Ecco due articoli apparsi oltre 4 anni fa su VareseNews, quotidiano on line. Guardate un po' che cosa diceva il sindaco a proposito della ex Fornace: parlava di un vero centro commerciale, assieme alla esistente Coop. Come mai non ha poi voluto attuare la procedura prevista per la grande distribuzione, cioè la famosa 'conferenza dei servizi' con la Regione e la Provincia di Varese? Il funzionario comunale che gli ha dato tale consiglio o ha indicato tale procedura, dovrebbe essere allontanato. Ne deriva infatti un rilevantissimo danno patrimoniale e infrastrutturale perchè la Città NON ha avuto quei benefici che le spettano (ad esempio in viabilità: in quella zona già ora non si circola e in futuro ci sarà il collasso). Sicuramente hanno risparmiato in investimenti gli operatori privati. Il sindaco era partito con il piede giusto, consapevole che si trattava di Grande Distribuzione. Poi qualcuno gli ha fatto cambiare idea. Forse.
Pubblichiamo integralmente e di seguito i due articoli(firmati da M. Sgarella)
IL PRIMO- Tradate – È la proposta fatta ai privati da parte dell’Amministrazione comunale; nello stabile della Coop potrebbe sorgere un centro ludico ricreativo. Commercianti sul piede di guerra
Coop ed Ex Fornace insieme per un grande centro commerciale
Un nuovo centro commerciale alla ex Fornace. È quanto stanno predisponendo privati e Amministrazione comunale. Da circa dieci anni in città è stato bloccato lo sviluppo di qualsiasi centro di questo tipo. Ma allora cosa potrebbe nascere durante la riqualificazione dei terreni della ex Fornace? Si potrebbe trasferire la Coop (oggi facente parte del Centro Commerciale Tradate), situata proprio di fronte all’area da ristrutturare, e di conseguenza vedere trasformata l'attuale sede in un grande centro ludico ricreativo.
Si tratta della nuova controproposta che il Comune ha fatto ai due privati che hanno chiesto, da una parte, l’ampliamento del centro commerciale Tradate, e dall’altra la possibilità di inserire un centro di distribuzione alimentare nella ex Fornace. Ma i commercianti tradatesi sono già sul piede di guerra per la possibilità di vedere un nuovo centro commerciale nella ex Fornace.
«Ci sembra inutile che si trovino esattamente di fronte, e separati da una strada, due grossi centri di distribuzione alimentare – spiegano dall’Amministrazione – abbiamo così proposto ai privati di trovare una soluzione». E così il centro commerciale Tradate troverebbe nuovi spazi nella ex Fornace, mentre i privati che propongono la riqualificazione della grande area, otterrebbero la possibilità di insediare anche una grande distribuzione alimentare quale la Coop.
Nel grande edificio del centro commerciale Tradate potrebbero poi trovare ubicazione gli spazi ludico ricreativi che i privati avrebbero voluto realizzare nella ex-Fornace. Le due strutture, separate dalla trafficata strada che porta a Gorla, potrebbero essere unite da un sottopassaggio senza alcun pericolo per i pedoni.
Nell’ultimo incontro con i privati, l’Amministrazione ha avanzato tutta questa proposta. Ora dovranno essere gli stessi privati a trovare un punto di incontro.
«Il ragionamento che bisogna impedire la grande distribuzione perché altrimenti la gente non compra più nel negozietto, andava bene negli anni ’80 – spiega il sindaco Stefano Candiani riferendosi alle polemiche dei commercianti tradatesi avanzano diverse proteste nei confronti della nascita di un nuovo centro commerciale – Oggi la grande distribuzione assedia la nostra città. La gente si muove, esce, va nel grande supermercato, non va nel negozietto di paese a fare la spesa. Io mi aspetto dai commercianti proposte, ma non che facciano il ragionamento di non far fare l’investimento a chi vuole portare una grande distribuzione commerciale. Non è così che si risolve il problema dello sviluppo del commercio di Tradate. Se non diamo la possibilità alla Coop di ingrandirsi, o alla Ex Fornace di diventare centro commerciale, non metteremmo la zona in competizione con quello che abbiamo intorno. Con questa proposta permetteremmo alla gente di andare a fare la spesa a Tradate piuttosto che nei centri che sono sorti in questi anni al di fuori della città».
IL SECONDO - Tradate – Molti ma e molti se per il recupero della grande area dismessa della città
Situazione di stallo per il recupero della Ex Fornace
Tutto fermo per la riqualificazione della ex Fornace, la grande area dimessa situata di fronte al Centro Commerciale Tradate. I commercianti della città non vogliono che nell’area si insedi un nuovo centro commerciale e chiedono che sia destinata solo a scopi ludici ricreativi.
I privati chiedono invece di potervi inserire la grande distribuzione alimentare.
L’Amministrazione comunale, la quale sta cercando una soluzione perché quell’area venga riqualificata, aveva proposto che il centro commerciale Tradate si trasferisse nell’area della ex Fornace e che il centro ludico ricreativo fosse realizzato dove attualmente di trova il centro commerciale. La realizzazione di un tale progetto porterebbe anche alla costruzione di alcune rotatorie sia sulla strada Provinciale 233 sia sulla via Monte san Michele che porta nella zona industriale.
«Attualmente però ci troviamo in una fase di stallo – spiega il sindaco Stefano Candiani – Con la proposta che abbiamo avanzato ai privati, per noi la migliore soluzione, si porterebbe anche a Tradate un centro per giovani che oggi la città non possiede».
Secondo il primo cittadino tradatese, Tradate continua a perdere occasioni di sviluppo per quell’area. «I commercianti chiedono che sul territorio comunale non vengano realizzati centri commerciali, ma a pochi chilometri ne stanno continuamente sorgendo: prima l’Esselunga di Venegono, ora l’Iper di Solbiate. Tradate ne subisce tutti i problemi senza averne alcun beneficio, come i posti di occupazione vanno a insediarsi su altri comuni e tasse che giovano su altre amministrazioni comunali.I piccoli commercianti dovrebbero specializzarsi».
«Se la situazione alla ex Fornace non si sblocca nelle prossime settimane – conclude il sindaco – potrebbe essere un ulteriore treno perso per la città per i prossimi anni». Da circa un anno e mezzo i privati stanno cercando interlocutori sul mercato per sviluppare un possibile insediamento commerciale. «Una considerazione personale: un’area di questa caratura che resta sul mercato per tanto tempo significa che siamo di fronte a un’area che è fuori mercato. Probabilmente siamo in una zona ormai satura di centri commerciali».
Nei prossimi giorni vi potrebbero essere degli sviluppi sul futuro della ex Fornace. Secondo l’Amministrazione è certo che, se si vuole riqualificare la zona, non potrà rimanere un’area semplicemente dedicata al ludico e al ricreativo.
lunedì 2 giugno 2008
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