lunedì 10 maggio 2010

La Corte dei Conti a Tradate. Atto secondo!

IL «CONTROLLO ANALOGO?»
Non è una chiacchierata tra consiglieri,
signor Sindaco!

«La Corte dei conti fu istituita agli albori dello Stato unitario (legge 14 agosto 1862, n. 800), perchè vigilasse sulle amministrazioni dello Stato, così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni. In questa funzione, la Corte dei conti assunse la veste di una "magistratura", essendo emersa - secondo la storica affermazione di Camillo Benso conte di Cavour - la assoluta necessità di concentrare il controllo preventivo e consuntivo in un magistrato inamovibile».
La Corte è arrivata a Tradate!
Due documenti: una mozione (proposta da Carlo Uslenghi, di Città Nuova) tesa a mettere ordine nella Seprio Servizi - che non relaziona con metodo nè regolarità al Consiglio Comunale - e una interrogazione (presentata da Gianluigi Margutti, del gruppo consiliare Unione Indipendente) per conoscere i veri motivi dell’intervento della Corte dei Conti nella vicenda.
La nostra opinione? Candiani (e la sua «accodata» truppa politica leghista e dei rimasugli del PdL) diranno che tutto è a posto e che sarà sufficiente incontrarsi ogni tanto in commissione bilancio – senza regole né metodo tracciato – per parlare (perdere tempo, quindi) della Seprio.
Come è caduta in basso la Amministrazione del Comune.
Pare però che ai cittadini, vada bene così, anche se il Comune non rimborsa l’IVA non dovuta sulla Tia, anche se continuano a costruire e a rovinare con continuo cemento la città, anche se si sprecano i soldi in questioni altamente inutili, come la pista del ghiaccio, la vigna per il futuro vino del «pissarell», in fuochi artificiali, per proporre e progettare improbabili pinacoteche padane, eccetera. A breve proporremo l’elenco degli sprechi. Ma basterebbe cliccare qui: ne troverete moltissimi (di Tradate e no) da noi denunciati!

Ecco la mozione di Carlo Uslenghi
Oggetto: mozione consiliare sull’integrazione dello statuto della Società Seprio
Patrimonio Servizi srl, relativa al regolamento per il “controllo analogo”.

Ai sensi dell’art. 29, comma 4, del Regolamento del Consiglio Comunale, presento la seguente mozione in ordine all’oggetto:

“Il Consiglio Comunale,

ritenuto necessario adempiere pienamente ai propri compiti istituzionali di indirizzo e di controllo, anche in merito al cosiddetto “controllo analogo”, da esercitare nei confronti della propria società partecipata, Seprio Patrimonio Servizi srl;

ribadito il principio della trasparenza, del buon andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa, da attuare nelle forme previste dalla normativa vigente, al fine di ottemperare al mandato elettivo nell’esclusivo interesse della civica comunità;

considerato improcrastinabile formalizzare, secondo un protocollo normativo, l’esercizio del cosiddetto “controllo analogo” nei confronti della società partecipata, Seprio Patrimonio Servizi srl;

richiamata la propria deliberazione in data 15 maggio 2006, n. 24, di approvazione dello statuto della società patrimoniale;

delibera

1) di modificare lo statuto della Società Seprio Patrimonio Servizi srl ,come
segue: aggiungere l’art. 11bis avente per titolo: “Regolamento per l’indirizzo
e il controllo da parte dei soci”;

2) di approvare il regolamento per l’indirizzo e il controllo da parte dei soci
secondo quanto previsto dall’allegato A) alla presente mozione.”

Il consigliere proponente
f.to Carlo Uslenghi



Ecco la interrogazione di Gianluigi Margutti

* Al signor Sindaco
* Al signor Segretario Generale e Direttore Generale del Comune

Oggetto: interrogazione a risposta scritta – (ai sensi del regolamento consiliare)

Nella vostra rispettiva veste di capo della Amministrazione comunale e di Responsabile dei servizi sopra indicati

interrogo per conoscere

* i motivi formali della vostra «convocazione-incontro-audizione» presso la Corte dei Conti, notizia da me appresa leggendo la stampa in data odierna.

