martedì 18 maggio 2010

A Malnate assessore della Lega dileggia il tricolore!

VERGOGNA!
PER IL TRICOLORE I NOSTRI MILITARI
SANNO ANCHE MORIRE!
Mandatela via dal Comune
assieme a Candiani che per farsi pubblicità la giustifica!

Leggete quanto apparso su Varesenews:
L’assessore anti tricolore non si dimette
Il carroccio non vuole che l'assessore Barbara Mingardi (che si era iscritta a un gruppo contro la bandiera italiana su Facebook) se ne vada. Lei ha consegnato oggi una lettera al sindaco: «Resto».

Il caso dell’assessore leghista di Malnate finita nella bufera per essersi iscritta a un gruppo di Facebook che dileggia il tricolore, è oggi a un passaggio decisivo che coinvolge le segreterie politiche dei partiti. Barbara Mingardi il 7 maggio aveva presentato una lettera di dimissioni e il sindaco Sandro Damiani ha chiesto al Carroccio di indicare un successore ai servizi sociali.

La decisione doveva essere formalizzata oggi: il segretario provinciale della Lega Nord Stefano Candiani blinda la posizione della Mingardi. «Si è scusata, cosa deve fare di più? Stamattina ha presentato una lettera di ritiro delle dimissioni, come concordato con la sezione cittadina: il caso è chiuso, giriamo pagina, è ora di lavorare. Mi auguro che il sindaco non caschi nell'inganno di prestare il fianco alle strumentalizzazioni».

Il caso dell’assessore ha avuto una rilevanza nazionale. Barbara Mingardi si era iscritta a un gruppo di Facebook, su internet, che si chiamava “Io il tricolore lo uso così”, con raffigurato un rotolo di carta igienica. L’assessore si era poi scusata spiegando che si trattava di un gesto solo a titolo personale.

Intanto, il Partito Democratico a Malnate, che aveva sollevato la questione in consiglio comunale, ha deciso di continuare a manifestare contro l’episodio e proprio su Facebook ha lanciato una mobilitazione per sabato prossimo, alle 10, davanti al municipio di Malnate.

I promotori chiedono a tutti i cittadini di venire muniti di un tricolore e di sventolarlo. Nella pagina su internet è spiegato che interverrà uno storico e che in caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata. In attesa di sapere se la Lega si impunterà o meno sul nome della Mingardi.

14 commenti:

gm ha detto...

Candiani continua a fare il protagonistello.
Oramai è alla fine della sua improvvisa carriera politica e cavalca tutto.
Anche la carta igienica... che per l'occasione è stata paragonata dalla sua collega al TRICOLORE, la nostra bandiera italiana!
Candiani: vergognati e vattene via:

Andrea Margutti - UI Tradate ha detto...

Il sindaco di Tradate (municipio della Repubblica Italiana) dice: "Si è scusata, cosa deve fare di più?". Una persona con il senso dello Stato e della Nazione così basso non può sedere in un municipio della Repubblica Italiana.

Quando avrete (ovvero mai!!!) la vostra ridicola Padania potrete farvi le regole e comportarvi come vorrete!

Qui siamo in Italia e voi non siete i padroni! Passare sotto gamba queste cose è pericoloso per la nostra cultura nazionale.

Le strumentalizzazioni, invece, loro le sanno fare molto bene! Sugli immigrati, sul federalismo, sulle tasse, sulla sicurezza, sul commercio, sull'impresa, sull'economia, sull'ecologia, sulla semplificazione! Non hanno fatto nulla! Cavalcano tutto e tutti.

Bravissimi a spacciare per propri meriti di altri e ancora più bravi a fare gli "scarica barile".

Al governo della Repubblica Italiana da un decennio ma loro erano altrove, non sono mai colpevoli di nulla! Al Governo della provincia e di tantissime amministrazioni comunali da vent'anni e i problemi che subiamo tutti i giorni sono colpa di chissà chi o cosa!

Cittadini ribelliamoci a questa NON CULTURA, siamo ITALIANI e non padani! Questa arroganza ha superato il limite del vilipendio alla nazione e dell'oltraggio alla nostra storia e cultura. Basta! E' davvero ora di dire basta!

w l'Italia ha detto...

è uno schifo! non sono solo esponenti politici, quando sono in comune diventano esponenti istituzionali! dovrebbero intervenire gli organi competenti a censurare certi comportamenti che non sono conciliabili con lo stato!

ross ha detto...

non vogliono essere italiani? perfetto! restituiscano le loro carte di identità, i passaporti, si stampino le loro tessere della padania, diventino cittadini padani-extracomunitari per un giorno! così poi capiranno che razza di regole hanno messo in piedi per rendere la vita impossibile a gente che è venuta qui a lavorare e non a delinquere come loro dicono!

Enrico Vizza ha detto...

