mercoledì 16 luglio 2008

MA E' UN GIORNALE?

riceviamo e pubblichiamo
UNA PEPATA LETTERA APERTA

"L'informatore comunale (Città di Tradate), o house organ per dirla pomposamente, è arrivato, così mi dicono, nelle case dei tradatesi da qualche giorno. È arrivato un po' dopo Mourinho, ma precedendo Poulsen e Ronaldinho. La metafora calcistica sembrerà fuori luogo, ma così non è. Il calcio, si sa, si fonda su tattiche e schemi innovativi. Altrimenti si risulta prevedibili e non si vince. O si retrocede come è capitato al Tradate calcio griffato Fornace (un contributo di circa 150mila euro annui se non sbaglio). Ebbene, mi sono fatto prestare una copia dell'ultimo numero dell'informatore comunale e, cosa sorprendente, scopro che il vice sindaco ne è il Direttore responsabile. Domanda ai lettori e, in primis, ai consiglieri comunali, di maggioranza o di minoranza che siano, ma il vice sindaco, con un sindaco nel pieno dei poteri, è legale rappresentante del Comune e, in tale veste, si è almeno iscritto all'elenco speciale dell'Ordine dei giornalisti o svolge la professione giornalistica da abusivo? Forse che Vito Pipolo è passato da Forza Italia alle piazze dei "V-dai" di Beppe Grillo o a sostenere i referendum abrogativi dell'Ordine legati ai nomi di Pannella, Di Pietro e Grillo?
L'informatore è realizzato con dubbio stile, si dirà che i gusti sono opinabili, ma è soprattutto di difficile lettura. Capire le cifre del contributo ulivista è quantomento arduo. Quasi da oculisti, poi, la pagina sui risultati elettorali... Delle due l'una: o chi ha fatto questa pagina è un amico di un oculista o di un ottico oppure non sa che ci sono anche delle esigenze di vista. Magari per le persone anziane. O forse c'è una terza via: non sa fare un giornale. E allora torna la domanda: ma il Direttore è davvero Responsabile? Conosce i suoi doveri?
Non conosco la mole di lavoro delle persone, alcune giornaliste e altre no, qualificate, a mio giudizio improvvidamente e con rischi deontologici e legali, come "Redazione", ma a loro va il ringraziamento. Comunque hanno provato a dare veste a un giornale che, forse, fa acqua fin dalla copertina. Con un'immagine agreste a presentare un giornale (che definire tale è un parolone) che parla di monnezza (ma perchè non si è citato il brillante ed educativo volume di Paolo Chiariello "Monnezzopoli" di Tullio Pironti editore?) di cui, a termini di legge, viene spiegato tutto (fortuna che si è evitata la gaffe della non differenziata in ospedale...), ma fatichiamo a capire, se non avvicinandoci molto con gli occhi alla pagina, i risultati elettorali di Tradate. A saperlo me li sarei procurati a metà aprile... Oppure attendevo la comunicazione da dispaccio della vittoria sugli austriaci che celebra il neo presidente della Provincia, sen. Dario Galli come abbiatese D.O.C. (ma è forse un vino il neo presidente?), almeno sapevo qualche trend dei risultati...
Della città che soffre il troppo cemento e le teatralità sulla monnezza (a proposito, ora che la Regione Lombardia ha accettato i rifiuti campani che ne sarà dell'ordinanza del sindaco contro il transito dei camion con monnezza non lombarda per le vie cittadine?) non si parla (anzi ci propinano fiori in copertina) se non nell'intervista al sindaco e nelle pagine dei partiti. Dell'adesione all'Ato nessuna traccia. Troppa paura di spiegare il perchè di una battaglia persa?
È poi decisamente carente anche la comunicazione, dopo mesi, delle attività degli assessorati. Un settore delicato come i Servizi sociali, dove l'assessore Cesare Crespi (con alcune competenze ancora nelle mani del sindaco come quella sulla casa) propone questionari di cui poi non si conoscono gli esiti (sono stati fatti i questionari? o sono solo annunciati?), hanno circa mezza pagina.
Non sappiamo nulla delle scoperte artistiche a fianco del Crocifisso, nulla viene detto del fatto che in quel cortile diversi cittadini lamentano il ritrovarsi di tossicodipendenti... Tradate sembra un'isola felice, ma il suo giornalino suscita più di un dubbio. Spero che i consiglieri comunali di minoranza, tra cui c'è anche un giornalista come Carlo Uslenghi (un altro è nelle fila di Forza Italia e si chiama Gianluigi Margutti) scrivano all'Ordine dei giornalisti lombardo (cito il sito Internet che è www.odg.mi.it - clicca qui) per sottoporre il caso di un giornalino che, forse, non è a norma. E in un periodo dove i mass media già sono in crisi, con un forte stato di disoccupazione e cassaintegrazione anche tra i nipotini di Montanelli, che a essere non a norma sia un informatore comunale appare, per il fatto che si tratta di un giornale pagato dai cittadini, quantomeno disdicevole". (Filippo Galli)

