giovedì 9 aprile 2009

Villa Inzoli, una triste verità: grossa speculazione edilizia



VILLA INZOLI
AVEVA RAGIONE LEGAMBIENTE ...
ovvero i potenti e i topolini
Riceviamo e pubblichiamo
Queste sono le foto della manifestazione di ieri contro il disastro di Villa inzoli ed il nostro articolo che cerca di capire il perché di tanto accanimento..
Agli organi di stampa chiediamo che anche loro approfondiscano il problema e le dinamiche nascoste producendo servizi completi alla ricerca della verità. Grazie - Legambiente Tradate

Qualcuno ricorderà le allarmanti dichiarazioni di Legambiente della settimana scorsa. Ricordiamo brevemente i fatti, così che poi ognuno possa meditare…
I primi di marzo, il fragore delle motoseghe allarma alcuni cittadini residenti nei pressi di via Inzoli; prontamente ci segnalano l’abbattimento di piante, piante sane, probabilmente secolari, in Villa Inzoli.
Verifichiamo, fotografiamo: è vero!

Scriviamo a Sindaco e Assessori chiediamo chiarimenti: nessuna risposta.
Passa qualche giorno, continuano i tagli di piante sane, mentre quelle danneggiate dal maltempo del luglio scorso invece sono ancora lì. 

Secondo l’Ufficio Tecnico del Comune: “l’area in questione è un bosco, quindi di competenza della Provincia, il Comune non c’entra e non ne sa niente...”

La Polizia Locale possiede un’autorizzazione al taglio rilasciata dall’ufficio competente della Provincia, ma non ci permette immediatamente di visionare il documento per via della Privacy.
Un loro eventuale sopralluogo, serve solo ad accertare che in zone dove vi siano dei lavori tutto sia in sicurezza. Riguardo ai tagli, al disboscamento “non c’entra e non ne sa niente...” 

La Provincia ammette di aver ricevuto una richiesta per il taglio di piante malate e/o pericolose e di aver rilasciato relativa autorizzazione, riguardo alle piante sane “non c’entra e non ne sa niente...”

La Polizia Forestale dovrebbe verificare cosa si stia tagliando.
Contattiamo il Corpo forestale di Tradate: nessuna risposta. Contattiamo il Comando Regionale che inoltra richiesta di sopralluogo al corpo di zona ma a causa dei troppi incarichi e della scarsità del personale ci dicono che un intervento immediato non è possibile.

Alcune domande ci sorgono spontanee:

Primo quesito
Se chiedo di abbattere 2 robinie malate e pericolose e invece taglio 8 faggi monumentali c’e differenza, se ne accorge qualcuno?
Risposta degli Enti
Comune: “non c’entro e non ne so niente.. ma abbiamo un regolamento del verde molto severo...”
Polizia Locale: “non c’entro e non ne so niente...”
Provincia: “…non si possono abbattere piante sane, la polizia forestale controlla”
Polizia Forestale: “…non si possono abbattere piante sane, controlliamo solo quello che posso”
Sig. Sindaco:” abbatteranno solo piante malate e pericolanti…”

Secondo quesito
Quando una pianta si definisce malata “incurabile”?
Ovvero: Non dovrebbe esserci un ente che verifichi PRIMA DEGLI ABBATTIMENTI se una pianta è malata?

Terzo quesito
Quando una pianta si definisce pericolosa?
Risposta della Provincia
A prescindere dalla pianta, quando è entro 6 metri da un’abitazione o da un confine o da una strada
Nostra Risposta 
Basta costruire,dunque, una casa entro 6 metri da un albero per renderlo pericoloso. Allora si taglia, poi al suo posto lasciato libero dall’albero abbattuto, ci costruiamo un’altra casa così potremo abbattere gli altri alberi nel raggio dei successivi 6 metri e così via… 

Nel frattempo i tagli proseguono. Il rumore delle motoseghe è nauseante. Il 26 Marzo abbiamo manifestato il nostro dispiacere con un presidio di fronte al cancello di Villa Inzoli ma non è servito a fermare i tagli.

Abbiamo preso a cuore in particolar modo il Grande Tasso abbattuto il 30 Marzo
E il Grande Faggio, abbattuto il giorno dopo

La storia, purtroppo continua...
Ieri, 7 aprile, per manifestare la latitanza delle responsabilità e contro l’abbattimento dei due meravigliosi, sanissimi alberi a 6 e 8 metri dalla strada (tasso e faggio) le cui foto girano per la stampa abbiamo organizzato una nuova protesta civile con giochi di bambini, disegni ecc, proprio in via Inzoli.


