lunedì 18 gennaio 2010

Sul nucleare un dibattito fra giovani. Bravi!

USLENGHI RISPONDE A ZERINI

Una settimana fa, avevamo pubblicato un pezzo sulla questione nucleare. Allo stesso, con un proprio commento, ha ribattuto Matteo Zerini (lo riportiamo per utilità a fine articolo). Ecco la nuova replica di Isaia Uslenghi.

Per replicare prima di tutto devo precisarle che, nel caso di incidente nucleare e fuoriuscita di gas/liquidi radioattivi, sarà forse in futuro possibile rendere inerti queste materie pericolose fuoriuscite con i batteri divora-scorie ma non è neanche immaginabile almeno per adesso neutralizzare tutte le radiazioni lasciate nell’area circostante dall’esplosione e dai materiali fuoriusciti dal reattore. In previsione di un futuro nucleare con l’utilizzo di questi batteri, verrà utilizzata materia nucleare che, in caso di guasti o incidenti, uscirà nell’ambiente e libererà radiazioni. Poi la materia nucleare verrà distrutta dai batteri ma rimarranno le radiazioni che però non saranno le ultime a venir rilasciate poiché subito un altro incidente ne creerà delle altre e un altro delle altre.
Il problema delle scorie solide verrebbe risolto ma non quello ben più grave delle radiazioni.
In più saremo sicuri che i batteri non diventeranno radioattivi?
Se fosse così sarebbe un disastro poiché i batteri, fatti moltiplicare in modo spropositato, verrebbero liberati nell’ambiente, si moltiplicherebbero ancora e irradierebbero tutto di onde pericolose per l’ambiente e per la vita.
In più non si sa ancora niente sull’utilizzo di questi batteri che per adesso non possono essere utilizzati.
Quindi il problema delle scorie ad oggi persiste eccome.
La seconda cosa che volevo dirle è che gli incidenti di Windscale, Sellafield, Chernobil, Tokaimura ed altri non penso siano stati fatti accadere e che molto spesso l’inefficienza delle centrali si combina con la logica del profitto che lei ha sottolineato.
Poiché credo sia praticamente impossibile eliminare la logica del profitto incontrollato, poiché realmente le centrali nucleari non sono abbastanza sicure e controllate, i depositi di scorie propensi a creare surriscaldamento delle scorie con conseguente possibile esplosione e i fusti in cui vengono solitamente messe le stesse scorie non sono sicuri tanto da lasciar fuoriuscire molte volte i liquidi che contengono, ammesso che si tratta che i materiali in questione sono pericolosissimi e rilasciano radiazioni altamente distruttive nei confronti della vita e dell’ambiente giungo alla conclusione che non vedo perché dovremmo rischiare di minacciare pesantemente la sopravvivenza del nostro pianeta e dei suoi abitanti inclusa la razza umana.
In più durante il funzionamento ordinario, una centrale produce moltissime radiazioni e le miniere di estrazione dell’uranio, che si trovano soprattutto in Niger, Australia e Afghanistan inquinano moltissimo come dimostrato dalla recente ammissione di Areva sul villaggio di Akokan.
Poi lei mi ha criticato perché non ho fornito alternative ed ha anche ragione ma non era perché non esistevano.
Adesso le elencherò cosa potremmo usare come sistema energetico alternativo sia al petrolio sia al nucleare.
Un mix di risparmio energetico, solare e fotovoltaico obbligatorio per gli edifici pubblici, incentivi al fotovoltaico e al solare termico domestico, costruzione di parchi eolici evitando le zone di rotta degli uccelli ed utilizzando le nuove pale che si bloccano quando segnalano la presenza di volatili, sfruttamento degli scarti agricoli e dei rifiuti per produrre energia, utilizzo di fonti di energia geotermica, incentivi alla ricerca su fonti energetiche ancora più efficienti ed ecologiche, eliminazione delle inefficienze dei trasporti pubblici e creazione di nuove piste ciclabili e pedonali.
Per finire vorrei ricordarle che l’uranio non è rinnovabile, non è presente nel nostro paese e ci farà dipendere dall’estero.
- Le centrali nucleari, i centri di riprocessamento delle scorie e i fusti delle scorie non sono sicuri e possono esplodere e/o rilasciare materiale radioattivo e radiazioni.
- I batteri divora-scorie, ammesso se utilizzabili, potrebbero risolvere il problema del materiale solido che una centrale può liberare in caso di incidente nucleare ma non potrebbero distruggere le insidiose e persistenti radiazioni nucleari.
- Non bisognerebbe lasciare materiale altamente pericoloso come l’uranio nelle mani di qualcuno che ne possa trarre guadagno poiché seguendo una logica di profitto a tutti i costi potrebbe non interessarsi delle norme sull’inquinamento.
- Oltre all’uranio nelle centrali nucleari agiscono altri reagenti chimici altamente radioattivi per cui non valgono i batteri divora-scorie.
- Le centrali nucleari consumano quantità pazzesche d’acqua.
- Le miniere di uranio sono altamente inquinanti.
- L’uranio è una fonte non rinnovabile.
- L’uranio non è presente in Italia.

