Questa notte il nostro grande amico e mentore Gianluigi Margutti ci ha lasciato. Dopo una lunga e ammirevole lotta si è addormentato per sempre nell'abbraccio della sua famiglia. Vorremmo ricordarlo con una foto, insieme ai lettori e frequentatori del blog, che avevano imparato a conoscerlo ed apprezzarne l'analisi politica, le battute e la persona. Non vogliamo aggiungere altro, se vorrete ricordarlo scrivete un commento.
mercoledì 30 marzo 2011
Ciao Gianluigi!
Questa notte il nostro grande amico e mentore Gianluigi Margutti ci ha lasciato. Dopo una lunga e ammirevole lotta si è addormentato per sempre nell'abbraccio della sua famiglia. Vorremmo ricordarlo con una foto, insieme ai lettori e frequentatori del blog, che avevano imparato a conoscerlo ed apprezzarne l'analisi politica, le battute e la persona. Non vogliamo aggiungere altro, se vorrete ricordarlo scrivete un commento.
venerdì 18 marzo 2011
Tradate: un PdL ai minimi storici anche in credibilità
“Abbiamo invitato tutti alle celebrazioni dei 150 anni”
giovedì 17 marzo 2011
Grande il nostro Presidente della Repubblica!
BRAVO NAPOLITANO,
PRESIDENTE DI ALTO PROFILO!
150° anniversario dell'Unità d'Italia
L'itinerario del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nei 'Luoghi della memoria' per il centocinquantenario dell'Unità d'Italia è partito da Genova il 5 maggio scorso: proprio dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 prese avvio, con la spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso del movimento per l'Unità, che sarebbe culminata il 17 marzo 1861 nella proclamazione dello Stato unitario.
"L'Unità d'Italia fu perseguita e conseguita - ha detto il Capo dello Stato nell'intervento a Genova, ripreso, insieme ad altri, nella pubblicazione 'Per l'Unità d'Italia. Verso il 150° anniversario della fondazione dello Stato nazionale' - attraverso la confluenza di diverse visioni, strategie e tattiche, la combinazione di trame diplomatiche, iniziative politiche e azioni militari, l'intreccio di componenti moderate e componenti democratico rivoluzionarie. Fu davvero una combinazione prodigiosa, che risultò vincente perché più forte delle tensioni anche aspre che l'attraversarono".
Per il Presidente Napolitano tutte le iniziative in programma per il 150° - come quelle già svoltesi a Rionero in Vulture, a Marsala e a Santena, oltre che a Genova - "fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione. Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale. Così, anche nel celebrare il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c'è da rinnovare nella società e nello Stato".
mercoledì 16 marzo 2011
Viva il tricolore con Legambiente a Tradate
Biciclettata tricolore per le vie dedicate agli eroi del risorgimento
La lobby di Dio: leggete don Giorgio...
Da tempo lo sto dicendo, senza paura di affrontare in tribunale il giudizio di Comunione e Liberazione: già hanno tentato di farlo, ma mi ha difeso il mio Cardinale che, se potesse parlare, direbbe su questo mostro tante cose che confermerebbero ciò che sto dicendo.
Tradate: nulla per i 150 anni dell'Unità d'Italia!
“Nessuna iniziativa per i 150 anni, esponente il tricolore”
martedì 8 marzo 2011
Non ci fermeremo, e chiediamo il vostro aiuto!
Quindi con questo comunicato ci state dicendo che non si può fare niente? che gli oligarchi decidono e legiferano, fanno tutto loro, e la democrazia può andare ad ammazzarsi? complimenti...
21 febbraio 2011 08:53
Pasquino ha detto...
Se avete ragione perchè non continuare???
27 febbraio 2011 19:35
eliabogani ha detto...
Tralasciando i possibili commenti sull'opportunità politica dell'operazione mi chiedo e vi chiedo: possibile che di fronte a una manovra palesemente effettuta per raggirare il patto di stabilità non si possa fare nulla? Il patto di stabilità stesso, pur essendo frutto del mago della finanza creativa, porrà dei limiti nelle operazioni di compravendita, oppure tutto è lecito e consentito?
