorare nei cantieri.
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