giovedì 6 maggio 2010

Primo consiglio comunale di Saronno, «il gattopardo»

E IL PdL SARA' DIVERSO DOPO,
MA PEGGIORE

Se Tancredi, protagonista del “Gattopardo”, vedesse quel che sta accadendo nel PDL saronnese, ripeterebbe la sua celebre frase “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”!
Riepiloghiamo la cronistoria.
Il PDL coordinato da Enzo Volontè perde le elezioni provinciali e politiche del 2008 e le comunali del 2009, ma egli arranca scuse e prosegue alla guida del partito con la protezione dei vertici provinciali e perfino europei. La disfatta più pesante arriva lo scorso 12 aprile, quando perde le elezioni comunali ed il PDL precipita ad un misero 22%, il dato più basso mai registrato, da 16 consiglieri scende a sei. Volontè cerca ancora di scaricare le responsabilità e mantenere il controllo di quel che resta del PDL, ma la base insorge. Sono pretese le sue dimissioni ma, confidando nella protezione dell’europarlamentare Lara Comi, vicina a Berlusconi, rifiuta di farlo, se non fosse per il fatto che l’altro co-coordinatore, Ciro Scognamiglio (Corrente AN), che è un signore e un fine politico onesto, lo prende in contropiede e ammette la grave sconfitta e dà il buon esempio dimettendosi.
A quel punto il re è nudo e, giocoforza, Volontè si dimette. Ma solo come formalità. Nei fatti continua a comportarsi come il padrone del partito e, spalleggiato dalla famiglia De Marco e dall’ex candidato sindaco Marzorati, comincia una guerra contro la corrente della Compagnia delle Opere, la cui rappresentante Elena Raimondi ha ricevuto i maggiori consensi e avrebbe pienamente diritto a prendere in mano la situazione per risollevare le sorti del PDL. Non solo: la guerra (politica) è proclamata pure contro il coordinatore provinciale Rienzo Azzi che, dopo aver intascato i voti della corrente Volontè per essere eletto in regione, non trova più opportuno continuare a concedere il suo beneplacito.
Tutto in Altomare. Si vuole cambiare tutto, ma nessuno può cambiare.
Si arriva così al primo consiglio comunale del sindaco Porro, il 3 maggio e ancora il PDL continua a litigare su chi nominare come capogruppo.
Ore 19,30, le correnti del PDL si trovano in una pizzeria in centrocittà per trovare un accordo. Volontè, De Marco e Marzorati pretendono di nominare Luca De Marco capogruppo e sono inamovibili.
Ore 21: si conclude l’amara pizzata con la Raimondi costretta a porre il veto contro la nomina di De Marco, minacciando le proprie dimissioni.
Ore 21,20: i consiglieri del PDL sono gli ultimi a giungere in consiglio e ancora non c’è un accordo sul capogruppo. Interviene allora il coordinatore provinciale Azzi che – a fatica – riesce a trovare una mediazione (temporanea?), proponendo il proprio figlio Lorenzo come capogruppo. La corrente Volontè deve far buon viso a cattiva sorte, ma… non durerà che un’ora.
Ore 22,40: il giovane – e inaspettato – neocapogruppo del PDL, Lorenzo Azzi, interviene per fare il discorso inaugurale. Gli passano un discorso già preconfezionato che Azzi non ha quasi nemmeno il tempo di rivedere. E’ un discorso da “attaccante”, carico di pregiudizi verso la sinistra che stridono col tenore delle dichiarazioni conciliatorie esternate poco prima dal sindaco Porro, seppure il giovane consigliere ce la metta tutta per dare enfasi. Di conseguenza la maggioranza parte al contrattacco. E’ fuoco a ripetizione sul capogruppo del PDL.
Ore 23,45: senza concordare l’intervento, né col capogruppo, né con gli altri consiglieri (come si converrebbe), prende la parola Enzo Volontè. Ci si aspetterebbe che dia manforte al suo capogruppo, invece lo scarica. Tiene un tono mielato e abbondando in termini come “dialogo”, “collaborazione”, “condivisione di valori”, espone una linea ben differente da quella enunciata da Azzi che, in tal modo, viene di fatto sfiduciato dai suoi stessi compagni di partito o, perlomeno, da una parte di questi.
Questo è stato un segnale grave verso il coordinatore provinciale Azzi, al quale sono già stati fatti pesare i voti che ha ricevuto, verso la CDO, che deve stare sottomessa e silente e… anche verso la maggioranza, alla quale è stato fatto capire con chi devono trattare se vogliono trovare collaborazione e finanche compiacimento del centrodestra.
Cambiano gli assetti, cambiano i capigruppo ma è sempre “lui” a comandare.
A breve dovrà essere nominato un commissario per assumere la gestione del PDL saronnese. Ma a che servirà? Verrà un’autorità dall’esterno con pieni poteri? Sarà messo con le spalle al muro. O starà ai comandi del “correntone del mattone” o, altrimenti, si renderà responsabile della creazione di un nuovo gruppo autonomo in consiglio comunale. E non sarebbe neanche un male… Oppure verrà magari nominato un commissario di facciata? Uno che non è né carne, né pesce? Uno che guarda e prende atto? Un ingenuo che crede di imporre la propria volontà ma, in realtà, sarà sempre Volontè?
Allora sarà l’apologia del pensiero di Tancredi: tutto è cambiato, tutto è rimasto come prima.
L’ermeneutica di questo concetto è però tosto rivelata dallo zio di Tancredi, don Fabrizio che chiosa: “e dopo sarà diverso, ma peggiore”!