08 marzo 2011 13:40
Altra Tradate ha detto...
Che bel blog: invitiamo a seguirlo!
Le risposte? Fanno come vogliono e quello che vogliono nonostante ogni nostra denuncia.
Solo dai cittadini potrà essere riscattata la politica. Noi continueremo, COMUNQUE!
08 marzo 2011 15:30
sabato 5 marzo 2011
Federalismo fiscale, ovvero PALLE PADANE
PAGHEREMO DI PIU'
“Federalismo municipale, più tasse per i tradatesi”
La posizione del circolo Sinistra ecologia e libertà in merito alla legge in approvazione in Parlamento
In una Italia disattenta è fondamentale lanciare via etere spot elettorali e raramente ci si concentra sui contenuti. Il Federalismo Municipale consente alle amministrazioni Comunali di incrementare o istituire l’addizionale Irpef. Per un Comune come Tradate è possibile compensare da subito i tagli che la Lega di Roma ci ha imposto (circa 380.000 euro) agendo sulla tassazione locale. Con il federalismo in salsa leghista i cittadini tradatesi rischiano di pagare l’attuale tassa moltiplicata per 5. Chi oggi paga 40 euro di addizionale irpef domani rischia di pagarne 200. Il Sindaco Candiani tace e quindi ignoriamo le reali intenzioni dell’amministrazione comunale a riguardo.
L’IMU (imposta municipale unica) è un altro provvedimento che rientra nell’ambito del federalismo municipale con tante ombre e poche luci. Vediamo di cosa si tratta:a partire dal 2014 tutti gli immobili su cui oggi grava l’ICI verranno tassati al 7,6 per mille. Di fatto questa è una minipatrimoniale visto che l’aliquota media sul territorio nazionale è del 6,4 per mille. Senza andare troppo lontano l’aliquota di Malnate è del 6,8 per mille quella di Varese è 6,4 mentre quella di Tradate è pari a 7 per mille. Ora mentre le aziende e gli artigiani subiscono una nuova tassa sul lavoro, i proprietari di seconde e terze case godranno complessivamente di uno sconto per via della cancellazione dell’irpef derivante dal valore catastale degli immobili. Il segmento benestante della popolazione proprietaria di più case godrà di uno sconto non richiesto mentre si metteranno le mani nelle tasche degli artigiani ed imprenditori che da anni chiedono una riduzione del costo del lavoro.
4/03/2011
SEL Circolo di Tradate (da VareseNews)
domenica 27 febbraio 2011
Candiani in castigo... una figuraccia! ;-)
“Più trote nei fiumi, meno al governo”
Contestato il figlio del Senatur Un gruppo di ragazzi espone uno
striscione contro Renzo Bossi che replica con una battuta. Il botta e
risposta durante un convegno leghista a Tradate che ha evidenziato la
frattura tra 'maroniani' e 'reguzzoniani' all'interno del Carroccio
“Più trote nei fiumi, meno trote al governo”. Questo il contenuto di
uno striscione esposto ieri sera, proprio durante l’intervento del
figlio del Senatur, Renzo Bossi, in occasione di un convegno leghista
sul federalismo a Tradate, nel cuore della provincia di Varese. Autori
della contestazione un gruppetto di giovanissimi del posto. Ragazzi
tra i sedici e i diciotto anni che hanno agito senza sbandierare
simboli di partito. E hanno strappato l’applauso di una consistente
parte del pubblico presente in sala. Al tavolo dei relatori, dove
erano presenti esponenti di spicco della Lega, come il capogruppo alla
Camera Marco Reguzzoni, è arrivata pronta la risposta del “Trota”,
altrettanto applaudita: “Non sono al governo, sono in regione. Poi
sono orgoglioso di essere una trota, perché sono pesci che nuotano
nell’acqua pulita”.
