mercoledì 28 ottobre 2009

Sicurezza non comizi!

IN MARGINE A UN CONVEGNO 'COMIZIANTE'.
SICUREZZA è CONCRETEZZA

Riceviamo e pubblichiamo
Ho partecipato all'incontro Sicurezza e Territorio, promosso dal Comune di Morazzone e dalla Provincia di Varese, sabato 24 ottobre, perchè dopo l'esperienza di Sindaco del Comune di Vedano Olona, conclusa da qualche mese, ed ora nella nuova veste di consigliere di minoranza, speravo di vedere affrontato, alla luce dei relatori che intervenivano, il tema importante della sicurezza, con razionalità. Purtroppo però si è trattata di un'occasione persa che credo sia servita a fare un grande spot al Sindaco di Morazzone, che ha potuto contare sulla presenza del Prefetto e dei vertici provinciali delle Forze dell'Ordine.
Illuminante da questo punto di vista l'intervento finale del Sindaco che provo a sintetizzare così:
- una battuta, dai toni vagamente razzisti, sul fatto che se "gli extracomunitari fossero tutti svizzeri spalancheremmo loro le nostre case"
- una divagazione che nulla c'entrava, a mio giudizio, con il convegno, sullo straniero di religione islamica che ha tentato di farsi esplodere a Milano alcuni giorni fa
- la comunicazione che in Lombardia si attiverà il numero unico per le emergenze (112) come se non fosse una decisione europea, ma una scelta fatta ad Arcore o a Gemonio
- il lamentarsi che Morazzone ha solo 2 vigili e che solo con il tanto decantato federalismo si potrà migliorare la situazione.
All'inizio dell'incontro, dopo i primi interventi istituzionali, una signora, con linguaggio non certo consono all'incontro, aveva criticato le forze dell'ordine per alcuni episodi nei quali non erano intervenuti (ho scoperto poi che era la moglie di un assessore della Giunta di Morazzone).
In sostanza un incontro su un tema serio, sentito dalla gente, nel quale però,si è parlato alla pancia di quest'ultima confondendo temi e incassando pubblicamente l'ok di tutte le forze dell'ordine sugli osservatori volontari.
Ma io mi chiedo, pensando a quanto scritto prima e alle affermazioni di Questore e Carabinieri:
1. Varese è da più di 15 anni amministrata dalla Lega e deve venire il Questore a dire che bisogna avere un'illuminazione pubblica migliore ? Di chi è la responsabilità ?
2. Cosa aspetta il Sindaco di Morazzone a bandire un concorso per riportare a 3 o a 4 (mi pare che prima fosse questo il numero di vigili) l'organico della sua Polizia Locale ? Il federalismo?
3. Perchè non si dice con chiarezza alla gente, come ha fatto il Responsabile della Polizia Locale di Varese, che senza bisogno di osservatori volontari, si devono denunciare i comportamenti che possono sfociare in un reato (come la figlia della signora di prima seguita e offesa da un extracomunitario) ? Che bisogna segnalare le situazione di degrado, i disservizi ?
4. Perchè usare un appuntamento istituzionale come se si fosse sul prato di Pontida ?
Sarebbe bello che chi ha responsabilità di governo "stesse sul pezzo" con razionalità e non si preoccupasse solo di ottenere le standing ovation dei suoi concittadini e dei militanti del partito a cui appartiene.
Cordiali saluti.
Giovanni Barbesino

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tema della sicurezza sembrerebbe caro solo ai nostri sindaci leghisti. Alcuni di loro si sono riuniti(http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=154669) per firmare un patto per istituire le ronde. Tra questi c'è anche il sindaco di Castiglione che nei giorni scorsi ha pubblicamente attaccato l'arma dei carabinieri (http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=153988). Mi chiedo se prima di istituire le ronde non sia necessario fornire più mezzi e persone alle forze dell'ordine evitando di scaricare la colpa agli altri. Oggi migliaia operatori delle forze dell'ordine hanno manifestato per uesti motivi, ma sicuramente erano tutti fannulloni.

Enrico Vizza ha detto...

Gentile Altra Tradate,mi permetto di esprimere apprezzamento per il commento dell'ex. Sindaco, oggi Consigliere Comunale e Capogruppo in Consiglio Comunale a Vedano Olona.
Il tema sicurezza è sicuramente molto sentito dalla gente.
Credo che il confronto serio e costruttivo tra tutte le istituzioni e forze dell'ordine a qualsiasi livello,può costruire un metodo per garantire più sicurezza ai cittadini ed abitanti di tutte le Regioni,Province e Comuni.
Deve essere chiaro che il problema sicurezza, se di problema si vuole parlare è caro e sentito dal Veneto alla Calabria, cioè dal nord al sud.
Forse maggiormente sentito in alcune aree del paese, ma di certo anche in regioni e province governate dai vari schieramenti politici.
Slogan o urlare per dire sicurezza,non appartengono al buon costume italiano.
Attenzione a non confondere sicurezza e legalità con razzismo,immigrazione o peggio ancora i diritti civili,(es.) il matrimonio.
Enrico Vizza.