E proprio lì veniamo a conoscenza di una triste, amara, e fangosa verità.
In effetti, alla richiesta di decine di cittadini del perché di tanto accanimento per la distruzione di un parco secolare, la nostra risposta, ingenua ma fiduciosa delle dichiarazioni dello stesso sig. Sindaco, era del tipo… vogliono mettere in sicurezza il parco.
Intanto si aprivano, giorno dopo giorno, voragini tra gli alberi, decine e decine di alberi sani cadevano a terra…

Finalmente oggi abbiamo una parte della verità, che serve per capire. Abbiamo tra le mani il progetto, presentato in comune dal settembre 2008 dalla proprietà per la costruzione nel parco di una “valanga di cemento” decine di mega ville per milionari. Chiunque può chiedere di visionare tale progetto.
Nella farneticazione del progetto non si risparmia nemmeno il bellissimo parco anteriore alla Villa, ne rimane una residua parte, menomata ed insignificante.
Sempre nel progetto si notano tanti viali che attraversano il bosco (quello distrutto dalle motoseghe) connessi ciascuno ad una villa.

Questi sono i dati, ora le nostre considerazioni, probabilmente superflue, perché ognuno avrà capito..

Ancora una premessa:
questo progetto amplifica enormemente la cubatura assegnata dal PRG, e non è stato tuttora approvato dal Comune.

Perché la proprietà ha presentato un progetto così farneticante?
Quali sono stati i rapporti tra Amministrazione e proprietà, visto che la stampa ne ha parlato diffusamente?
I tagli nel parco sono forse l’inizio del cantiere? Chi lo sapeva?
E la forestale avalla?

Perché non diffondere pubblicamente in un civile confronto tutto il problema di Villa Inzoli, visto che esso rappresenta un elemento fondamentale di bellezza della nostra città e non può essere relegato a trattative …
Tutti i Tradatesi hanno davanti agli occhi un terribile precedente. La villa Mayer, che verrà cancellata per sempre con il suo parco per lasciar posto a più di 200 appartamenti...
E’ il caso di ribadire che la “bellezza” del complesso di Villa Inzoli non consiste nella Villa stessa ma nel meraviglioso insieme di parchi, villa, bosco centenario, e prati. Stravolgere tale unità significa compiere un crimine architettonico ed ambientale. Esso deve restare nel tempo, non vogliamo lasciare ai nostri figli solo una foresta di costruzioni e centri commerciali, questo impegno deve essere preso dall’Amministrazione, tanto più da una Amministrazione che ha sempre dichiarato di amare la propria terra e le proprie radici!
Se poi tutto il problema gira attorno all’acquisizione della villa da parte del comune, veramente è il caso di dire di nuovo …
Vi preghiamo, lasciamo i sogni nel cassetto! - Legambiente Tradate

Altra Tradate è indignata e da tempo aveva segnalato questa e altre questioni riferite ai parchi privati e al massacro del territorio che impunemente continua a perpetrare questo sindaco della Lega Nord con l'avvallo di FI e di AN (clicca qui).
Lui è il primo responsabile, perché è sindaco con delega assoluta anche alla urbanistica! Il capogruppo della LEGA, Mario Clerici ha dichiarato la scorsa settimana in Consiglio Comunale che non si possono ridurre i volumi previsti dal Piano Regolatore (adottato con una variante generale dalla stessa LEGA NORD nel 1998), perché i proprietari dei terreni potrebbero chiederci i danni!!!
Il consigliere Gianluigi Margutti aveva obiettato che il Comune può 'moderare' l'uso edificatorio con proprie determinazioni.
Purtroppo l'ignoranza della legge e/o la furbizia sono un patrimonio assoluto di questi amministratori pubblici. Tra l'altro anche nel caso in esame addirittura si amplieranno le possibilità edificatorie.
Una domanda rivolgiamo ai giornalisti della stampa locale: non siete convinti che su tali questioni occorra una vostra SERIA presenza e un vostro SERIO impegno? E' una domanda educata, forse provocatoria. Vedremo che cosa vorrete risponderci nei fatti. Grazie.

6 commenti:

Andrea Botta ha detto...

Voglio fare i miei piu' sinceri complimenti a Legambiente per tutto quel che sta facendo riguardo a villa Inzoli. Come minoranza siamo consapevoli di non riuscire ad arrivare dappertutto e per questo diventa importante il contributo spontaneo di tanti cittadini che si impegnano in prima persona.

L'ambiente e la cultura e' cio' che passeremo ai nostri figli. Tradate, all'inizio del secolo scorso, era luogo di villeggiatura di famiglie milanesi perche' era bella. Oggi, se continuiamo con questa cementificazione spregiudicata, diventeremo un sobborgo di Milano, una triste citta' dormitorio.

Questo non lo vogliamo.

micio micio bau bau ha detto...

dopo l'apertura del centro commerciale fornace,Tradate diventa un centro dormitorio,parliamo al presente...perchè già tra banche assicurazioni e agenzie di ogni genere i negozi si iniziano a contare in quattro mani.

annarita s. ha detto...