Mentre dal palco continuava la carrellata di interventi pro
federalismo, la manifestazione di dissenso è stata sedata da un gruppo
di solerti militanti leghisti che, dopo alcuni secondi di smarrimento,
si sono avventati sullo striscione, strappandolo di mano ai
contestatori. I ragazzi sono stati accompagnati all’esterno del
teatro, non senza qualche momento di frizione lungo i corridoi, dove
sono volati paroloni e qualche insulto, ma nulla più.
Nell’improvvisata security in salsa padana hanno prestato la loro
opera diversi simpatizzanti. Tra i volontari anche un infervoratissimo
Giangiacomo Longoni, consigliere regionale del Carroccio in Lombardia
e “tutor”del Trota.
“Abbiamo solo espresso la nostra idea. Veramente avremmo voluto
esporre anche un secondo striscione – hanno spiegato poi i ragazzi –
per protestare contro il razzismo di stampo leghista, contro le
espulsioni e il trattamento riservato agli extracomunitari. Vogliamo
che venga riaffermato il principio dell’uguaglianza di tutti gli
individui, senza distinzioni di religione, sesso e razza”. Sulle
ragioni della contestazione a Renzo Bossi sono stati altrettanto
chiari: “Questa sera era lui il simbolo più forte del pensiero
leghista non tanto per la carica ricoperta, quanto perché incarna il
ruolo del successore designato. Noi viviamo fianco a fianco con nostri
coetanei che si dichiarano leghisti e sentiamo quello che pensano,
quello che dicono. Noi vogliamo far sapere che i giovani del nord non
sono tutti così”.
I giorni che hanno preceduto il convegno sono stati animati dagli echi
di una pesante frattura interna alla Lega, che ha scomodato
addirittura il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. La questione
starebbe tutta in un gioco di potere in atto da qualche tempo nel
partito, una lotta di successione che si sta giocando tra i colonnelli
leghisti e che vede opposte la fazione vicina al ministro e quella del
“cerchio magico”, capitanata dall’onorevole Reguzzoni. Il convegno sul
federalismo di Tradate è stato l’occasione per mettere in piazza
questa frattura: un autentico sgambetto ordito ai danni dei padroni di
casa, una delegittimazione pubblica. Tradate è infatti la città del
presidente della provincia di Varese Dario Galli, e ha come sindaco
Stefano Candiani, segretario provinciale del partito. Non solo i due
non sono stati invitati, ma non sono stati nemmeno avvisati
dell’evento. Un “affronto” tramato dalla segreteria di circoscrizione
(vicina a Reguzzoni) contro l’asse maroniano del partito, che vede in
Candiani e Galli due esponenti di rilievo.
Il segretario provinciale non ha gradito e pare abbia incassato il
sostegno anche diretto del super ministro, che i bene informati dicono
essere intenzionato a ricambiare il favore organizzando a sua volta un
incontro pubblico sul federalismo nella vicina Busto Arsizio, la città
di Reguzzoni. Si tratta dell’ennesimo capitolo di una querelle che
dura da tempo: già la scorsa estate la segreteria di Candiani era
stata messa in discussione da Reguzzoni e anche in quell’occasione un
intervento di Maroni aveva rimesso le cose al loro posto. Ieri sera al
convegno Galli e Candiani si sono presentati lo stesso: sono saliti
sul palco e tra sorrisi e strette di mano hanno dato prova della
proverbiale compattezza della Lega Nord, sciorinando il loro sermone
sull’importanza e sulla bontà del federalismo municipale.
di Alessandro Madron
martedì 22 febbraio 2011
sabato 19 febbraio 2011
Ci hanno venduto pure i gioielli di famiglia!
COME VOLEVASI DIMOSTRARE!
Grandi giri di parole e acrobazie linguistiche e mentali non sono bastati a capovolgere una realtà che era chiara sin dall’inizio e che è stata confermata dalla lettura del rogito notarile del 27 dicembre scorso: la biblioteca Frera è stata venduta alla Seprio. L’Amministrazione comunale è stata quindi sbugiardata dallo stesso atto che è andata firmare: non può infatti definirsi in altro modo se non come compravendita la cessione di un bene da un soggetto ad un altro a fronte del pagamento di un prezzo.
