lunedì 21 luglio 2008

Abbiamo strade che costano MILIARDI.

Via Vittorio Veneto è più cara della linea TGV Parigi-Lione!

Proprio così, i 230 metri di via Vittorio Veneto sono costati 2 milioni e settecentomila euro (oltre 5 miliardi e 200 milioni delle vecchie lire). Il costo al chilometro è quindi di circa 11 milioni e 700 mila euro. Il tratto di via Zara innanzi alla biblioteca, invece, poco più di 110 metri costati oltre 900mila euro (oltre 1 miliardo e 700 milioni di lire); il costo per chilometro è di 8 milioni di euro. Con queste cifre si costruiscono viadotti e autostrade.
Leggiamo un interessante contributo su Wikinotizie riferito ad un articolo apparso su l'Espresso e intitolato "Alta Voracità". E' uno studio che raffronta i costi italiani per la costruzione dell'Alta Velocità e quelli europei ed esteri. Oltre ai ritardi si dilatano a dismisura anche i costi. Nel nostro caso a Tradate hanno rifatto (e non costruito da zero) una strada che farebbe impallidire - per il costo - quella d'oro del Mago di Oz! Se Alta Velocità, sprechi e inefficienze sembrano tutti colpa del governo centrale, della "Roma ladrona" e del burocratesimo italiano come ci spiegano i signori del Municipio i costi, le lungaggini e i continui disagi nei lavori di corso Matteotti (anche per lui aspettiamoci un conto salatissimo), via Vittorio Veneto (2.700.000 euro e al primo acquazzone si sfonda la soletta di cemento) e altre costose opere urbane?

I costi dell'Alta Velocità (a voi i confronti con gli sprechi cittadini!)
E' stato recentemente pubblicato uno studio della società di ricerca Nuova Quasco nel quale si analizzano i costi delle tratte ferroviarie ad alta velocità completate o in corso di costruzione. Tale studio riguarda linee come la Milano-Torino, la Napoli-Roma, la Firenze-Bologna. Nello studio vengono tra l'altro paragonati i rincari che i costi di costruzione delle linee hanno avuto rispetto al preventivo iniziale del 1991. L'aumento dei costi è vertiginoso: si va da un rincaro della Torino-Milano del 624% (passata dai 1074 milioni di Euro del 1991 ai 7778 milioni del 2006) al 212% della Roma-Napoli (passata dai 1994 milioni del 1991 ai 6235 milioni del 2006) per arrivare fino al 1378% dei lavori di adeguamento della linea direttissima Roma-Firenze (dai 51 milioni del 1991 ai 754 milioni del 2006). Il totale di costo delle linee ad alta velocità, facente parte del pacchetto presentato nel 1991 dalle Ferrovie dello Stato, è passato dai 14.159 milioni allora preventivati ad un dato ufficiale di costo che oggi è valutato in 66.617 milioni, ma che la Nuova Quasco stima in effettivi 87.850 milioni. Suddividendo i costi per voci si ottengono dei dati molto interessanti. La crescita dei costi si riferisce principalmente alla costruzione delle tratte (410%) e dei nodi ferroviari (689%). Nuova Quasco stima invece solo al 12% del rincaro complessivo quello legato ad opere legate ad impatti emersi sul territorio. Molto interessante risulta anche il confronto con i costi di realizzazione delle linee ad Alta Velocità in altri paesi. 

Tale confronto, per poter paragonare valori omogenei, è stato realizzato con il costo dell'opera calcolato sulla base del valore attuale del denaro, considerando quindi l'evoluzione che l'inflazione ha avuto nei paesi in oggetto. Risulta che in un paese come il Giappone la linea ad alta velocità Tokio-Osaka è costata solo 8,5 milioni di Euro al chilometro, ma anche esaminando realtà più vicine alla nostra i numeri non cambiano di molto: in Francia la linea ad alta velocità Parigi-Lione è costata 9,7 milioni al chilometro mentre in Spagna la Madrid-Siviglia è costata 9,2 milioni al chilometro

