venerdì 18 settembre 2009

Il vero artigiano milanese? Ha gli occhi a mandorla

PADANOPOLI O CHINATOWN?
Altra Tradate lo scrive da tempo: rileggeteci qui. Nulla contro chi lavora e nulla contro i cinesi, veramente! Ma la legge del 'contrappasso' sta rinculando sulla Lega Lombarda e sull'Amministrazione Comunale di Tradate
(leggi qui)

6 commenti:

xxxxxxxxxxxx ha detto...

Salve amici,leggo spesso il vostro blog e leggendo il presente post da commerciante mi sento chiamata in parte in causa.
I cinesi,e parlo per ciò che riguarda gli articoli di oreficeria,orologeria,oggettistica in argento,gioielleria, stanno conquistando il nostro mercato italiano con le repliche dei nostri prodotti,prodotti copiati a regola d'arte spesso anche di qualità migliore della nostra.
Metterei una pietra tombale su chi dice che i loro prodotti sono scadenti e di bassa fattura,sono passati gli anni nei quali si falsificavano i rolex i tissot e le grandi marche,da qui potete capire che oggi loro entrano nel nostro mercato con prodotti propri ciò significa che iniziano ad avere una propria identità e linee di moda (tipo gli orologi dei cartoni animati del momento e similari) a prezzi ultracompetitivi!

un esempio? gli orologi da bambino come sopra descritto a euro 6.50 contro l'orologio italiano o svizzero che parte almeno dalle 11 o 12 euro (prezzo nostro da grossisti voi in negozio lo pagate almeno il doppio).

La cosa che mi ha scioccata 2 settimane fa al mecef pad 18 (argento oro pietre preziose) gli stand degli asiatici cinesi,indiani,pakistani,pieni di gente! a vendere diamanti e pietre mentre i "nostri commercianti" a guardare con le mani conserte..

mi sono dilungata troppo,un saluto a tutti.

Nicoletta Restelli

Consumatore incazzato ha detto...

Cara Nicoletta, probabilmente in Italia andrebbe rivista la filiera che dal produttore arriva al consumatore. Non si riesce a capire come mai il consumatore arrivi a pagare un prodotto 10 volte il suo valore di produzione. I cinesi hanno capito la lezione e saltando i vari passaggi vendono i prodotti ad un prezzo equo. C'e' sicuramente anche una quota di sfruttamento dei lavoratori, ma a mio avviso sempre inferiore alla speculazione. La riprova è la manifestazione di ieri degli agricoltori che hanno preferito versare nei prati il latte prodotto piuttosto che venderlo sottocosto.

Nicoletta Restelli ha detto...

Se vogliamo parlare di latte c'è da prevedere ben poco,immaginate se un giorno i cinesi in Italia invece dei loro soliti ristoranti iniziassero ad aprire fattorie...

latte,formaggi,carni,dovessero mai riuscire a costruire una loro filiera,per i nostri agricoltori sarebbe la fine..

Non sverserebbero solo il latte nei campi,ma inizierebbero anche a chiudere seriamente le loro attività..,lasciamo vadino avanti a copiarci solo nella tecnologia (anche se in certe tecnologie saremo noi a copiare da loro),perchè se si dovrebbero dedicare all'agricoltura il fatto non dovrebbe far sorridere a nessuno,credetemi....
buonanotte

Nicoletta, www.superasta.com

Consumatore incazzato ha detto...

Gli agricoltori dovrebbero vendere il latte a 28 centesimi (nonostante gli costi 40). Per magia lo stesso latte è venduto al dettaglio a 1,30.
C'e' qualcosa che non capisco !

Allevatore del varesotto ha detto...

Con il latte di qualità facciamo la Formaggella del Luinese,...con quello importato a 28c/di Euro alleviamo cagnolini e mici.
Allevatore del varesotto.

Controtutti ha detto...

Hanno voluto costruire un mostro con 50 negozi ( mi dicono che i negozianti che hanno aperto sono letteralmente imbufaliti, hanno voluto distruggere il territorio con case, casette e casermoni, hanno voluto un PRG da 23 mila abitanti...
Non vogliono gli extracomunitari ( e siamo già al 10% della popolazione) non vogliono i cinesi e questio cpmprano negozi,ristoranti, e palazzi...

Leghisti: 20 anni di parole, parole e nient'altro se non la carriera assicurata per i politici ( politici si fa per dire!)