* Nel contempo cortesemente chiedo di avere copia della lettera di «convocazione-incontro-audizione» per poter essere personalmente edotto sulla rilevanza della stessa, anche perchè da parte mia ho sollecitato nel passato la stessa Corte per alcune questioni amministrative che non trovavano risposte da parte della vostra Amministrazione, quale la situazione del personale presso la Seprio Servizi srl e la assenza del «controllo analogo».

* Chiedo di conoscere in quale specifica situazione la Corte dei Conti (e per quali periodi) abbia preso quale riferimento «esemplare» la Amministrazione Comunale di Tradate così come avrebbe dichiarato il Sindaco: «La Corte dei Conti da cinque anni considera il Comune di Tradate come esempio e capita che ogni tanto vengano a studiare i nostri documenti contabili».
In tale evenienza personalmente sarò perfettamente soddisfatto.

* Chiedo infine quali specifiche richieste o contestazioni siano state avanzate dalla Corte dei Conti in merito alla Società Seprio Patrimonio Servizi srl, anche perchè il sottoscritto richiede (da tempi oramai lontani) che sia regolamentato il controllo da parte del Consiglio Comunale sulla stessa società, mediante report almeno trimestrali (vedasi mia dichiarazione di voto nel consiglio comunale dello scorso anno, aprile 2009); solo recentemente e con un’urgenza quasi sospetta si sta attivando il procedimento per il cosiddetto «controllo analogo», prima aggirato e/o vanificato.
In attesa, ringrazio e porgo distinti saluti,
Gianluigi Margutti
consigliere comunale di Unione Italiana
Riportiamo anche l'allegato alla mozione di Carlo Uslenghi, perchè potrebbe essere utile come approfondimento a coloro che seguono più da vicino la amministrazione pubblica

Allegato A)

REGOLAMENTO PER L’INDIRIZZO E IL CONTROLLO DA PARTE DEI SOCI AI SENSI DELL’ART. 11BIS DELLO STATUTO.

Indice
art. 1 – Oggetto e definizioni
art. 2 – Composizione del comitato di controllo
art. 3 – Competenze
art. 4 – Documenti da inoltrare al comitato di controllo
art. 5 – Modifiche del regolamento


art. 1 – Oggetto e definizioni
1. Il presente regolamento, previsto dall’art. 11bis dello statuto della Società, disciplina l’esercizio del controllo analogo che l’attuale Socio unico, rappresentato dal Comune di Tradate, esercita sulla Società stessa, individuando e definendo le modalità, nel rispetto della normativa vigente di riferimento e all’evoluzione giurisprudenziale amministrativa e comunitaria.
2. La Società rappresenta un “bene strumentale esterno” dell’attuale Socio unico, che se ne avvale per il perseguimento dell’interesse pubblico secondo parametri di efficienza, efficacia, economicità, ai sensi di quanto previsto dalla legge 241/90, e nel rispetto del principio di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa così come sancito dell’art. 97 della costituzione.
3. Il controllo è effettuato nella forma dell’indirizzo (controllo preventivo), del monitoraggio (controllo contestuale), e della verifica (controllo finale), sia attraverso l’assemblea ordinaria, sia attraverso il Comitato di controllo che si configura nell’attuale Commissione consiliare Finanze e Bilancio.
4. Altre modalità di controllo e verifiche, con i corrispondenti obblighi per la Società, possono essere previste negli eventuali contratti di servizio che, in ogni caso, devono prevedere il potere per l’attuale Socio unico, il Comune di Tradate, di effettuare verifiche ed ispezioni periodiche presso la sede sociale e nei luoghi di svolgimento del servizio, ai fini di controllarne la regolarità, il raggiungimento e il mantenimento della sua qualità.

art. 2 – Composizione del Comitato di controllo
1. Il Comitato di controllo è rappresentato nella sua composizione e funzioni dalla Commissione consiliare Finanze e Bilancio del Comune di Tradate.
2. Il funzionamento del Comitato di controllo segue quanto prescritto dal Regolamento del Consiglio Comunale di Tradate in ordine alla composizione e funzionamento delle commissioni consiliari permanenti.
3. Il Responsabile del Servizio Finanze del Comune di Tradate o suo delegato, assume il ruolo di segretario del Comitato di controllo.

