martedì 24 marzo 2009

Zero consumo di suolo

RIPROGETTARE LA CITTA'
IN FUNZIONE DELL'AMBIENTE
Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta martedì 17 marzo la serata dibattito in Villa Truffini sulla campagna “zero consumo di suolo” organizzata da Legambiente Tradate con il patrocinio del Comune..
Partecipavano il sindaco Domenico Finiguerra di Cassinetta di Lugagnano e Oreste Magni presidente dell’eco istituto della valle del Ticino. Numerosi i partecipanti che con questa serata inauguravano il dibattito tra cittadini sul futuro di Tradate.
Nella presentazione iniziale tenuta da Maurizio Alberti sulla situazione ambientale critica della nostra città venivano spiegate le motivazioni che hanno spinto Legambiente Tradate a promuovere la campagna per arrestare il consumo di suolo e si fornivano elementi utili per la riprogettazione della città questa volta a partire dalle sue esigenze ambientali, che rischiano un impoverimento graduale, e dalla riqualificazione del costruito esistente. Sono state raccolte finora circa 600 firme e la campagna si concluderà entro Aprile.
Il sindaco Finiguerra ha poi illustrato come è nata e si è sviluppata nel suo comune l’idea di presentarsi alle elezioni con un programma alternativo e “rivoluzionario”: un piano regolatore che non prevedeva alcun consumo di suolo.
Partendo dal rapporto continuo con i cittadini si è potuto arrivare a rendere reale, e condivisa, per la prima volta in Italia, questa esperienza. Progetto irto di difficoltà, ma che sono sempre state superate, sempre senza ricorrere alla spirale “perversa “ e “drogata” della monetizzazione del territorio.
Questo è stato il cuore del problema: in pratica ogni Comune, dovendo far fronte a spese crescenti (più o meno utili, più o meno di immagine) sembra che sia costretto a “vendere” porzioni del suo territorio, quello delle aree verdi, all’edificazione ricavandone oneri monetari.
Nasce così la spirale perversa che porta a stravolgere molti Comuni di’Italia costretti all’edificazione per auto mantenersi.
Il concetto di equilibrio, di valenza ambientale, di qualità della vita, vanno man mano esaurendosi poiché spesso queste grandi edificazioni si sviluppano in periferia creando i quartieri dormitorio.
Nel contempo si svuotano i centri storici perché vengono edificati e diffusi sul territorio i centri commerciali, anch’essi portatori di oneri per le casse del Comune.
Il sindaco di Cassinetta, incoraggiato dai suoi cittadini, pur trovandosi in un territorio molto richiesto dalle speculazioni edilizie e vicino a molti comuni che hanno quintuplicato in pochi anni gli abitanti, ha saputo dire No al consumo ulteriore di suolo, ha rinunciato così agli oneri di urbanizzazione tanto devastanti ed ha instaurato una gestione sobria ed oculata delle risorse del Comune, rinunciando a consulenze d’oro, manifestazioni di immagine, ha detto no ai bowling e quant’altro incrementa il “prestigio di un’amministrazione”, un lusso pagato però a caro prezzo: la perdita della propria identità, l’impoverimento dell’ambiente circostante.
Man mano che si è affermato questo principio, non potendo svilupparsi le lottizzazioni della periferia, le risorse locali si sono impegnate a valorizzare e riqualificare il centro abitato, quindi si sono ottenuti grossi risultati urbanistici proprio lavorando sull’esistente.
“cosa pensereste di un padre che per coprire spese ed esigenze sempre crescenti della propria famiglia decide di vendere continuamente pezzi della propria casa?”
così ha esordito Oreste Magni ribadendo l’importanza del valore “SUOLO” unitamente al valore “ACQUA” che rappresentano i beni fondamentali per l’umanità: cibo e acqua.
Eppure sono così poco tutelati.
L’arch. Minazzi di Legambiente Varese ha poi illustrato l’iniziativa di raccolta firme per una legge regionale volta a fermare il dilagare della cementificazione in tutta la Lombardia. Anche le recenti notizie dal governo sull’incremento più o meno liberalizzato delle volumetrie non sembrano promettere nulla di buono per l’ambiente.
Eppure un paese come la Germania è riuscito a dotarsi di un programma per fermare definitivamente il dilagare del cemento…
Legambiente Tradate proporrà ancora nuove iniziative, compresa una grande “scampanellata” con biciclette, per incanalare e dare risonanza alla voglia dei tradatesi di tornare a vivere la loro città, con i suoi elementi di valore, primo forse tra tutti la qualità dell’ambiente.

20/03/2009
A cura di Legambiente Tradate

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' stata davvero una serata interessante, ottima iniziativa, complimenti a Legambiente!

Il consumao zero di suolo e' un dovere verso chi verra' dopo di noi, una meta a cui tendere.
Occorre pero' arrivarci per gradi e la prima cosa da fare, in un comune come Tradate, e' disintossicare il bilancio dagli oneri di urbanizzazione che coprono le spese correnti.

Niente scuse pero'. Bisogna cominciare, senno' cosa restera' della nostra citta'?