Non è forse molto attinente al parco di Villa Inzoli, però sempre di salvaguardia del nostro ambiente si tratta.
Volevo evidenziare questa notizia a cui diamo il seguente titolo:

Rispetta l’ambiente, investi sul futuro della terra e ……..paga l’ICI

Come di consueto , l’Italia ci delude ancora una volta.
In materia di energia ed impone l’ici sui pannelli fotovoltaici considerati come dei normali edifici industriali e quindi sottoponibili alla tassa. Se si pensa che fino a pochi mesi fa proprio l’Italia agevolava chi investiva in questa forma di energia alternativa e se ne faceva promotore, ora si sorride con amarezza pensando che vuole riprendersi ciò che ha dato con un raggiro burocratico. Non si tratta ovviamente di un aumento d’imposta per gli edifici che installano i pannelli sui tetti (né di un ritorno della tassa per le case di residenza, che attualmente non si paga); l’Ici si applicherebbe però ai cosiddetti campi solari, cioè quegli impianti fotovoltaici estesi che producono energia da immettere nella rete; il Ministero, infatti, li ritiene “immobili” a tutti gli effetti, anche se non ci sono strutture in muratura. Sono solo scusanti per metter le mani su un settore in notevole crescita. Basti pensare a quanti hanno investito sui pannelli solari con l’intenzione di risparmiare notevolmente su gas ed elettricità e adesso dovranno ”restituire” il gruzzolo al fisco. E adesso quanti italiani avranno l’impianto fotovoltaico in casa? E soprattutto, quanti decideranno di farlo? In molti paesi le fonti alternative sono una soluzione per salvare il pianeta dai suoi attuali nemici: il global warming e la recessione. In America Obama ha stanziato miliardi dollari solo per le energie rinnovabili. In Italia invece i cittadini che investono sul futuro della terra e della bolletta vengono prontamente stroncati dallo Stato. L’ennesimo esempio dunque, che ci dimostra perchè l’Italia sembra destinata a rimanere sempre indietro, rispetto agli altri Paesi Europei, in fatto di investimenti e progresso.

Pazzesco!

Annarita

un tradatese arrabbiato ha detto...

abito da tradate da 40 anni e grazie a conoscenze varie riuscivo a entrare a giocare nel parco inzoli.
ai tempi della grande nevicata del 1985 mi ricordo che i proprietari facevano sci di fondo nel loro bel parco. Sono ricordi che rimangono indelebili nella mia testa
cosi come indelebile e il ricordo che uno dei proprietari e stato, e forse lo e tutt'ora, un insegnante e anche uno dei miei alle scuole superiori.
lo so che sono solo dei miei ricordi, ma sono tutti legati a quel bellissimo parco, e ora vedere o magari sapere che in futuro esserci proprio li una vanga di cemento trasformato in case , mi fa molta specie.
rimango sempre piu schifato di tutto ciò che stanno costruendo a Tradate, sapendo poi che molti di questi nuovi alloggi si faranno fatica a vedere occupati.
ha pienamente ragione chi dice che tradate sta diventando un quartiere/una città dormitorio.
faccio una semplice domanda: noi da piccoli andavamo a giocare nei prati, i nostri figli dove vanno? solo davanti a pc o televisione? dove rimane la scoperta del bel mondo rurale di una volta.
girando spesso per lavoro mi sto sempre piu rendendo conto che tutti i nostri bei prati verdi sono stati o stanno per esse rimpiazzati da costruzioni.
Diventare una città vuol dire trasformare tutto in cemento?
Sarò drastico, ma se cominciano ora con il parco di Villa Inzoli, Quanto tempo impiegheranno a toccare un cosa che a noi tradatesi e molto cara: il nostro stupendo polmone verde il parco boschivo!!!!!!!!!

Noi privati non ci possiamo fare niente, ma è possibile che l'amministrazione comunale pensi solo a ingrandire Tradate, costruire rotonde o costruire con cavilli burocratici un centro polifunzionale che verrà usato da chi?

zorro ha detto...

@tradatese arrabbiato

hai ragione! il peggio è che tradate diventa in certi casi l'esempio peggiore per il verde e l'ambiente. anche qui intorno a noi paesi che fino a qualche anno fa era più brutti...stanno diventando belli (senza far nulla) rispetto a tradate che si sta imbruttendo. non si vive solo di villa truffini e frera! tradate non è solo la truffini, la frera, il porfido sulle strade e 4 panchine! tutto questo a che prezzo poi???
sul centro che tu chiami polifuzionale....ti dico solo di dargli il nome che ha: centro commerciale....loro a palazzo sarebbero capaci di spacciarlo per parco acquatico...ma è un centro commerciale a tutti gli effetti!!!
il parco pineta....io ti dico che ho davvero paura che inizino a costruirci dentro!!! tenete gli occhi su cascina scorpione....attenti..lo si scrive anche qui...quella sarà il cavallo di troia di tutte le future troiate..;-)

Monte Rosa ha detto...

Al tradatese arrabbiato...

fai bene a tenerli vivi i ricordi del parco di Villa Inzoli perchè tra non molto non ci sarà più così come non c'è la visuale del Monte Rosa quando ad Abbiate fatto il curvone ti trovi in faccia quell'orrendo mostro di cemento armato del centro commerciale della ex-Fornace!

E tutto questo grazie a chi?
Grazie ad Attila ed ai suoi consiglieri comunali ed agli assessori silenti ed assenti tipo Accordino!