Art. 3 – Competenze
1. Al Comitato di controllo sono assegnati i compiti e le funzioni previste nel presente regolamento, fatte salve le funzioni istituzionali di controllo ed indirizzo previste dalla legge per i consiglieri comunali.
2. Il Comitato controlla lo stato di attuazione degli obiettivi, risultanti dai piani strategici, economici, finanziari ed industriali di breve e lungo periodo della società, così come approvati ed autorizzati dai competenti organi della società, anche sotto il profilo dell’efficacia, efficienza ed economicità della gestione; a tale scopo la Società deve inviare al Comitato, con cadenza quadrimestrale, una relazione predisposta dall’Amministratore Unico o dal Consiglio di Amministrazione, corredata dal parere dell’organo di revisione sull’andamento economico, patrimoniale, finanziario, nonché sull’andamento gestionale, di indebitamento, e sulle previsioni a breve e medio termine.
3. Il Comitato, esaminate le suddette relazioni, può approvare pareri di indirizzo sulle modalità di gestione economica, patrimoniale e finanziaria della società ,da inoltrare alla Giunta e al Consiglio Comunale.
4. Il Comitato acquisisce una relazione predisposta dall’Amministratore Unico o dal Consiglio di Amministrazione, da inviarsi nel primo semestre dall’approvazione del bilancio, che illustri le operazioni compiute ed i provvedimenti adottati in attuazione di quanto stabilito nella relazione previsionale, motivando, in particolare, gli eventuali scostamenti verificatesi rispetto alla spesa preventivata.
Anche in tale caso il Comitato può approvare pareri di indirizzo dal inoltrare alla Giunta e al Consiglio Comunale.
5. Il Comitato, in ogni caso, esprime tutti gli indirizzi ed i pareri che ritiene necessari per l’esercizio del potere di controllo sulla società e per il regolare andamento gestionale, economico e finanziario della società.
6. Per l’esercizio del controllo, il Comitato ha accesso a tutti gli atti della Società.
Art. 4 – Documenti da inoltrare al Comitato
1. Al fine di esercitare il corretto esercizio del controllo demandato al Comitato, deve essere inviata al Comitato medesimo, attraverso la segreteria del Comitato, copia della sotto elencata documentazione:
- Verbali di deliberazione dell’Assemblea dei soci, entro cinque giorni dalla
data di riunione dell’Assemblea stessa;
- Atti relativi all’istituto dell’autorizzazione preventiva di cui all’art. 2364 , comma 1, n. 5. del Codice Civile;
- Atti relativi ad ogni operazione immobiliare;
- Atti relativi all’assunzione di mutui, concessione di avvalli, fideiussioni, ipoteche e altre forme di garanzia,
- Atti di spesa più importanti, programmazione degli obiettivi;
- Atti relativi alla dotazione organica e sue variazioni;
- Atti di regolamentazione.
2. Il Comitato può chiedere l’audizione, al fine di eventuali approfondimenti della documentazione ricevuta, degli organi della società e del rappresentante dell’attuale Socio Unico in seno all’Assemblea dei soci.

Art. 5 – Modifiche del regolamento
1. Qualora la Società Seprio Patrimonio Servizi srl fosse partecipata da altri soci, oltre all’attuale socio unico, rappresentato dal Comune di Tradate, sarà modificato l’art. 2 del presente regolamento, relativo alla composizione del Comitato di controllo.
2. Ogni modifica del presente regolamento è approvata dall’organo istituzionale fonte primaria di deliberazione.

6 commenti:

Cittadino ha detto...

Una domanda al consigliere Margutti.
Ma è vero che l'unico responsabile, in caso di danno erariale, sia soltanto il sindaco?. E tutti gli altri? Per esempio il Segretario Comunale e il precedente Direttore Generale non hanno nessuna responsabilità? Grazie in anticipo per la sua cortese risposta.

GIANLUIGI MARGUTTI ha detto...

@ CITTADINO

Chi è coinvolto attivamente nel procedimento amministrativo, ne risponde!
Questo è quanto io conosco.
Ma di mestiere faccio altro!!! ;-)

Anonimo ha detto...