QUI RIPORTIAMO IL COMMENTO CHE AVEVAMO GIA’ PUBBLICATO.
Matteo Zerini ha detto...
Questa è la sua posizione signor Uslenghi contro il nucleare, ma ora perchè non ci espone le sue proposte in modo tale che il nucleare non si riveli necessario?

Il suo discorso purtroppo non si regge in piedi, perchè un tema come l'energia nucleare non può essere affrontato senza prendere in considerazione il fabbisogno energetico di un paese (e del nostro in particolare)... 

Il nucleare ha i suoi contro, lo so benissimo, ma il problema delle scorie ad esempio sta venendo studiato da tempo e vorrei sapere se è a conoscenza del fatto che si è sperimentato con successo l'utilizzo di alcuni organismi per la decontaminazione dalla radioattività di alcuni terreni! 

L'insicurezza delle centrali lei l'ha sicuramente ingigantita, poichè tutti i liquidi rilasciati in acqua non sono stati certo rilasciati per guasti tecnici, bensì per semplice volontà dei gestori della centrale; quindi qui si pone più che altro il problema di eliminare la logica di profitto dai processi di smaltimento delle scorie, risolvibile affidando a ditte di comprovata fiducia la gestione delle centrali.

Le centrali nucleari sono tra le migliori alternative che abbiamo a disposizione! Se si volessero utilizzare le fonti rinnovabili, (cosa comunque necessaria, ma in aggiunta alle centrali nucleari) bisognerebbe tenere presente la grande esigenza di spazio necessaria ad esempio a un impianto fotovoltaico, in un rapporto del tutto sproporzionato all'energia che la tecnologia attuale ci permette di ricavare.

Per l'Italia è fondamentale il nucleare per svincolarci dalla dipendenza energetica da paesi come la Francia, che ha centrali nucleari giusto dietro le Alpi! Non possiamo permetterci di aspettare il 2050, quando si prevede che verranno messe in commercio le nuove centrali di 4° generazione, che non produrranno scorie ecc...
Perchè non possiamo? Perchè se vogliamo permettere allo stato di ridurre le enormi spese per l'approvvigionamento energetico allora dobbiamo incrementare la nostra produzione immediatamente.
Perchè in futuro le fonti attualmente utilizzate si esauriranno e più saranno rare, più saremo alla mercè di chi le possiede.

Questi sono solo alcuni dei motivi che ci devono spingere a dire sì al nucleare.
16 gennaio 2010 11.17

11 commenti:

Matteo Zerini ha detto...

1) Mi chiedo innanzitutto perchè si debba ricollegare l'idea del nucleare all'immagine del fungo atomico: la bomba non è altro che una triste applicazione del nucleare, mentre il nucleare per scopi civili può avere ben più costruttivi utilizzi!
E Uslemghi stesso sbaglia nel considerare le centrali solo in prospettiva dell'inquinamento e della loro futura esplosione, perchè allora che si dice di tutte quelle centrali che non hanno avuto incidenti? E che fiducia si trasmette nelle capacità degli uomini che lavorano in suddette centrali, dal momento che sembra non esistano possibilità per l'uomo di evitare incidenti o di sbagliare?
Lo stesso incidente alla centrale di Chernobyl, mi è stato detto da un mio ex-professore, è dovuto a un semplice errore umano... E se questo errore umano non ci fosse stato che ne sarebbe ora della centrale? Probabilmente sarebbe ancora funzionante...

2)La sconsiderata logica di profitto è assolutamente superabile, al contrario di quanto si vuole far credere.
Dimaostrazione ne è ogni volta in cui uno qualsiasi di noi rinuncia a parte del proprio (indipendentemente dal fatto che si stia parlando di denaro o altro).
Ulteriore dimostrazione è che altrimenti non esisterebbero aziende che promuovono prodotti DOP o DOC e sarebbero invece tutte dedite al profitto trascurando la salute del consumatore.

