martedì 17 novembre 2009

"Ma che cazzo dice?"

"La storia a spanne. Ma torna a scuola, alle elementari intendo!"

Abbiamo ricevuto ieri questa mail (firmata con pseudonimo), è troppo divertente per non postarla oggi. Intera, senza censure, anche perchè non riteniamo ci sia nulla di offensivo. E' l'indignazione di un cittadino di fronte all'assurdità di certe iniziative istituzionali.

Forse da censurare sarebbero proprio certi personaggi che usano le istituzioni per farsi pubblicità. Il signorino conosce che dal primo dicembre entrerà in vigore il trattato di Lisbona? Tutte queste norme finiranno per essere infilate..non diciamo dove...;-)

Ecco la mail >>>
La storia a spanne. Ma torna a scuola, alle elementari intendo!

Ma che cazzo significa: "Il Comune, rinnovando la propria secolare storia, riconoscendo nelle radici greco, romane, celtico, cristiane il fondamento storico, culturale e religioso che ha edificato nei secoli l'Europa, si dà il presente statuto come norma fondamentale del proprio ordinamento".

Questa é politica di TRANS-avanguardia. Visto che va di moda! Non si capisce se lo fa solo per andare sui giornali oppure è davvero arrivato al delirio.

Ma non contento aggiunge (povero giornalista che doveva subire tale sfoggio culturale!!) "Anzi, probabilmente avremmo dovuto inserire anche le radici germaniche o longobarde. Questo vale per noi, non varrà in Piemonte o in Veneto, ma non capisco come possano generare polemica queste premesse di carattere storico e culturale".

E' andato a ripetizioni di storia dalla "trota"? Minchia che bestiate!

"Tutelare le radici celtico-cristiane", davvero ma cosa cazzo spara? Abbiamo ministri della repubblica che si sposano con rito druido (come Asterix e Obelix) e loro sono i crociati-padani a difesa delle tradizioni?
Ma smettetela! Ci avete rotto i coglioni!!

Io ve la mando così la mail, poi censurate quello che volete, ma a me davvero mi hanno rotto il cazzo sti padani ignoranti del cazzo!

pilone (di tradate)

Di seguito potete leggervi (e farvi due risate!!!) l'articolo uscito su "La Provincia", puro avanspettacolo politico-culturale (ma che tristezza!). Ovviamente nulla contro il cronista che ha dovuto registrare tali dichiarazioni...

TRADATE Le radici greco-romane-celtico-cristiane finiscono negli statuti delle amministrazioni padane. Parte da Tradate l'idea tutta leghista di far approvare dai consigli comunali una mozione che preveda l'inserimento nello statuto comunale di un preambolo importante: «Il Comune, rinnovando la propria secolare storia, riconoscendo nelle radici greco, romane, celtico, cristiane il fondamento storico, culturale e religioso che ha edificato nei secoli l'Europa, si dà il presente statuto come norma fondamentale del proprio ordinamento».

simboli e segnali
A parlarne è il sindaco di Tradate, in vesta anche e soprattutto di segretario provinciale del Carroccio, Stefano Candiani, che anticipa il contenuto del documento che i gruppi leghisti porteranno in approvazione in tutti i consigli comunali della provincia di Varese. «A noi non interessa la discussione sorta sul simbolo - specifica Candiani -, perché dietro ad ogni simbolo c'è un'identità. Abbiamo voluto dare un segnale forte della nostra volontà integrando gli statuti comunali con quei contenuti che non sono stati inclusi nella costituzione europea. Ciascuna comunità locale deve rivedersi nella propria storia, deve riconoscersi nel proprio passato, nelle proprie radici per salvaguardare il proprio sviluppo e la propria crescita nel futuro».

dopo la sentenza europea
Una mozione che muove i propri passi proprio dalla recente sentenza della corte europea che indica nella presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche come una «violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni». «La sentenza della Corte di Strasburgo ? continua la mozione citando l'Osservatore Romano ? con l'intento di voler tutelare i diritti dell'uomo, finisce per mettere in discussione le radici sulle quali quegli stessi diritti si fondano».

polemiche in vista
Dunque nelle prossime settimane plausibilmente i comuni amministrati dalla Lega Nord andranno ad inserire questa premessa nei propri statuti comunali. C'è da aspettarsi qualche polemica, soprattutto per quanto concerne le radici ?celtiche?: «Ma questa è storia ? continua Candiani -. Anzi, probabilmente avremmo dovuto inserire anche le radici germaniche o longobarde. Questo vale per noi, non varrà in Piemonte o in Veneto, ma non capisco come possano generare polemica queste premesse di carattere storico e culturale».
Alessandro Madron

13 commenti:

Altra Tradate ha detto...

il PD di Vedano ci manda questo contributo (!!!)

