martedì 10 marzo 2009

Uso scriteriato del territorio

UNA RIFLESSIONE NECESSARIA

Proponiamo questo commento del Consigliere Carlo Uslenghi, perché contiene parecchi interessanti risvolti, da valutare attentamente.

Lista civica ha detto...
Si metta una volta per tutte un punto fermo, grande come tutti i pilastri di cemento armato della ex Fornace, e si attendano le indicazioni del Piano di Governo del Territorio che anche il Comune di Tradate si appresta ad approvare, dopo ampia consultazione popolare e dopo riunioni prossime future in sede istituzionale con tutti i gruppi consiliari e con la città, una volta archiviato il vecchio e ancora vigente Piano Regolatore Generale con le sue 70 varianti. (speriamo e confidiamo che l'Amministrazione Comunale segua tale iter n.d.r.). Alle tante critiche per l'uso speculativo del territorio, si è sempre risposto che occorre stare con i piedi per terra e fare i conti con la realtà, così si dice.
E così si fa, con i soldi degli oneri di urbanizzazione che si possono utilizzare per fare opere pubbliche, pagare servizi, ecc...
Dunque tanto cemento, tanti oneri, tanti soldi, tante opere, e ......tanti voti!
Questo però ha significato l'uso scriteriato del territorio, con agglomerati urbani che sono una sorta di mini alveari umani, nel totale disinteresse della cittadinanza, una sorta di bella addormentata, non più nel bosco ma nel cemento, mentre la città è stata costruita in ogni luogo, fino alla mostruosità ambientale ex Fornace che ha sostituito, per chi entra in Tradate, l'immagine delle montagne innevate alle montagne di cemento, frutto amaro dell'inciviltà e dell'insipienza umana a favore dell'esclusivo interesse patrimoniale, insomma ciò che conta è il portafoglio, soldi e grandi affari!
Conta ben poco se tutto ciò fosse relegato soltanto alla transitoria polemica politica; purtroppo il cattivo uso del territorio sarà pagato negli anni futuri dalle prossime generazioni.
Di pessimo stile istituzionale - l'ho più volte affermato pubblicamente anche con l'interessato in sede di commissione consiliare Territorio - la figura di un noto architetto, che da consulente in materia urbanistica, diventa poi assessore (in conto Lega n.d.r.), poi co.co.co del Comune di Tradate, oggi è professionista sul territorio e consulente per l'Urbanistica nominato dal sindaco nel suo ufficio di staff.
Il risultato è che in commissione Territorio per la stessa pratica urbanistica si pagano (i cittadini con i loro soldi) due figure, quella del responsabile dell'ufficio urbanistica e, appunto, quella del consulente del sindaco; insomma prendi una pratica e paghi due professionisti!
Oltre alla gran confusione di ruoli tra controllore e controllato, tra consulente, dunque un super partes, e professionista parte in causa.
Occorre pertanto una seria, rigorosa e aperta riflessione sull'Urbanistica e sul governo della stessa, cioè sul disegno futuro della città e del suo territorio, che è il luogo di vita dei cittadini, delle loro fatiche, dei loro traguardi di vita familiare e sociale; una città luogo di dialogo e di confronto, di sapere e di cultura, di rispetto per l'ambiente, di politica come servizio al prossimo.
Che la cittadinanza si risvegli dal lungo sonno dell'indifferenza, della responsabilità delegata, della rassegnazione agli eventi, e diventi protagonista per una città più giusta e migliore. - Carlo Uslenghi
9 marzo 2009 23.25 

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