sabato 21 novembre 2009

Un'autostrada nel Parco Pineta

QUI COMANDA LA LEGA?
VEDIAMO SE DIFENDERA' IL TERRITORIO!

Riceviamo e pubblichiamo
Una platea di oltre 120 persone ha gremito gli spalti della palestra comunale di Binago.
Catalizzatore dell’attenzione dei cittadini è stato l’incontro promosso da Legambiente Tradate e dal Comune di Binago il 19 novembre scorso, per informare i cittadini dei paesi che vivono intorno al Parco Pineta del progetto di autostrada Varese-Como-Lecco, che la Regione Lombardia ha inserito nel Piano Territoriale Regionale (PTR).
Amministrazioni locali, associazionismo e cittadinanza hanno dato vita a un’assemblea partecipata motivando, come segue, le loro contrarietà.

• Legambiente Tradate, Maurizio Alberti: ha evidenziato le contraddizioni del PTR (Piano Territoriale Regionale) il quale individua come punti di forza del sistema territoriale pedemontano, la presenza di parchi di particolare pregio e interesse naturalistico e come punto di debolezza, gli elevati livelli di inquinamento atmosferico ed acustico dovuti alla preferenza dell’uso del trasporto su gomma. Quali strumenti operativi adotta? Un’autostrada in un Parco Naturale.

• Assessore e Sindaco di Binago, Bianca Maria Pagani: hanno denunciato la drammatica criticità che vivrebbero i loro abitanti qualora si realizzassero le tre arterie (la provinciale Garibaldina, la regionale Varese Como Lecco e il peduncolo statale ) che sono in progetto nell’area cittadina.

• Vicesindaco e Sindaco di Beregazzo con Figliaro, Renato Casartelli: il tracciato di questa autostrada regionale viene riproposto periodicamente dal 1969 e ogni volta bloccato dai diversi studi di fattibilità si e penalizza quei comuni che, come Beregazzo, hanno tentato di salvaguardare il territorio imponendo una via di comunicazione tra altre realtà che non hanno saputo o voluto pianificare la loro urbanizzazione.

• Sindaco di Castelnuovo Bozzente, Giuseppe Monti: questa autostrada non è la soluzione migliore ai problemi di viabilità.

• Sindaco di Tradate, Stefano Candiani (assente n.d.r.): si è data pubblica lettura della missiva in cui il sindaco di Tradate dichiara “l’Amministrazione comunale farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per evitare che il collegamento autostradale passi attraverso il Parco.”

• Presidente del Parco Pineta, Mario Clerici: ha letto le osservazioni al Piano Territoriale Regionale inviate lo scorso 15 ottobre esprimendo una valutazione negativa all’infrastruttura prevista.

• Presidente Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine: ha proposto un confronto con i vicini svizzeri. La cittadinanza che, a detta degli amministratori, vuole e chiede continuamente nuove strade, è stata davvero consultata e il referendum popolare ha sancito un chiaro 'no' ad un'eventuale raddoppio della galleria autostradale del Gottardo.

• Consigliere regionale, Mario Agostinelli: ha illustrato il faticoso percorso che ha portato alla costituzione del Parco Pineta e ha ricordato le prossime scadenze dell’iter del PTR.

Delusa dall’assenza degli assessori regionali che avrebbero potuto avanzare in questa sede le ragioni dell’infrastruttura , mi compiaccio invece dello spessore degli interventi e della sintonia con cui la cittadinanza, gli amministratori e l’associazionismo stanno affrontando l’ennesimo attacco al nostro territorio.
Tradate, 20 novembre 2009

Il presidente di Legambiente Tradate
Tatiana Galli

12 commenti:

Maligno Verde ha detto...

Quando la terra scotta, si manda avanti sempre gli altri.
Peccato che prima la approvano e poi la commentano con i cittadini e associazioni, esprimendo pure preoccupazione.
che schifo, che merda questo modo di fare politica....

