lunedì 26 ottobre 2009

A proposito di Fornace: occupazione?

GLI EFFETTI SULL'OCCUPAZIONE?
SI SPALMERANNO SUL TERRITORIO... CON SALDO ZERO!
SI ASSUME QUI, SI LICENZIA LA'

Trascriviamo un vostro commento:
A. B. ha detto...
Corso per manager in una grande azienda, il docente è un ex-dirigente (responsabile del personale) di una grande catenza di distribuzione milanese.

In una pausa caffè mi diceva: "Si sa. Quando apre un centro commerciale si chiudono il 40% dei negozi in un raggio di 10-15km entro pochi anni. E' una regola non scritta, ma ben nota a chi opera nel settore".
Se la matematica non è un'opinione, ai 200 posti nuovi della Fornace (ben vengano, specie in questo momento) bisognerà sottrarre quelli dei negozi che chiuderanno (speriamo di no, speriamo che la "legge non scritta" stavolta sbagli).

Ma in quel caso, chi ha voluto la Fornace e ha fatto di tutto per averla, chi ha votato tutte le varianti e i permessi... costoro si prenderanno anche la responsabilità delle saracinesche abbassate o daranno la colpa alla minoranza?
26 ottobre 2009 9.36
Commento di ALTRATRADATE: la responsabilità della scelta è solamente del Sindaco Candiani, della Lega, di Forza Italia e di Alleanza nazionale. Sia ben chiaro!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo lo faccia anche colui che propio pochi giorni fa ha ribadito di essere a favore della grande distribuzione , ma è sempre contro.

Anonimo ha detto...

ad ANONIMO
cioè????
ci fai capire?

Cosimo Piovasco ha detto...

200 posti di lavoro creati alla ex fornace di Tradate non è una brutta notizia, considerate le temperie che corrono. Ma vi è un aspetto delle dichiarazioni di Francesco Testa che è passato un po’ sottotraccia e che, dato che nessuno l’ha sottolineato, mi permetto di mettere sul tavolo della discussione. Sono 200 posti, di cui 85 tradatesi nell’ambito delle attività ludico- ricreative e nella ristorazione: con schietta brutalità tutte quelle professioni che di solito vengono definite a “basso valore aggiunto” nei manuali di economia ed il cui scopo, talvolta, nelle società avanzate, è quello di offrire occasioni di lavoro a giovani in cerca di diverse opportunità o dare la prima esperienza a chi entra nel mondo del lavoro: il caso di studio è lo studente che, mentre prepara la tesi di laurea, dedica qualche ora al Mc Donald del paese: giusto per arrotondare e mantenersi all'Università.
Possibile che nessuno metta in discussione un modello di sviluppo occupazionale che manda le fabbriche in Polonia, e sostituisce la professionalità di operai specializzati formati da decenni di complessa esperienza lavorativa con una schiera di commessi, addetti alle pulizie, cuochi di fast food, venditori, vetrinisti, magazzinieri (ops, scusate: responsabili della logistica delle merci) e rimpiazzatori di scaffali.
L’alibi alla deindustrializzazione della nostra economia non può essere ricercato nell’incremento occupazionale offerto dal centro commerciale di turno, mi piacerebbe che assieme a me qualcun altro indugiasse con maggior spirito critico sulle parole del gestore del centro della “ex fornace cortellezzi”, anche se capisco che in fondo il Signor Testa, fa il suo gioco. E magari riesce a farlo anche bene.

Cosimo Piovasco

Andrea Botta ha detto...

@ Cosimo Piovasco: bravo, bravo, bravo. Mi trova completamente d'accordo, sia nel merito che nei toni.

Lavoro? va bene, specie di questi tempi.

Quale lavoro? e' la domanda che un amministratore capace e lungimirante dovrebbe farsi.

Se si perdono 200 posti nelle fabbriche metalmeccaniche, plastiche o chimiche e se ne guadagnano 200 nella grande distribuzione, il saldo e' davvero uguale a zero?

Quale futuro c'e' per il nostro territorio? Rimarremo distributori di servizi senza attivita' produttive?

Invito i lettori del blog a discutere di questo tema perche' e' la base per il futuro di Tradate.