domenica 11 aprile 2010

Tradate: «Le piante? Riposino in pace. Amen».

EPITAFFIO DEL FAGGIO
Aveva 140 anni. Abbattuto!
Occorre ribellarsi.

In via Chiesa, nel comune di Tradate, nessun altro vantava un diritto di residenza ultra centenario: mercoledì 7 aprile si è spento un faggio di 140 anni, ma non di morte naturale.
Se le solite motoseghe non l’avessero stroncato, avrebbe continuato a purificare l’aria di casa nostra. Come la gazzella della savana anche l’albero di città deve lottare quotidianamente per la sua sopravvivenza, deve mimetizzarsi nell’asfalto senza dare troppa evidenza dello spazio che occupa, non deve pretendere cure e sa bene che al primo acciacco per lui nessun medico ma solo il boia. L’albero è un essere vivente che può richiedere delle cure.
Ricordate lo slogan “prevenire è meglio che curare”: spaventa di più una potatura oggi o uno smottamento domani? Ci costa più consolidare un marciapiede o curare le nostre via respiratorie?
Queste parole non rimedieranno al danno ma un nuovo Faggio in via Chiesa sì, lo aspettiamo così come aspettiamo che vengano rimpiazzati i Tassi e i Faggi abbattuti lo scorso anno sempre a Tradate.
Legambiente Tradate

2 commenti:

antonio p. ha detto...

e poi il candiani va a farsi bello a potare la vigna che è costata un occhio della testa ai tradatesei! solo per farsi bello!
altro che tradizioni locali!
e giù cemento!
Leghisti e PdL, verrà il momento che i tradatesi vi manderanno via! a calci in culo

hope ha detto...

quelli di lega ambiente prima servivano al comune...se li sono usati per bene...brava gente che crede in quello che fa...e poi?? poi li hanno sloggiati dalla sede, senza spiegazioni! e tutto perchè hanno iniziato a denunciare le cose assurde che il comune ha fatto e continua a fare al verde tradatese. da villa inzoli in poi...