Popolo Della Lega ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Ma il problema è il parco o la strada?
perchè fosse il parco , spostiamo la strada ; ma ostinarsi a dire che non servono le strade in questa zona è pura ottusità . Chi è contro faccia la Varesina perchè costretto dal lavoro e magari in certe ore. Non tutti usano l'auto per andare in palestra !

carlo ha detto...

il problema non è il parco e non è la strada.
la strada si sposta e il parco si tutela!!!!
il problema è la lega.

Popolo Della Lega ha detto...

Stavo leggendo il periodico che la città di Tradate manda a noi Tradatesi, mi ha fatto davvero rafforzare la convinzione di avere una classe politica stupefacentemente brillante. Il vice Sindaco vuole punire i pigri, allora perchè non punisce se stesso o meglio la sua pigrizia, visto che non ....(omissis) in vita sua?

Tatiana Galli ha detto...

Rispondo ad Anonimo.
Lei ha ragione a dire che il traffico è un problema ma non per questo servono più strade. Sarebbe sufficiente potenziare altre forme di viabilità (mezzi pubblici e rotaia ad esempio). Pensi solo a come uno stratagemma quale il pedibus sia riuscito in molti comuni a risolvere il problema del traffico nelle vicinanze delle scuole. Per quanto riguarda la viabilità su gomma, prima di costruire NUOVE strade bisognerebbe sistemare quelle vecchie, magari aggiungendo un'altra corsia o adottando alcuni accorgimenti: immaginiamo ad esempio il beneficio per il traffico locale se solo si togliesse il casello di Gallarate,quanti per non pagare (giustamente) il pedaggio si riversano sulle provinciali?
Se ci fossero fotografi e tagli di nastro anche per le migliorie stradali, forse qualche amministratore condividerebbe il mio parere.

Tatiana Galli
Legambiente Tradate

Anonimo ha detto...

gent.ma sig.ra Galli

Ha mai provato a fare l'autostrada per Milano o peggio per Bergamo dopo le 7,00 del mattino ? Lo sa che è così da quando ho iniziato a lavorare 27 anni fà ? E se non sbaglio ultimamente hanno anche aggiunto una corsia .
Non crede che chi potrebbe prendere il treno , lo prenderebbe volentieri ?
Provate a pensare a quanto inquinamento ingiustificato si ha tenendo chilometri di auto in coda ?Non so quanto gioverebbe eliminare il casello di Gallarate , penso però che un servizio vada pagato da chi lo utilizza ma che prima vada anche offerto ! E poi basta con questo odio verso le auto , anche chi ne dice di tutti i colori non ne fa a meno e magari quando va in vacanza va solo con l'aereo

nerone ha detto...

una zona non vuole la strada un'altra il depuratore altre la centrale nucleare altre la ferrovia
cosi va alla malora il paese e non tutti lavorano in posti pubblici dove lo stipendio è assicurato.
avanti senza guardare in faccia a
nessuno pugno di ferro.

Alberto da Giussano ha detto...

prima di volere le strade, gli inceneritori, la centrale nucleare (!) occorre ragionare sul nostro sviluppo...
vi ricordate quando la LEGA voleva fare l'inceneritore per i rifiuti a Caronno Corbllaro? Non è passata quella scelta folle, e ora si fa - come era giusto - la raccolta differenziata e non c'è bisogno di quell'inceneritore.
Quale sviluppo vogliamo? quello delle rotonde stradle costosissime fatte con i soldi degli oneri di urbanizzazione dovuti alla cementificazione di Tradate? ragionare, ragionare!

Alberto da Giussano ha detto...

prima di volere le strade, gli inceneritori, la centrale nucleare (!) occorre ragionare sul nostro sviluppo...
vi ricordate quando la LEGA voleva fare l'inceneritore per i rifiuti a Caronno Corbllaro? Non è passata quella scelta folle, e ora si fa - come era giusto - la raccolta differenziata e non c'è bisogno di quell'inceneritore.
Quale sviluppo vogliamo? quello delle rotonde stradle costosissime fatte con i soldi degli oneri di urbanizzazione dovuti alla cementificazione di Tradate? ragionare, ragionare!