3)L'anno scorso ho partecipato ad un incontro con un ricercatore che lavora al progetto delle centrali di 4° generazione: sono sicure, tanto che resisterebbero a uno schianto di un aereo, utilizzano deuterio e trizio che, non mancando l'acqua l'acqua sul nosro pianeta, possono considerarsi alla stregua di inesauribili grosso modo ed il loro utilizzo non provoca radiazioni, si farà uso della fusione nucleare (la stessa che avviene nelle stelle) che non provoca la produzione di scorie.
Si potrebbe obiettare: aspettiamo queste centrali allora! Ma il problema è la nostra dipendenza energetica dall'estero; consideriamo poi inoltre che se i paesi esteri non avessero investito sul nucleare a quest'ora la ricerca non ci prospetterebbe così buoni risultati; dunque il nucleare è utile anche per la ricerca.

4)I batteri divora-scorie eliminano anche le radiazioni dato che esse provengono dalla materia che tali esseri neutralizzano e non diventano nemmeno radioattivi, visto che la loro sperimentazione è stata considerata di successo.

5)E' ben diverso il rendimento garantito da una centrale nucleare e dalle risorse rinnovabili; a parità di energia prodotta, l'attuale tecnologia per le risorse rinnovabili richiede l'occupazione di superfici enormemente superiori, come mi fu spiegato dal ricercatore sopra citato.

Altra Tradate ha detto...

a Matteo Zerini

l'iconografia è liberamente scelta da noi e utilizziamo quella che più riteniamo appropriata.
Come vede diamo ampio spazio ai suoi commenti.
Non ci turbano affatto.
Saranno altri a replicare.
Noi siamo contrari alle centrali nucleari, perchè così vollero anche gli italiani con un referendum, e perchè così vuole la ragione.

Tutto è discutibile, ovviamente.
Non siamo affatto sicuri di essere noi la verità e altri nella NON verità.

M ci rimangono enormi dubbi.

Si vada a scorrere anche questo link, che si riferisce a un'altra parallela questione sull'utilizzo degli inceneritori (http://altratradatetv.blogspot.com/search/label/inceneritori).
E' una opinione che fa parte del nostro blog, quello TV.
Grazie

Matteo Zerini ha detto...

Ad Altra Tradate:

una contestazione di pura dialettica: come fate a dire che tutto è discutibile se giusto qualche riga prima avete affermato che la vostra tesi è ciò che vuole la ragione?

Ciò che vollero gli Italiani non per forza deve essere rispettato fino alla fine dei tempi! Il mondo cambia, la società cambia; come sono state fatte modifiche alla Costituzione per renderla più vicina a ciò che era diventata la società italiana, così possono essere riconsiderate decisioni prese anche tramite referendum... Possiamo riconsiderarle tramite un altro referendum se volete, oppure no.
Inoltre, ciò che più contesto del referendum sul nucleare è che determinò una scelta dettata dal terrore inculcato negli animi degli Italiani da una campagna dominata da una ideologia catastrofistica nata in seguito ai fatti di Chernobyl, ad una distanza di tempo relativamente breve da essi!

Altra Tradate ha detto...

al signor ZERINI

Senza troppi sofismi:dire che tutto è discutibile, è un modo per mostrare nei fatti che la verità assoluta non ce la abbiamo nè noi (e ci permetta) nè lei.

Affermare che così vuole la ragione, non significa che non se ne possa discutere.
Anzi!
La ragione dei fatti e degli avvenimenti pende dalla nostra parte, secondo noi.

Lei ha troppe certezze.
Beato lei.

Noi pensiamo ai nostri figli e ai problemi reali delle scorie.

E poi a noi piace (amiamo)altri modi di produrre energia (eolica, solare, delle maree, geotermica ecc); ci sono cioè altre fonti energetiche, rinnovabili e pulite e non pericolose.

Noi non facciamo la corsa per le energie che inquinano o che hanno in sè problemi gravi: basterebbe cambiare il nostro modo di vivere sulla terra. Capisce?

Non siamo nostalgici amanti dei campi o visionari bucolici: siamo per una terra rispetata e usata in modo diverso.
In tale evenienza, non c'è bisogno di altra energia.

Speriamo di esserci spiegati.
Buona serata

NUCLEARE: NO GRAZIE! ha detto...

A zerini

gli italiani hanno espresso con un referendum la loro opinione, che non varrà fino alla fine dei tempi, ma è solo di qualche decennio fa. Comunque faremo un altro referendum, se necessario e se ce lo permetteranno!

Referendario. ha detto...

Nell'attesa...incominciamo a fare queste centrali. Altrimenti continueremo ad ingrassare francesi,svizzeri,sloveni ecc... ed a penalizzarci.Domandate alle industrie che impiegano tanta energia...quant'è la differenza con i competitor internazionali.
Poi...in quel lontano referendum ero tra il 13% che si espresse per l'atomo.
Referendario.

Matteo Zerini ha detto...