6 commenti:

ex consigliere comunale ha detto...

Grandi questi di AltraSaronno, scrivono bene! e chiaro!
Ma a Tradate non possiamo batterli?
L'altra sera c'è stato un consiglio comunale dove Margutti le ha suonate alla Lega e ai Legaioli e a quelli del PDL-Forza Italia. Scrivo li ha messi in crisi con i numeri del bilancio.
Non abbiamo letto nulla, come mai?

JDT ha detto...

Sono da commissariare sia il PDL di Saronno che il PDL provinciale. Ma non mettendo il padre nobile del Senato che benedice tutto e tutti! Qualcuno con le palle che voglia rimettere ordine in un partito mai nato! Sarebbe un ottimo modo per controbilanciare lo strapotere della Lega, che è sempre stato tollerato e che oggi, invece, è impossibile da sopportare. L'arroganza e la tracotanza rovina l'azione politica locale e nazionale! Sono quasi certo che nulla di tutto questo accadrà, non c'è l'interesse e nemmeno la passione per farlo, quindi il PDL è solo destinato al viale del tramonto. L'importante è creare subito una alternativa sana altrimenti la Lega continuerà a dettar legge per altri 10 anni almeno!

ma va là ha detto...

a JTD
sei il solito informato...allora chi mettono a fare il commissario?
Tomassini? ma va là...
Cattaneo? Lui afferma le cose, poi galleggia sul potere a suo favore...i soliti suoi interventi a piedi uniti, vero??? Ci siamo capiti??? ciao

informato (vero!) ha detto...

pare che l'altra sera tra il neo-riconfermato assessore e l'uomo forte siano volate parole mooooooooooooooooooolto pesanti? siamo alla resa dei conti?

fabricius ha detto...

a informato...

raccontacela tutta o stai zitto ;-)
Cattaneo avrebbe detto a Caianiello che cosa ci stesse a fare al direttivo provinciale, e a che titolo fosse lì??? è vero???? capito??????

informato (vero!) ha detto...

le cose stanno così! ora la prossima grande battaglia sarà la prossima primavera. si va alle elezioni in un comune roccaforte della corrente caianielliana. quindi da oggi ad allora sarà guerra aperta su tutti i fronti. quelli che ancora brancolano e pascolano nel PDL sono avvisati. è tempo di fare scelte: nei prossimi mesi non faranno prigionieri!