Tatiana Galli ha detto...

A proposito dell'autostrada di Milano, invito alla lettura di questo articolo sul car pooling
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/11/car-pooling-autostrada.shtml
Se diventasse una pratica consolidata il traffico sarebbe più che dimezzato senza costruire niente.

Altra Tradate ha detto...

QUESTO E' L'ARTICOLO CHE TATIANA GALLI VI SEGNALA NEL PRECEDENTE COMMENTO. INTERESSANTE, NO?


Trovare l’anima gemella – quella con le stesse abitudini, la stessa radio preferita e lo stesso comune di residenza – è un’impresa ardua. Figurarsi trovarne tre. La "caccia" è aperta sul sito realizzato da autostrade, dove gli automobilisti possono inserire i propri annunci (compresi di gusti musicali) e sperare di trovare compagni di viaggio con i quali dividere le spese, ma soprattutto inquinare meno e ridurre il traffico.

Nonostante i benefici per gli automobilisti e per l’ambiente, il car pooling stenta a decollare: a quasi tre mesi dal via, sono solo 700 gli iscritti al portale.

«L’iniziativa è lodevole – spiega Gianluca Meloni, 42enne che ogni giorno percorre l’A9 da Castelnuovo Bozzente a Milano –, ma non è facile trovare persone con le stesse abitudini e le stesse esigenze di orario. Io per ora ho trovato un solo compagno di viaggio, che mi ha contattato sul sito di autostrade. Abbiamo iniziato a viaggiare insieme qualche settimana fa. Alterniamo le auto, per dividere i consumi. Ma al casello non abbiamo ancora diritto allo sconto perché non siamo in quattro».

Lo sconto di cui parla Meloni è il pedaggio ridotto a 50 centesimi (invece che 1,3 euro) per le vetture con quattro passeggeri che transitano nella pista riservata. Al casellante spetta l’obbligo di contare i componenti dell’equipaggio. «In caso di auto con i vetri scuri – sottolinea Stefano Catellani, responsabile esercizio del secondo tronco di Autostrade per l’Italia – il casellante può chiedere di abbassare i finestrini o aprire le portiere».

Il car pooling è attivo al momento sull’autostrada dei laghi, proprio dove venti anni fa nacque il Telepass, ma l’intenzione è quella di estendere il servizio su scala nazionale. Si sta pensando, infatti, di lanciare una nuova piattaforma internet che promuova il carpooling come strumento di networking sociale in occasione di concerti, fiere, eventi sportivi.

Per il momento, però, il servizio è dedicato soprattutto ai pendolari che ogni giorno si spostano dalle zone di Varese e Como verso Milano. Il pedaggio ridotto è, infatti, limitato agli orari di punta: in entrata in città, dalle 6,30 alle 9,30 e in uscita dalle 17,30 alle 20, e solo nei giorni feriali.

«Un forte impulso – spiegano da Autostrade – potrebbe venire dai mobility manager delle aziende, che dovrebbero creare delle community all’interno delle imprese. Ma stiamo riscontrando difficoltà nel coivolgere i manager. Abbiamo contattato oltre 50 grandi aziende, sperando di sensibilizzare alla tematica dell’inquinamento e del traffico, ma per ora le risposte sono scarse».

Se c’è chi non riesce a trovare compagni di viaggio, c’è anche chi non si vede riconosciuto uno sconto: è il caso dei motociclisti, che pagano quanto un’auto anche se sono «a pieno carico». «Da 18 anni – racconta Andrea Trentini del comitato Motocivismo – il coordinamento si batte per veder riconosciuto alle moto il minor impatto ecologico».
23 novembre 2009