mercoledì 13 gennaio 2010

Case a schiera e un parco pubblico nel futuro di Villa Inzoli


Tradate, in via di definizione l'accordo tra il Comune e privati per la costruzione di nuovi edifici nell'area storica della città: al Comune resterebbero 16 mila metri quadri di parco e una parte dell'antico edificio

TRADATE - Sembra ormai deciso il futuro della storica Villa Inzoli in Tradate e del suo parco. Proprio in questi giorni, infatti, l'amministrazione comunale sta definendo gli accordi con i privati che dovrebbero acquisire all'incirca la metà dell'area di almeno 30 mila metri quadri, da sempre proprietà di una delle famiglie più antiche di Tradate, gli Inzoli appunto. Nella volontà degli acquirenti privati, la riqualificazione dell'area, ovvero la costruzione di una decina di villette a schiera. Al Comune rimarrebbero 16 mila metri quadri di parco, che dovrebbe diventare pubblico, così come una parte della Villa: non si conosce ancora in che proporzioni.

La definizione precisa dell'accordo si potrà conoscere nei particolari molto presto, visto che già oggi si dovrebbe tenersi l'incontro definitivo tra le parti: dal Comune non c'è stato modo di avere notizie più precise. Per entrare in possesso di parte di parco e di Villa, comunque, l'amministrazione comunale cederebbe un terreno di 13 mila metri quadri in via Broggi, che subirebbe la stessa riqualificazione di quello di Villa Inzoli, ovvero la costruzione di alcune case a schiera. Il progetto definitivo, così come gli eventuali oneri a carico del Comune, saranno presentati nel prossimo consiglio comunale.

Si chiuderebbe così una vicenda che non ha mancato di far discutere tanto la politica cittadina quanto i simpatizzanti, gli Enti e le associazioni ambientaliste: il capogruppo di 'Unione Indipendente' ed esponente nazionale di Unione Italiana, Gianluigi Margutti, si era a suo tempo augurato, con tanto di missiva inoltrata a tutti i componenti del consiglio comunale, che l'amministrazione acquisisse e rivalutasse l'intera area, come segnale contro l' "edificazione selvaggia" che ha interessato il territorio tradatese negli ultimi anni.

Anche il Parco Pineta, per voce dell'allora consigliere Fabrizio Piacentini, aveva caldamente appoggiato la proposta di Margutti, asserendo la necessità di proteggere le ormai poche aree verdi della città e di renderle disponibili ai cittadini.

Legambiente Tradate, invece, da sempre sul campo per la salvaguardia dell'antico edificio e del suo immenso parco, aveva formalmente protestato, con picchetti fuori dai cancelli della proprietà e con una missiva rivolta al sindaco, contro l'abbattimento di una parte degli alberi che popolavano il grande giardino di Villa Inzoli, tra i quali una enorme quercia centenaria e un faggio e un tasso di grandi proporzioni, che hanno lasciato un vuoto paesaggistico molto evidente nella zona.

(nella foto, un particolare della Villa e del parco)

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