Sconsolante è il confronto con l'Italia: si va dai 30,5 milioni al chilometro della Roma-Napoli fino ai 62,7 della Torino-Milano, arrivando ai 76,3 della Firenze-Bologna. Abissale anche la distanza tra i tempi di realizzazione. La linea Tokio-Osaka (550 km) ha richiesto 3,5 anni per la progettazione e 6,2 anni per la realizzazione, la linea Parigi-Lione (417 km) ha richiesto 4,5 anni per la progettazione e 7,9 anni per la realizzazione, la linea Madrid-Siviglia (471 km) ha richiesto 3,8 anni per la progettazione e 7,2 anni per la realizzazione. I 78 km della Bologna-Firenze hanno richiesto 10,7 anni per la progettazione e si stima che richiederanno 12,9 anni per la realizzazione. Non vanno molto meglio le cose per la Roma-Napoli che ha richiesto 8,2 anni per la progettazione e sta richiedendo 12,5 anni per la realizzazione.

Nel loro complesso questi numeri paiono sottolineare più che un problema di costi dell'Alta Velocità come tale, un problema di contenimento di spesa sulle opere pubbliche in Italia che sull'Alta Velocità sembra essere particolarmente difficile.

A Tradate come intendono contenere la spesa pubblica? Con inutili opere faraoniche?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

A Tradate si intende risolvere tutto Concentrand i poteri
nello Zar Ceriani e nel Soviet supremo (Crosta,Bianchi,Moroni=il Genero)
Ma cadrà il muro, ed avremo anche noi Glasnost e Perestroika....occorre pazienza.
CLAUDIO

Anonimo ha detto...

costi eccessivi per opere pure mal realizzate e di scarsa efficacia... La Frera, intesa come biblioteca, è l'unica cosa giusta della maggioranza. Potremm dire l'accidente aristotelico visto he, facendo mille cose, una giusta la si deve fare. Per la legge dei grandi numeri...

Anonimo ha detto...

Difendo la scelta di tale spesa: a detta di quanto scrive Mauro Prestinoni su questo blog, la via Vittorio Veneto sarebbe anche navigabile in alcuni momenti.

La Tav no!

Pungulus

Anonimo ha detto...

bravi ad affrontare argomenti di questo tipo. Almeno si ragiona e si fanno raffronti con il resto del paese e non ci si perde in sciocchezze. Candiani deve passare alla storia per le sue esagerazioni con i soldi dei cittadini .ma capiscono queste cose i suoi assessori o no?

Anonimo ha detto...

Certo che ci vengono a costare così tanto 100 metri di strada: porfido, lampioni stile liberty, aiuole, fioriere, anche le incisioni con tanto di anno domini!!! Marco Aurelio era un tipo più modesto del signorino Candiani.

Anonimo ha detto...

Sono quasi sicuro che qualcuno della Giunta non sa nemmeno cosa voglia dire TGV...
Ma la corte dei conti cosa aspetta a intervenire? Quando saremo sul lastrico non sarà più utile dire: quelle opere sarebbero dovute costare meno e quindi condanniamo...ecc..ecc... Bisogna fermarli ORA!

Anonimo ha detto...

Secondo me bisognava pensare anche a risanare la collina a monte. Nel 1992, ero consigliere comunale, l'allora capo dell'Ufficio tecnico Ing. Ceriani mi disse una cosa giusta e ancora validissima: "i problemi di allagamento del centro di Abbiate saranno risolti quando la fognatura verrà rifatta fino in cima alla collina (Villa Centenari). Lasciar fare di più ai tecnici e far impicciare meno i politici?

Anonimo ha detto...

Evvai Prestinoni,
hai dato una nuova idea a chi di idee ne ha già troppe ;-)
Ora metteranno in piedi un bel cantiere BY Seprio:
- tempi di esecuzione come quelli di un acquedotto romano;
- costi faraonici;
- cantiere stile "fabbrica del Duomo";

E IO PAGO!!!

Anonimo ha detto...

@ Andrea

Non penso di aver dato idee, ma solo di aver avanzato un problema e ricordato la soluzione avanzata dall'ing Ceriani. Per cantieri, appalti, costi, finaziamenti, tempi e modi di realizzazione ci sono le leggi dello stato che il nostro Comune certamente applica. Ci dovrebbero anche essere venti consiglieri comunali che hanno il compito di controllare e che, approvando il bilancio consuntivo, si assumono pesanti responsabilità in quanto si espongono a rivalse sul loro patrimonio personale nel caso di approvazione di sprechi e abusi.