Le puntualizzazioni di Andrea Margutti a mio avviso dovrebbero essere prese in considerazione in modo serio.
Coloro i quali hanno manifestato sotto il municipio a Malnate, credo che hanno dimostrato attenzione alla nazione ed ai valori della BANDIERA ITALIANA.
Metto in MAIUSCOLO perchè credo che ogni Italiano viene offeso e calpestato dei valori e della cultura che l'Italia conserva nel mondo, quando viene offeso il tricolore.
All'estero, in ogni luogo pubblico italiano, istituzionale, di servizio ecc...,quando gli Italiani vedono splendere la Bandiera Italiana, hanno il cuore che gioisce perchè riconoscono i grandi valori.
Come può qualcuno che amministra la cosa pubblica voler fare scuola agli Immigrati, se prima non rispetta i valori dell' Italia.
Poca cultura e sopratutto l'assenza di valori purtroppo incidono nei valori e nella democrazia.
Gli Italiani, i Varesotti, i Lombardi, i Calabresi, Siciliani,Veneti ecc... devono ragionare con la propria testa, non con quella del protagonismo e dell' ignoranza.
Governare un paese, una città una provincia o una regione, vuol dire impegno, affrontare le sfide, gestire la cosa pubblica senza interesse e con il solo obbiettivo di fare il meglio per i cittadini .
Sempre VIVA l' ITALIA, e VIVA IL TRICOLORE.
Enrico Vizza

GIANLUIGI MARGUTTI ha detto...

Occorre reagire.
Duramente anche.

La Lega esprime il MINISTRO DEGLI INTERNI!
Che cosa dice Maroni di un assessore (tra l'altro del SUO partito) che dileggia la bandiera italiana?

Dovrebbe rimuoverlo, almeno: sia l'assessore di Malnate che il sindaco di Tradate, segretario provinciale della Lega, che addirittura lo giustifica!

E le varie associazioni «combattentistiche» che cosa vorranno dire?

E gli alleati di Candiani in Comune a Tradate non reagiscono neppure questa volta?
Allora è una «CRICCA».

Non si può più tacere.
Si diventa conniventi!

W l'ITALIA!

Gianluigi Margutti
consigliere comunale di Unione Italiana

il sindachello del paesello ha detto...

LEGGETE, LEGGETE (da VareseNotizia).

Le frasi virgolettate non sono di Napoleone, ma dello Zarathustra della Valle Olona!
Il Candiani...

"A questo punto avendo dato garanzie, ci aspettiamo che il sindaco e le altre forze politiche ricompattino la maggioranza. Ci auguriamo che ci sia questa volontà. Altrimenti non ci sarebbero più i presupposti di un'alleanza politica. Il caso tricolore non esiste, la Mingardi ha chiesto scusa ed è pronta a farlo anche in Consiglio comunale, siamo dispiaciuti se qualcuno si è sentito offeso dalle sue parole, lei è la prima a esserne dispiaciuta. Superata la questione personale, non ci sono ragioni per cui la Mingardi non continui a essere l'assessore ai Servizi Sociali del Comune di Malnate. La Lega è pronta ad andare avanti".

Anonimo ha detto...

La bandiera è il simbolo dell'unità della Nazione, della sua storia (a volte anche tragica) e delle sue speranze.
Il rispetto di questo simbolo vale ancora di più per chi ricopre ruoli istituzionali, a qualunque livello.
Il comportamento dell'assessore dovrebbe consigliarne le dimissioni non solo per vilipendio alla bandiera (e questo vale sempre), ma anche perchè non si comprende come un'assessore, che mostra una così palese incultura, possa credibilmente svolgere i suoi compiti per il bene dei cittadini del suo comune, anche quelli che a Malnate non sono nati.

Fabrizio Piacentini ha detto...

Qualche volta per dignità bisogna saper "andar via".
La vicenda di Malnate è ingiustificabile. (xe pegio el tacon del buso).
A Malnate non hanno bisogno dell'Avvocato difensore tradatese, sanno sbagliare/o far giusto anche da soli.
Fabrizio Piacentini

saronnese ha detto...

il caso non esiste? le parole sono parole?...evviva, tutto come se nulla fosse!....

e invece no! è ora di finirla! questa rozza cultura leghista deve essere definitivamente bollata come anti-nazionale!

Pierluigi Gilli ha detto...

Non c'è da meravigliarsi... L'esempio vien dall'alto. Non ricordate il Ministro Bossi, anni fa, a Venezia, quando insultò volgarmente il tricolore italiano, esposto da una cittadina mentre lui teneva un roboante comizio?
Che ci dobbiamo aspettare? Il lupo perde il pelo ma non il vizio...
E intanto, all'ombra del tricolore, c'è anche chi dà la vita in missione di pace: Italiani a tutto tondo, sino all'estremo sacrificio.
Questi sì gli esempi da seguire, non le autoassoluzioni di chi crede che basti scusarsi per mettere tutto a tacere, ma intanto, come a Saronno, consente che i propri Consiglieri Comunali si dichiarino del gruppo "per l'indipendenza della Padania".
Non sono bazzecole, queste, ma sintomi di scollamento dalle Istituzioni, dalla Repubblica di tutti gli Italiani.
Non sottovalutiamoli.
Pierluigi Gilli
Capogruppo di Unione Italiana a Saronno

indignato! ha detto...

E' già brutto sentire da un bambino (che oggi siede in consiglio regionale) che ai prossimi mondiali non tiferà la squadra della sua nazione, l'Italia e gli Azzurri!

Ma non è accettabile che vengano a galla aspetti così anticostituzionali da una persona che ricopre una carica istituzionale. Si dimetta e prosegua a dire quello che vuole, con tutte le conseguenze che la legge prevede per coloro che non portano rispetto al nostro tricolore. Non è un pezzo di stoffa è il simbolo della nazione, ma forse questo a qualche cervello sfugge!

A CASA!

Anonimo ha detto...

Sarà contro il tricolore, sarà padana, ma ho una vaga impressione che la signora assessora apprezzi la cucina mediterranea.

Anonimo ha detto...

quella è cucina PADANA, niente a che vedere con quella mediterranea!!!!!