Un documento del gruppo MARES
Ciao, vi consiglio di pubblicare questo articolo (tratto da Varesenews) dove il gruppo Mares prende posizione sulla nuova legge contro la prostituzione. Potrebbe aiutare i lettori a farsi un'idea delle associazioni che operano sul territorio, di come facciano bene il loro lavoro...(Andrea).
Ecco fatto:
Tradate - Il gruppo Mares che opera da anni per aiutare le vittime della prostituzione ha firmato una lettera contro il disegno di legge proposto dal ministro Carfagna.
“Vietare la prostituzione in strada è inefficace e rischioso”
“Vietare la prostituzione di strada è dunque una operazione non solo inefficace, ma controproducente, e molto rischiosa”. Il gruppo Mares, che da anni si occupa di assistenza alle vittime delle prostituzione, prende posizione contro il disegno di legge firmato dal ministro Mara Carfagna. Ed è proprio al ministro che i volontari, che hanno chiamato il proprio gruppo con il nome della prostituta uccisa a Lonate Ceppino nel 2001, hanno inviato una lettera, firmata anche da diverse associazioni simili di volontari che operano nel settore.
Nella lettera il gruppo Mares esprime “fermo dissenso in merito all’art. 1.a del disegno di legge, che prevede il divieto di prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Esprimiamo inoltre preoccupazione per la proposta contenuta nel disegno di legge in merito al rimpatrio dei minori. Non vediamo la necessità ed anzi vediamo un pericolo nel prevedere procedure accelerate o semplificate o specifiche per il rimpatrio di minori stranieri coinvolti e/o sfruttati nella prostituzione. Riteniamo che un minore migrante debba essere rimpatriato nel proprio paese d’origine soltanto se tale misura corrisponde alla realizzazione del superiore interesse del minore medesimo, circostanza che in tali casi raramente sussiste. Ci sembra peraltro non opportuno che il tema del rimpatrio venga affrontato nel quadro di un disegno di legge sulla prostituzione”.
Nella lettera, lunga tre pagine, vengono raccontati anche i risultati del lavorare a stretto contatto con il territorio. “I servizi messi in campo dalle sigle firmatarie sono variegati: interventi di promozione della salute, unità di strada, sportelli di ascolto, interventi di mediazione sociale e dei conflitti, accoglienza, consulenza e assistenza legale, corsi di formazione professionale, inserimenti lavorativi, ecc. Inoltre ricerche, pubblicazioni, sensibilizzazione, lavoro di rete ecc. Tra marzo 2000 e maggio 2007 il complesso degli enti impegnati nel settore sono entrati in contatto con 54.559 persone coinvolte nella prostituzione offrendo ascolto, accompagnamento ai servizi socio-sanitari, consulenza, aiuto e nello stesso periodo hanno realizzato 13.517 programmi art. 18 per le vittime di grave sfruttamento e tratta, 938 dei quali in favore di minori. Grazie a questo tipo di azioni, l’Italia è il Paese con il più alto numero di arresti e processi per reati di tratta e correlati. Un dato che potrebbe essere ulteriormente incrementato”.
“Questo operare comune – concludono dal gruppo Mares -, assieme all’aiuto e al sostegno dei Ministeri competenti, ha contribuito a fare dell’Italia il modello di riferimento nello scenario internazionale per gli interventi di tutela delle persone vittime di grave sfruttamento e tratta. Presupposto di tali interventi deve essere la consapevolezza che per incidere sulla percezione di insicurezza di parte della cittadinanza e di alcuni territori, occorre costruire la sicurezza sociale e dei diritti, costruire contesti sociali ed economici in cui tutte le persone che ne fanno parte vedano garantiti i propri diritti fondamentali, possano contare su opportunità di aiuto e di integrazione, siano protagoniste, partecipino, coltivino relazioni positive, abbiano una buona qualità della vita”. (M.S.
redazione@varesenews.it)
3 commenti:
questi problemi non interessano i tradatesi. infatti nessun commento. ma a 'donnine' ci vanno parecchi...
mi capita di passare spesso per strade dove queste ragazze sono sfruttate e dove operano i volontari del Gruppo Mares... Ma, forse, colpire i clienti non è malvagio...
Il disegno di legge presentato dal ministro Mara Carfagna è il trionfo dell' ipocrisia: è come mettere lo sporco sotto lo zerbino!
E'uno di quei provvedimenti tipici di questo governo: non serve a niente, non risolve il problema e getta fumo negli occhi dei governati che risultano perciò accecati!
Vogliono mandare in galera tutti: sfruttate e sfruttatori! Nel frattempo però si pensa a come svuotare le carceri perchè hanno messo fuori il cartello "tutto esaurito"...
Filippo dice che forse punire i clienti non sarebbe malvagio... Certo sono questi quelli che si dovrebbero colpire ma non credo che con questa legge le prostitute non avranno più lavoro!
E anche se il disegno di legge dovesse essere approvato dal Parlamento per quanto riguarda la provincia di Varese non ci sarebbero grossi problemi: assisteremmo ad un flusso di clienti verso la vicina Mendrisio....magari in auto blu e con la scorta!
'A puttana dàlle luòco, 'o mariuolo dàlle fuoco...
Morena di Napoli
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