Ad Altra Tradate

Non voglio dilungare troppo una discussione su un particolare futile, ma assicuro che io le certezze come dite voi non le ho; piuttosto quelli con le certezze granitiche sembrate voi nel momento in cui per due volte affermate che la ragione vuole quello che volete voi.
Dimostro di non possedere la verità assoluta cercando di portarvi fatti che possano persuadervi, voi affermate di avere ragione senza addurre alcuna argomentazione...

Un articolo dell'altro giorno sul Corriere della sera faceva un confronto tra fotovoltaico in particolare e nucleare: per un megawattora col fotovoltaico si spende 200 mentre col nucleare 50...

(Permettete) vi ci vuole un pò di logica in più: dire che pensate ai vostri figli e affermare al contempo che è meglio spendere di più lasciando allo Stato un'altra voce di grave indebitamento mi sembra contraddittorio! Come farà lo Stato ad essere presente, in futuro, per i cittadini del domani come me e i vostri figli?

Il discorso va affrontato in una visione ampia di bene comune della nazione, in cui si devono far rientrare anche gli interessi dello stato, accantonando quella che è stata definita la sindrome di NIMCY (not in my courtyard) che molto spesso caratterizza noi Italiani (prova ne sono le contestazioni in Campania contro gli inceneritori).
Perchè proprio di NIMCY siamo affetti: non vogliamo le centrali nel nostro cortile italiano, ma non esitiamo a comprare l'energia nucleare da Francia & co.

A nucleare, no grazie:

ho quasi vent'anni e mia madre stamattina scherzando mi ha detto che sto diventando vecchio.
Sono ancora giovane, ma vent'anni non sono pochi comunque; se pensa che il referendum ci fu prima che io nascessi...
Dire 2 decenni sembra parlare di un tempo relativamente vicino, 20 anni a me invece suonano in tutt'altro modo!

gustavo ha detto...

A Zerini e A Referendario

Il parere uscito dalle urne del voto referendario deve essere rispettato in quanto espressione diretta della sovranità popolare. Non esistono deroghe temporali per cui è possibile disattendere l'esito di quel voto. Non esistono cioè "fine dei tempi" o "attese" che legittimino chicchessia a non osservare la volontà del popolo in merito al nucleare. Fino a quando questa non verrà smentita da un risultato di segno opposto, si dovrà tener di conto del NO al nucleare. Prima che essere una questione di merito e una questione formale, cioè di rispetto delle regole Costituzionali. Non si può pensare di costruire nuove centrali prima di aver consultato nuovamente la volontà popolare: se non altro, per rispetto di quello stesso popolo che tutti oggi portano per bocca quando è politicamente comodo.

Altra Tradate ha detto...

a ZERINI

complimenti per il suo giovanile impegno in un dibattito che ai più forse (purtroppo) interessa poco.
E grazie a chi l'ha sollevato, un altro giovane, Isaia Uaslenghi.

Comunque quando vorrà organizzare un pubblico dibattito su questo argomento, ce lo faccia sapere.
Saremo presenti e potremo direttamente esprimerci, perchè qui la questione si allunga.

Una curiosità: lei, forse, è uno di quel blog dei giovani del PdL di Tradate?

Un argomento del genere (o altri strettamente locali) perchè non lo affrontate anche voi, sul vostro blog?
Promettiamo che saremo presenti ;-)

Buona giornata e grazie per l'attenzione.
Lei ha superato le barriere del diniego (siamo informatissimi, realmente ;-)
Sinceramente: complimenti!
Cordialmente,
AT

Matteo Zerini ha detto...

Sì esattamente, sono di quel blog, ma non è la prima volta che vi scrivo; l'ho già fatto un'altra volta rimanendo anonimo però.

Purtroppo il nostro gruppo ha trovato degli intoppi (come dimostra la nostra assenza)!

Chiedo solo una spiegazione: non riesco a capire cosa intendete con "lei ha superato le barriere del diniego".

A risentirci!

Altra Tradate ha detto...

a Matteo Zerini

le abbiamo scritto un messaggio, forse,'subliminale'.
A noi risultava che 'qualche mammasantissima' avesse detto che nel blog AltraTradate non bisognasse mai intervenire...
Vero? Non vero?
A noi non interessa.

Tanto sappiamo che ci leggono in tantissimi!

Per noi la questione è chiusa, per non continuare all'infinito in un dialogo a due.
Buona giornata Matteo,
AT

PS.
La persona che fermamente consigliava (imponeva?) di non dare ascolto a noi, è una persona che a volte - quando è scossa - dice che gli viene il "paté" d'animo(!), mentre a noi viene semplicemente il patema d'animo....
Stia in ascolto nelle sue frequentazioni, e quando sentirà quella frase, sappia che è proprio lui.