giovedì 27 novembre 2008

Arresti domiciliari a quattro 'razzisti'

Varese, aggressione razzista:
quattro arresti
In quattro hanno aggredito, preso a pugni, insultato e minacciato con frasi razziste un cittadino del Bangladesh, immigrato regolarmente in Italia, sputandogli addosso in un locale (di Stefania Radman) - VARESE - Era entrato nel locale a vendere fiori, come faceva tutte le sere nel paesino di Ghirla, rocca leghista a pochi chilometri dal confine, molto frequentato da varesini e svizzeriper il suggestivo laghetto. Ma quell´ambulante bengalese ha incrociato quattro bruti che l´hanno prima aggredito verbalmente e poi malmenato al grido «tornatene a casa tua». È accaduto un mese fa, ma che quattro giovani, tutti disoccupati tra i 20 e i 25 anni residenti nel circondario, fossero stati arrestati venerdì scorso lo si è saputo solo a conclusione delle indagini dei carabinieri di Marchirolo e del Nucleo operativo di Luino, coordinati dalla procura guidata da Maurizio Grigo.
Ora i quattro giovani si trovano ai domiciliari con l´accusa di violenza, lesioni e minacce in concorso, aggravate dai futili motivi e dai motivi razziali. Perché l´aggressione era decisamente di stampo razzista, come le accuse a loro mosse hanno poi confermato. Anche se le indagini hanno evidenziato che non si trattava di una banda organizzata, e non c´è stata indifferenza da parte di avventori e passanti: sono stati proprio i presenti a chiedere ai carabinieri di intervenire. Secondo la ricostruzione dei militari il gruppo ha preso di mira il venditore di fiori, originario del Bangladesh e con permesso regolare, perché reo ai loro occhi di essersi presentato nel locale per vendere la sua mercanzia: hanno così cominciato a indirizzargli insulti razzisti che il giovane ha cercato di ignorare.
Impossibile: i quattro hanno cominciato a prenderlo a pugni, a sputargli addosso, ad offenderlo e minacciarlo con frasi «dal contenuto manifestamente razziale». Le indagini hanno poi evidenziato che nessuno dei quattro risulta legato a movimenti o partiti di estrema destra. Uno solo fra loro era già noto per un altro episodio razziale avvenuto alcuni anni fa, ma non pesava su di lui alcun provvedimento. Sono semplici sbandati, prodotto di una provincia che ha visto altri episodi di intolleranza razziale, dagli insulti alla squadra del Maccabi alla recente "sbiancatura" delle sagome di bambini neri al Brinzio, passando per le "attività" della curva del Varese calcio, le feste di compleanno di Hitler o la rinascita del partito nazionalsocialista. 
(26 novembre 2008)

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