Per questo motivo, e per il fatto che essendo già stato effettuato (a tempo di record) il passaggio di proprietà non è più possibile chiedere la sospensiva della delibera da noi impugnata, non riassumeremo il giudizio avanti al Tar di Milano. Non riteniamo inoltre che sia il caso fornire pretesti all’Amministrazione per buttare altri soldi in spese legali: il ricorso al Capo dello Stato da noi promosso non costava nulla mentre la semplice mossa di portare inutilmente la questione al Tar è già costata a tutti i tradatesi 3.000 euro.
Restano comunque tutti i dubbi su una operazione nebulosa, escogitata solo per aggirare il patto di stabilità, e dai vantaggi finanziari per le casse comunali e della Seprio ancora tutti da dimostrare.
Luca Carignola, Luigi Luce, Piergiorgio Campanini, Pino Scrivo,
Gianluigi Margutti, Massimo Tagliabue e Carlo Uslenghi
martedì 15 febbraio 2011
Un ricorso bocciato, ma la questione politica rimane
Assessore “licenziato”, il Tar dà ragione al comune
Il Tribunale amministrativo regionale dà ragione al comune: è possibile “licenziare” un assessore nel momento in cui viene meno il rapporto di fiducia. È la sentenza emessa dal Tar sulla vicenda che ha visto contrapposti il comune di Tradate e l’ex assessore Franco Accordino. Quest’ultimo (ex Alleanza Nazionale, oggi Futuro e Libertà) si era opposto fermamente alla cessione della biblioteca Frera alla Seprio Servizi, insieme al “suo” consigliere comunale Fabio Bascialla.
Ad Accordino, dopo le dichiarazioni contro l’operazione, il sindaco Stefano Candiani aveva immediatamente ritirato le deleghe. L’assessore, rimasto così senza incarico pubblico, aveva fatto ricorso al Tar, spiegando che la decisione non era stata motivata e che non era stato preventivamente avvisato del provvedimento.
La sentenza
Nelle ultime ore è giunta in comune la sentenza del tribunale: «Dalla lettura degli atti impugnati è agevole rilevare che il provvedimento è motivato - si legge nel documento -, sebbene in forma sintetica, con il venir meno del rapporto fiduciario dovuto, nella sostanza, al passaggio del ricorrente (Accordino, ndr) da Alleanza Nazionale a Futuro e Libertà». Nella sentenza il tribunale fa anche riferimento alla comunicazione data dal sindaco Candiani al consiglio comunale «esponendo all’assemblea le ragioni del venir meno del rapporto fiduciario». E ancora: «Non è richiesta la documentazione di avvio del procedimento - prosegue la sentenza -, prevalgono valutazioni tese a salvaguardare il proficuo rapporto tra la Giunta e il consiglio comunale rispetto alle ragioni politico-personali dell’assessore».
I giudici rifiutano anche l’ipotesi avanzata da Accordino rispetto ai possibili danni di immagine:
«L’affievolirsi del rapporto fiduciario prescinde da valutazione in ordine di capacità e ai meriti della persona, che non assumono rilevanza in fattispecie di tale natura, nè generalmente, come nel caso di specie, sono poste in discussione».
I commenti
Il Tar respinge quindi qualsiasi ricorso: il sindaco Stefano Candiani ha agito correttamente, ma le spese “di lite” saranno divise tra le parti. Duro il commento del primo cittadino: «Il metodo usato da Accordino scimmiotta quello nazionale, per paralizzare l'amministrazione a livello politico. Ne prendano atto i cittadini: la comunità tradatese pagherà adesso questi 10mila euro di spese per difendersi. Grazie ad Accordino e a una causa inutile. Soldi che magari potevano essere dati alla Proloco, visti i buchi lasciati aperti».
