sabato 7 febbraio 2009

Fotovoltaico a Tradate è difficile installarlo!

SERVONO NORME CHIARE 
e NON DEROGHE SU RICHIESTA!

da Varese News; a voi i commenti...
La denuncia di un’azienda di Milano a cui si sono rivolti alcuni cittadini: una norma tecnica prevede si possa occupare solo il 50 per cento del tetto. Il Comune: “Norma vecchia, la stiamo cambiando”

“Esiste una forte limitazione nelle leggi comunali, che prevedono che solo il 50 per cento di una singola falda di tetto possa essere occupata da pannelli fotovoltaici”. La segnalazione è arrivata direttamente da un installatore di Milano, contattato da diverse famiglie di Tradate per realizzare un impianto fotovoltaico. Si tratta di Lorenzo Lo Vecchio, responsabile sviluppo della azienda Safim, di Milano, che si occupa di fonti rinnovabili, in primis gli impianti fotovoltaici e solari termici. Lo Vecchio ha segnalato la situazione dopo aver letto l’articolo in cui Legambiente Tradate sottolineava che, nonostante l’aumentare degli impianti, la situazione burocratica potrebbe migliorare. 
Il Comune, nella persona di Vito Pipolo, vicesindaco e assessore delegato all’ambiente, conferma che “la norma tecnica esiste, è vecchia e obsoleta. Presto sarà modificata”.

Secondo Lo Vecchio, la situazione non è ottimale per coloro che vogliono installare i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: “È una norma in vigore a Tradate. Il problema è che l'Ufficio Tecnico prevede l'utilizzo del 50% massimo della falda e non di tutto il tetto. Questo significa che se io ho un tetto con una falda a nord e l'altra a sud, potendo disporre della sola falda sud (orientamento utile per fare funzionare correttamente i pannelli), posso utilizzare solo il 25% della copertura: quindi non posso realizzare un impianto sufficientemente potente per il mio fabbisogno”.
“Anche noi in passato avevamo chiesto che venisse modificata – aggiunge Legambiente -. Ma dal Comune hanno detto che saranno emesse deroghe sulle singole richieste”. “Tutte le domande finora pervenute sono state accettate – aggiunge Pipolo - devono passare dalla commissione territorio che decide sul da farsi, ma finora non ci sono stati problemi. Abbiamo fatto molto per incentivare il fotovoltaico e continueremo su questa strada. Certo la norma può destare confusione, ma presto, ripeto, la cambieremo. I cittadini devono presentare lo stesso le domande”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sanno solo fare modifiche al piano regolatore, norme assurde sulle insegne, ordinanze ad effetto e molto altro ancora....e poi di concreto e utile NULLA!
le amministrazioni si valutano per come amministrano ma, anche e soprattutto, per le norma che emanano...

Anonimo ha detto...

a tradate piace così: ad personam!
in questo modo si gestisce un minimo di potere su tutto, si può avere l'anticamera sempre occupata da qualcuno che viene a chiedere ciò che spetterebbe di diritto. questo è l'esercizio della democrazia locale, ovvero: do ut des!
per ogni cosa bisogna chiedere all'esperto, interpellare uno specialista, istruire una costosa pratica e sperare che non te la boccino, e allora fare un po' di anticamera per farsi rassicurare su cose che dovrebbero essere certe, chiare, diritti e non possibilità!