Il Presidente?

cortista ha detto...

E meno male che arriva qualcosa di buono...

Carlo Uslenghi ha detto...

Il responsabile è il sindaco.
Secondo pronunciamenti della Corte dei Conti, in ordine al controllo da parte del Comune nei confronti della propria società partecipata, è il sindaco il responsabile dell'andamento della gestione della società, tenuto a rispondere dell'eventuale violazione delle regole di gestione (efficienza, economicità, efficacia), cui deve informarsi l'azione di qualsiasi amministrazione pubblica o privata.

Chi rappresenta nell'assemblea dei soci l'Ente, dunque il sindaco del Comune di Tradate quale socio unico, ha un preciso dovere giuridico e non certo discrezionale, a suo piacimento, in relazione alla natura pubblica delle risorse investite nella società.

Ne consegue che il sindaco, in presenza di dati che segnalino difficoltà economiche e finanziarie, che sono di pregiudizio per il regolare funzionamento della società partecipata, deve vigilare e intraprendere tutte le iniziative per la corretta gestione societaria, con l'adozione di tutti i correttivi necessari.

Il controllo analogo, che l'Ente locale deve esercitare sulla sua società partecipata, configura quest'ultima come "longa manus", "ente strumentale", del Comune stesso, pertanto l'Ente locale è titolare dell'attività di direzione e di coordinamento della società partecipata, attraverso deliberazione di indirizzo dell'assemblea dei soci, deliberazioni della Giunta e del Consiglio Comunale.

Il capo dell'Amministrazione, il sindaco, è dunque responsabile dell'attività della società partecipata, mentre i Revisori dei conti comunali, ai sensi dell'art. 239, comma 1, lettera e) del Decreto Legislativo 267/2000, hanno l'obbligo giuridico di informare direttamente il Consiglio Comunale (e non la Giunta) in caso di gravi irregolarità di gestione del bilancio comunale in seguito ad eventuali prestiti, pagamenti, rimborsi dovuti dalla società partecipata e non onorati secondo gli obblighi assunti e autorizzati dal Consiglio Comunale.

Carlo Uslenghi, consigliere comunale lista civica

Non è mai troppo tardi..... ha detto...

Dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 26 maggio 2006, avente per oggetto:
"Trasferimento beni e servizi comunali alla società patrimioniale".

....considerato che le società in house (leggasi Seprio Patrimonio Servizi) devono essere non solo a totale partecipazione pubblica, ma controllate dall'ente (leggasi Comune di Tradate) titolare del capitale, in modo analogo a quello esercitato sui propri servizi.

Il controllo deve creare una situazione con possibilità di verifica della società (Seprio) da parte dell'ente locale (Comune di Tradate, che permetta al Comune di influenzare le decisioni che la società intende assumere........

Verifica ? Controllo ?
Sono passati quattro anni senza che sia mai stato formalizzato il controllo analogo, secondo una procedura codificata, e non secondo improvvisazioni, chiacchiere, azioni perditempo al fine di non far disturbare il manovratore.......

Non è mai troppo tardi per renderci conto che il controllo analogo, in forma codificata, è strumento di trasparenza, di buona amministrazione, a tutela degli interessi pubblici.

L'augurio è, a questo punto, che tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, approvino all'unanimità le norme per attuare concretamente il controllo analogo sulla Seprio Servizi: è questione di serietà della politica, a tutela della dignità istituzionale e dell'onore di chi, consigliere comunale, rappresenta la civica comuntà secondo principi di pulizia, di trasparenza, di onestà, prima ancora che di interessi di gruppo, di ambizioni personali, di potere.

Il bene comune è il fine di ogni azione politica; di manovratori da non disturbare non ne servono, perchè anche eventuali errori nella trasparenza e nella lealtà si risolvono, nella reticenza e nel nascondimento diventano un danno che pagherà prima o poi l'intera comunità, per cattivo uso delle risorse, mediocre ed incontrollata programmazione, "buchi" di bilancio, riduzione di servizi.

Tutto ciò non ce lo auguriamo, e il controllo puntuale, completo, codificato, è la miglior garanzia per una buona amministrazione.

Carlo Uslenghi, consigliere comunale lista civica