«Accordino ha cercato la prima pagina a tutti i costi - commenta il vicesindaco Vito Pipolo (Pdl) -. Chi ricorre al Tar, lo fa per ottenere quei risultati che politicamente non riesce a ottenere». «Una sconfitta politica di futuro e libertà - aggiunge Mario Clerici (Lega Nord) -. Fanno roboanti richiami all'etica ma si e persa di vista la dignità politica».
La risposta di Accordino
«Le sentenze non si commentano, ma si eseguono - risponde l’ex assessore -. Avevo fatto ricorso per servire la città, perchè volevo continuare a fare bene il mio lavoro. Il mio interesse era fare in modo che la città non dismettease i suoi gioielli, come la biblioteca o Villa Truffini. Anche se il Tar ha dato ragione al comune sul mio ricorso, non cambio certo idea sul fatto che quelle operazioni non erano da fare».
Sull’accusa di aver fatto spendere soldi alla comunità, Accordino risponde: «Io non ho fatto spendere nulla al comune, hanno deciso loro di resistere. Mi spiace che l’amministrazione comunale abbia speso soldi dei cittadini, ma si deve considerare la stessa amministrazione ha speso molto anche per altre cause che si poteva risparmiare, ancora più di questa. Non mi sento per nulla in colpa».
15/02/2011
Manuel Sgarella manuel.sgarella@varesenews.it
sabato 12 febbraio 2011
Bascialla (FLI) non mollla... Candiani deve andarsene a casa!
“Il comune necessita di un nuovo timoniere”
Il consigliere comunale di Futuro e Libertà, Fabio Bascialla, risponde al sindaco Candiani che aveva criticato le numerose mozioni presentate
Ricordo al Sindaco Candiani che da quando sono stato espulso dalla maggioranza per non aver condiviso la Sua scelta di vendere biblioteca Frera e Villa Truffini ho proseguito nel mio impegno di amministratore, cercando di essere attento a che venissero portati avanti gli atti amministrativi condivisi e partecipati sino ad allora.
Ne sono un esempio le mozioni, a lui non gradite, riguardanti la riqualificazione della Piazza di Abbiate, ora abbandonata, o la distribuzione dei sacchi per la raccolta differenziata presso il palazzo municipale.
Situazione, quest’ultima, ripristinata dall’Amministrazione solo dopo la presentazione, da parte di chi scrive, di una mozione.
L’attività amministrativa, da mesi, riguarda solamente il recepimento di Leggi cui i comuni sono obbligati ad adeguarsi e l’approvazione di varianti al piano regolatore, su precise istanze di privati, e di ciò ne sono prova gli ordini del giorno dei recenti consigli comunali.
L’impressione è che la barca stia procedendo senza una rotta precisa e necessiti di un nuovo timoniere che sappia motivare l’equipaggio e che abbia voglia di remare.
E che non releghi nella stiva di assessorati dimenticati chi gli ha dedicato anni di impegno o, ancor peggio, li abbandoni in balia delle onde.
12/02/2011
Fabio Bascialla, consigliere comunale Futuro e Libertà
(da Varesenews)Preparatevi a leggere delle «nuove» su il migliore...
giovedì 10 febbraio 2011
Unione Italiana, la sorpresa di Milano!
venerdì 4 febbraio 2011
Tra un po' andrà a Castiglione Olona...un trasloco?