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate, ma state dicendo che Vito Pipolo è DIrettore di un giornale?

Ma in che lingua è redatto (il giornale) non l'Assesore!

Pungulus

Anonimo ha detto...

Del giornalino ho notato una cosa a dir poco partigiana: avete letto l'intervista di Candiani sulla Fornace? Sembra che si sia scritto le domande da solo e poi si sia dato una risposta. Peggio di Marzullo!!

Ha scaricato la colpa SOLO su alcuni abusi edilizi che lui (sant'uomo!) ha scoperto. Mirava chiaramente a coprire il tutto verso la parte di cittadinanza meno attiva o piu' disinformata...

Non una parola al fatto che non e' andato in Regione a chiedere il permesso.
Non una parola sul perche' di questa scorciatoia che ha fatto guadagnare solo costruttore (non certo i tradatesi).
Non una parola delle soluzioni che ha pensato per gestire il traffico quando la Fornace sara' a regime... regime... un po' come questo giornalino.

Carbunitt

Anonimo ha detto...

Giornale comunale:
Sono megliori e più leggibili i bollettini commerciali che la grande distribuzione organizzata
(Esselunga,Tigros,Standa)
distribuisce gratuitamente a casa nostra.
Perchè? Si affidano a professionisti seri non al 36°...arrivato.
Fabio

BIRBA ha detto...

Due piccoli commenti sul giornale, tra i risultati ho cercato anche quelli degli eletti e non eletti al Consiglio provilciale della circoscrizione di Tradate, mancavano, forse che il 36° in qualità di Direttore Responsabile vuol far dimenticare il "Flop".
In penultima di copertina c'è un imagine satellitare della città tratta da internet, utilizzando programmi di mappe e simili, è decisamente molto vecchia e rivela una città verde e priva dei mostri e delle cementificazioni spuntate negli ultimi anni.
Per pensar male, è voluto o è un "lapsus freudiano".
BIRBA

Anonimo ha detto...

E' oltraggioso per coloro che esercitano onestamente e faticosamente la professione, sapere che un soggetto privo di un qualsiasi titolo possa dirigere una testa, per modesta che essa sia. Ci sono delle regole che vanno rispettate. Ritengo che un ordine attento a tutelare la stampa e i giornalisti non possa che intervenire in modo immediato e censurare questo abuso. Qui la politica pensa di poter travalicare le regole di una categoria e di un ordine (i cui elenchi sono tenuti presso il ministero degli interni - tra l'altro). L'inventiva e l'interpretazione arroganti delle norme in futuro ci potrebbero riservare un assessore con delega alla sanità primario di un reparto dell'ospedale; perchè no?!

Anonimo ha detto...

Sembrerà incredibile per essere vero, ma il direttore di un Informatore Comunale viene iscritto nelle liste straordinarie dell'Ordine. Nel caso di Pipolo, si auspica che il Comune abbia provveduto a comunicarlo all'Ordine stesso... Per Margutti, che se non sbaglio era il precedente direttore (con risultati - lasciatemelo dire - molto più felici), forse non è stato necessario perché mi risulta che lui sia giornalista da tanti anni, e che si occupi da sempre di comunicazione.
Credo comunque che il Comune debba sempre segnalare il suo Direttore all'Ordine: ci sono delle norme che regolano questa materia.
Se la procedura è stata svolta correttamente, in quanto direttore del giornale Pipolo o chi per lui rimarrà in queste liste fino a che non avrà espletato la sua carica. Chiaramente il Direttore viene di solito scelto un appartenente alla maggioranza: può essere un assessore, un consigliere, non so se lo stesso sindaco (che di fatto è già direttore responsabile, cioè responsabile di TUTTI i contenuti del giornale), ma mi pare proprio di sì.