Un celto non so che

Alcune delle battaglie condotte dagli amministratori della Lega sono piuttosto singolari, e spesso non ci si capacita da dove possano prenderne gli spunti.
La questione del dialetto, ad esempio, ha offerto veramente delle proposte paradossali...
L'ultima trovata viene da Stefano Candiani, sindaco di Tradate e segretario provinciale del Carroccio, che propone di inserire negli Statuti comunali la "tutela delle radici celtico-cristiane". A dire la verità, il sindaco parla anche di radici greche e romane (ed a voler fare i precisini, bisognerebbe includere anche goti, longobardi, franchi, francesi, spagnoli ed austriaci).
La mozione muove i propri passi dalla recente sentenza della Corte europea sulla presenza dei Crocifissi nelle aule scolastiche.
Non è che la proposta del sindaco possa creare chissà quali sconvolgimenti all'interno dei comuni, né di certo cambiare la vita ai cittadini. Sorgono spontanee però alcune domande:
- innanzitutto, dove sta l'accostamento tra il Crocifisso ed una civiltà pagana, che alcuni studi sostengono che, nei suoi rituali religiosi, fosse dedita a sacrifici umani ed addirittura alla pratica del cannibalismo ("presso i Celti praticati con una frequenza che ha destato la meraviglia dei contemporanei, sacri fici che potevano andare fino all'antropofagia rituale." - V. Pisani, Le Religioni dei celti e dei balto-slavi nell'Europa precristiana, Istituto editoriale Galileo, Milano, 1950, pp. 41-44);
- effettivamente tribù Celtiche hanno dimorato in Lombardia, ma stiamo parlando di oltre 2.000 anni fa! E oltretutto, da qui a mitizzare e fare diventare un'icona identitaria (radici!) una civiltà che aveva pesanti gap rispetto a quella romana e che ha lasciato poche tracce sul nostro territorio... Ecco, ce ne passa! Per cui si fa davvero fatica a capire tutta questa passione;
- infine: ma con tutti i problemi che abbiamo, davvero non c'è nient'altro di più importante a cui pensare? Insomma, occupiamoci di fatti concreti....
Lui comunque ne fa una questione di cultura e storia: ma a noi pare più che altro il frutto di fervida fantasia. Sarebbe quindi il caso di lasciar perdere (non solo le radici celtiche, ma pure le altre), anche perché c'è il rischio che poi si dia l'impressione di voler strumentalizzare il Crocifisso per dare fiato a bizzarre, quanto inutili, ideologie.

Altra Tradate ha detto...

Sergio ha detto...
Ma non vogliamo riconoscere nelle radici anche l'australopiteco e l'homo erectus?

16 novembre, 2009 19:39

Alberto da Giussano ha detto...

Deliri, che dimostrano la pochezza e il vuoto culturale di questi "legaioli"!

Anonimo ha detto...

Caspita.........mi ricordo che quando venni ad abitare a Tradate 6 anni orsono (sono un ex meneghino)gli amici mi dicevano che qui la vita era un'altra cosa: verissimo!! Zelig tutti i giorni!Vorrei proporre all'amico Candiani anche le origini danubiane poichè i miei trisavoli erano, ohibò,di origine ungherese e residenti in loco e perchè le loro origini non hanno diritto di indentificazione?? Poi, quando un goccio di sangue torna nelle vostre zucche vuote, leghisti belli perche non mette a posto stà città che va a pezzi???

hope ha detto...

le radici le abbiamo sulle palle oramai...questi ce li dobbiamo levare dalle palle!!!! sono troppo delle bestie!!!

Anonimo ha detto...

