IL CAVALIERE AZZURRO
IL CAVALIERE AZZURRO
SILVIO BERLUSCONI,
UNA BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA
DI GIANLUIGI MARGUTTI E EMANUELE PIGNI
Scopo del lavoro dei due autori, è fornire riferimenti sull’uomo di Arcore e sui percorsi da lui intrapresi, ponendo fatti e azioni in connessione fra loro, senza pregiudizi. Non c’è odio nelle pagine, non c’è neppure amore; casomai, e questo potrebbe apparire un limite, c’è stato un feeling deluso, ma per motivi ideali e non per posti non occupati o ruoli non ricoperti.
«Lui il diavolo, lui il ricco. Troppo ricco da creare invidie e gelosie. Lui, il Paperon de’ Paperoni. Lui, l’amico di Bettino Craxi. Lui, colluso con la mafia. Lui, padre padrone di tutti e di tutto. Lui, che non è amato dalla Magistratura. Lui, cui hanno effettuato circa 500 perquisizioni per i più svariati motivi o sempre per gli stessi motivi...».
Tuttavia è l’ora della cultura della ragione, non dei romanzi politici e della storia romanzata. Dove Berlusconi non è riuscito? Quando si è fatto (e si fa) intrappolare nelle proprie vicende personali (in primis la questione dei processi, dei rapporti con la Magistratura e con alcuni organi dello Stato: se non gli sono consenzienti, li ritiene a lui contrari). Differente la situazione di Craxi che alcuni ritengono precursore e ispiratore del Cavaliere. La percezione su Berlusconi è chiara: deludente, nonostante tanto clamore: «Odo solamente il ruotare del mulino, ma non vedo la farina». Può cambiare ancora, ma dovrà cacciare la corte dei miracoli.
L’analisi delle fortune di Berlusconi in contrapposizione ad altre narrazioni e interpretazioni
Il primo Silvio Berlusconi visto nelle vicinanze, ma pur sempre un Berlusconi non autorizzato.
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