Forse, più di ragionare sulla legalità o meno della carica del Direttore editoriale, dovremmo chiederci se è giusto che la maggior parte della nostra classe politica (e non parlo solo di Tradate, ma anche più "in generale") spesso ricopra mansioni per le quali non ha nessuna competenza... E non parlo di titoloni come Ing. o Dott. ... Parlo di esperienza e di capacità di gestire certe delicate questioni. Nessuno chiede loro di essere giornalisti, ma che almeno abbiano letto la guida di Microsoft Word sulla grandezza dei caratteri... o no? ;-)

Altra Tradate ha detto...

@la_notte

Attenzione! Costui - secondo il pessimo metodo in uso presso il comune di Tradate - darà la colpa a qualcuno (un subordinato) che non avrebbe svolto bene la pratica. Pipolo per la seconda volta si definisce spudoratamente 'direttore responsabile' della testata comunale...avrebbe dovuto firmarsi, più correttamente, come 'delegato alla informazione' come del resto esiste nella delega che Candiani, il sindaco, gli ha conferita. Nessuno avrebbe potuto obiettare, se non che anche questa era una delega data alla persona sbagliata. Un delegato si è trasformato in Direttore Responsabile, almeno può alzare i gradi? Ma che alzi i tacchi... e se ne vada!

Anonimo ha detto...

a la_notte, si parla di direttore responsabile, non direttore editoriale... Fosse stato un direttore editoriale non ci sarebbe stato da eccepire. La legge è legge. A meno che dall'Italia sono stato trasferito in Padania senza saperlo...

Anonimo ha detto...

@ l'altra tradate
Se le cose stanno messe in questi termini -

Se ne vada, sì.

Anonimo ha detto...

VADE RETRO PIPOLUS...
tradotto in padano: va a da via el... Divento scurrile, tanto non cambia nulla.

Anonimo ha detto...

@ anonimo
sì, ho confuso le due cariche dirigenziali tra sindaco e Pipolo: me ne sono accorta anch'io... rischi delle età che avanza! :P

Anonimo ha detto...

@la notte
l'ultimo numero di città di tradate fa SCHIFO. lo hanno impaginato con word e nemmeno tanto bene, conosco ragazzi di 4 liceo che preparano delle ricerche molto molto più eleganti...
sulla questione dell'ordine non sono ferrato in materia, ma mi sembra di capire dove hanno dribblato o ignorato le norme: e noi siamo ancora capaci di sorprenderci? ;-)

Anonimo ha detto...

@ hope
Guarda che per vedere se hanno veramento fatto cilecca sulle norme, basterebbe poter accedere agli Albi Straordinari dell'Ordine: chissà se sono consultabili e di pubblico dominio... mumble mumble.

Anonimo ha detto...

l'albo è consultabile on line su www.odg.mi.it alla voce albo... si inserisce il cognome e si verifica

Anonimo ha detto...

Pipolo direttore di un giornale per il fatto di avere la delega alla comunicazione; Bonasso primario dell'ospedale per il solo fatto di avere la delega alla sanità. Accordino manager prima del sociale ora del commercio. Candiani Urbanista come Haussmann o Piero della Francesca....;-))) Mi sembra sempre più che chi non ha un titolo di studio utilizza la politica per dare sfogo alle proprie aspirazioni e mitigare le frustrazioni ovvie di un mondo, quello del lavoro, in cui se non hai come minimo una laurea e un master di specializzazione non vai da nessuna parte....a parte metterti in politica. Evviva i mestieranti della politica!!! Buon lavoro, che sia almeno buono, però!

Anonimo ha detto...

è vero... tragicamente vero: in città abbiamo politicanti.. tangentopoli ha travolto la classe politica degli anni Ottanta e ci ha regalato queste mezze figure... forse anche solo un quarto di figure che, spesso, litigano pure con l'italiano o, magari, sono pronti a prendere i fucili come detto da Bossi in campagna elettorale a Verbania (ma prende il fucile anche Candiani? e contro l non padano del suo vice sindaco magari?) o fare gestacci all'inno nazionale salvo poi onorare gli eroi che hanno fatto l'Italia, come Gian Luigi Zucchi, sl Monte Grappa proprio domenica 20 luglio

Anonimo ha detto...

Ma si hanno notizie sul fatto che sia un giornale comunale e che il direttore sia in regola?