SI DICE CHE ABBIA MESSO GLI OCCHI
“È ancora crisi nella maggioranza”
Affondo della lista civica Progetto Castiglione che chiede al sindaco anche chiarimenti sul Piano di governo del territorio: “Siamo già troppo in ritardo”
«Siamo certi che la situazione di crisi sia tutt’altro che risolta e che le varie anime della Maggioranza siano ancora sul piede di guerra, sempre che non lo siano anche più di prima. Dopo la lettura in Consiglio Comunale del documento del PDL, letto dal Capogruppo Andrea Amicarelli, in cui si criticava duramente le scelte politiche del Sindaco circa la nomina dell’Assessore Frigeri al posto dello stesso Amicarelli, la mancata sostituzione dell’Assessore al Bilancio e l’avvicinamento, fin troppo evidente, alla Lega di Candiani, attendiamo di ascoltare nel prossimo Consiglio Comunale la risposta del Sindaco stesso. Crediamo infatti che nessuno, per coerenza e correttezza, possa nascondersi o sottrarsi ad un intervento così duro e netto fatto in una sede istituzionale come il Consiglio». Parole del gruppo Progetto Castiglione che chiede al primo cittadino Emanuele Poretti, di riconoscere lo stato di crisi per sarebbe in atto nella maggioranza: «Per l’ennesima volta quindi, secondo noi, Poretti in queste dichiarazioni ha voluto mentire ai Castiglionesi negando i fatti e l’evidenza mostrandosi ottimista e positivo verso una situazione che in realtà preoccupa e che crea non pochi imbarazzi e problemi nel lavoro dell’Amministrazione».
L’affondo della lista civica è anche su nuovo piano di governo del territorio che sarebbe allo studio in comune: «Il fatto che sia il Sindaco a parlare di PGT ci fa fortemente sospettare che l’Assessore al Territorio e Vicesindaco Ezio Limido, che da molto tempo lavora per far passare la propria linea in tema di PGT, sia stato messo sotto tutela, trattandosi di un tema tanto delicato quanto strategico. Inoltre, partendo dal fatto che la procedura è ormai aperta da mesi e che ad oggi nessuno dei passaggi previsti dalla Legge è stato portato a termine, ci riteniamo preoccupati dal presentimento che si voglia progettare soddisfacendo più le richieste dei privati che pensano al bisogno pubblico. Si capisce che da questa impostazione non si progetta una città ma si sopravvive, anche politicamente. Il processo di adozione di un PGT è lungo ed articolato e deve passare attraverso alcuni appuntamenti a cui non si può prescindere. Quindi vorremmo conoscere al più presto qual è l’indirizzo strategico propedeutico al documento di piano, quali sono gli strumenti di partecipazione della cittadinanza alla formazione del piano e il calendario degli incontri con i portatori d'interesse della città (imprenditori, progettisti, associazioni di categoria, ambientalisti e minoranza consiliare). Tutto previsto dalla Legge e di fondamentale importanza per progettare davvero la Castiglione del futuro».
3/02/2011
martedì 1 febbraio 2011
Guardate che «affari»!!!!
CANDIANI E' UN DEBITO CONTINUO.
martedì 25 gennaio 2011
i militAnti e i militOnti...
UN INTERVENTO
domenica 23 gennaio 2011
L'amico(a) del giaguaro continua a intervenire. Grazie!
NON SONO RISPOSTE
Mi chiedo Voi al posto della amministrazione attuale cosa avreste fatto.
Invece di continuare a sparare a zero sui soldatini, perchè non proponete fatti concreti; Voi che siete dalla parte del popolo (teoricamente), perchè invece d sottolineare sperchi e mancanze altrui non sottoponete al popolo stesso alternative VALIDE a questo "strapotere" biancoverde?
Voi che sparate sempre su questa maggioranza che ci (mal?) governa... non sapete nemmeno che quest'anno la pista del ghiaccio è stata gestita esternamente perchè dato che il comune non aveva fondi l'ha gestita il signor Busnelli... (con oneri annessi)...
...Voi che parlate di mal informazione, siete i primi a dare una informazione leggermente (mi vien da sorridere) tendenziosa e atta solo a gettare fango...
...fate l'analisi di quanti comuni si trovano nella situazione (economica) di Tradate; forse non è proprio un dilapidare i fondi da parte di sindaco e amministratori quel che sta succedendo...
...e probabilmente la gente di buon senso questo lo capisce...
..mentre i pecoroni si riempiono la bocca di parole e parolone... senza neanche sapere di cosa parlano...
mercoledì 19 gennaio 2011
Signor Presidente, giù le mani. Faccia il Premier!
INCREDIBILE