Grande Candiani.
io metterei dei fuochi d'artificio nello statuto comunale, così da renderlo una cosa più piacevole.
poi metterei un paio di riferimenti alle secolari origine celtiche contaminate da quelle del riciclaggio di denaro sporco mafioso, dei terreni che diventano superedificabili a beneficio dei soliti noti, dei cartelli in dialetto che chi comanda davvero in comune nemmeno sa pronunciare.
non è che poi ci mettono il test della cadrega e d'incanto sparisce il calcio, la balera, la pizzeria, la galleria e tutte le operazioni di riciclaggio che i giudici fingono di non vedere?
i celti, quelli veri, a certa gente non avrebbe lasciato campo libero.
a costo di trovarsi una testa di cavallo sulla porta di casa.

Giulio.

premio NOBEL ha detto...

e le radici della Bartolora di Abbiate?
e le radici della Cassinetta>?
e le radici de Lonà?
va vai a darlo via... il cervello!

paperino ha detto...

;-)))))) fate bene a bastonarli!!! questi ci prendono per il culo con queste fesserie e intanto la gente fa la fila alla caritas per farsi dare spaghetti e fagioli!!!

invece di buttare i soldi al vento e invece di impegnare quel poco di materia grigia che hanno per stupide iniziative leghiste, mettano i soldi dove serve, aiuti concreti, via le luminarie e i pinetti di natale che non servono a un cazzo, e tutti quei soldi alla caritas per acquisto dei generi alimentari e non alle associazioni pro-lega per i fuochi d'artificio e altre cagate!

Anonimo ha detto...

Povero Garibaldi che ha fatto l'unione d'Italia!! e i Comuni risalgono al 1864.
Il Sindaco che è il primo cittadino e responsabile dell'anagrafe questi errori non dovrebbe permetterseli.
Ma noh! Lui ha solo imparato a memoria il discorso che gli ha scritto la sua segretaria tra una ciccata e l'altra.

UnCeltopirligota ha detto...

Gentilissimi frequentatori del blog.
mi sono permesso di fare delle indagini sul le nostre/vostre/loro/ origini:
pare che un ceppo appartenga ad una tribù i Pirlagoti. Questi assieme ai celtici arrivarono in Italia e trovarono asilo in zona impervia ma piena di verde, denominata Tradaaaaa in particolare in una zona collinare...
C'era anche il mare, era famosa perchè si poteva volare facilemente...
Pare che già all'epoca praticassero uno sport chiamato VolaPirlapendio... poi col passare degli anni è diventato parapendio..
Da alcune fonti risulta che della tribù dei Pirligoti (amichevolmente chiamati Pirla) ne sia sopravvisuto uno.
Credo che sia necessario che trovi menzione nello Statuto del comune di Tradaaaaa!

Anonimo ha detto...

Ma non discendavamo dalla scimia?
forse qualcuno si sbaglia.
No l'uomo herectus dallo scimbanzè!
poi abbiamo perso la folta pelliccia e l'abbiamo regalata ai celti ecco perchè si confonde! loro avevano i vestiti di pelle col pelo o forse no? boh visto che non ha molto tempo a sua disposizione, magari ha visto per la prima volta una caverna con il pelo e ha pensato ai celti!!! Non demoralizziamolo così infondo sempre di pelo si tratta e poi conil tempo si aggiornerà!

Chiù pilu pe' tutti ha detto...

Dopo l'intervento dell'ultimo Anonimo credo di aver capito che per l'ultimo discendente della tribù dei Pirla è tutta una questione di pelo...e forse non ne vede molto!

Sonosolocelto ha detto...

Parlando con alcuni miei amici di lontane origini celtiche ho detto loro che i leghisti sostengono di essere i discendenti dei celtici, c'è mancato poco che dovevo portarli al pronto soccorso... Sono stramazzati a terra per le risate e mi hanno dato pure del Pirla perchè credo alle panzane!!!
Ma io ho insistito dicendo che non erano balle e che a dire queste cose ha incomniciato qualche anno fa il loro leader Umberto Bossi da Cassano Magnago hanno incominciato a prendermi in giro...e vista la mia insistenza c'è mancato poco che mi menassero!!!!
Quando mi hanno salutato mi hanno detto
Chi? Umberto Bossi ? e quello sarebbe un discendente celtico?

Dopo queste reeazioni mi sono venuti molti dubbi sulle origini celtiche di Bossi e soci... in effetti a pensarci bene cosa voglio fare una domanda a tutti gli utenti del blog: Quali sono o dovrebbero essere le caratteristiche di un discendente
celtico?
Patelli disse una volta "Sono stato un Pirla"....