526.500 euro per i commercianti di Tradate?
No grazie.
Ci risulta che qualche giorno fa la Regione Lombardia abbia introdotto ulteriori pesi per supplire agli effetti indotti dalla grande distribuzione commerciale.
Oltre a quanto già previsto (studio di impatto ambinetale, impatto socio-economico, effetti sul territorio dalla grande struttura, esigenze di nuove infrastutture viarie, ecc.) la Regione avrebbe posto un onere ulteriore di 180 euro al metro quadro (in capo all’operatore immobiliare). Di questi 180 euro il 15% è a vantaggio esclusivo della distribuzione al dettaglio, che sempre riceve grandi contraccolpi dall’apertura di un centro commerciale.
Come si contratta e come si utilizza questo 15%? Con accordi locali fatti tra gli operatori al dettaglio, le loro associazioni di categoria e gli enti locali.
A volte questa differenza serve per pagare gli affitti e/o altre innovazioni che il dettagliante volesse apportare all’unità commericale.
Commercianti tradatesi vi invitaimo a visitate il sito della Regione o meglio: chiedete ai vostri rappresentanti (che a Tradate avrebbero dovuto rappresentarvi meglio) e fatevi spiegare di cosa si tratta.
Due numeri su Tradate: ex-Fornace 19.500 mq x 180 euro = 3.510.000 euro di cui il 15% è 526.500 euro. Più di miliardo di vecchie lire a completa disposizione e beneficio del piccolo commerciante di Tradate. I restanti 2.984.000 euro andrebbero investiti in infrastrutture viarie per mitigare il grande traffico di autoveicoli provocati dall’afflusso quotidiano al nuovo centro commerciale (senza dimenticare che già oggi la Coop mal convive con il traffico già intenso sulla Varesina).
Ricordiamo sempre e comunque che l’operazione Fornace è stata eseguita senza le dovute procedure previste che avrebbero sicuramente già imposto opere per mitigarne l’impatto, opere a favore della collettività. La conferenza dei servizi (Comune, Provincia e Regione) invece è stata in tutti i modi evitata. Inoltre, i costi di costruzione sono stati calcolati con uno sconto scandalosto per la nostra cittadinazna. Soldi in meno per noi cittadini di Tradate. In confronto a quello che ci avrebbero dovuto dare ci hanno pagato un caffè. A Varese, infatti, l’Iper per il recente ampliamento di 8.000 metri quadrati si superficie commerciale ha sborsato circa 15 milioni di euro in infrastrutture e opere viarie, che si sono aggiunti ad oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e costi di costruzione. A Tradate nulla!
Ci risulta che qualche giorno fa la Regione Lombardia abbia introdotto ulteriori pesi per supplire agli effetti indotti dalla grande distribuzione commerciale.
Oltre a quanto già previsto (studio di impatto ambinetale, impatto socio-economico, effetti sul territorio dalla grande struttura, esigenze di nuove infrastutture viarie, ecc.) la Regione avrebbe posto un onere ulteriore di 180 euro al metro quadro (in capo all’operatore immobiliare). Di questi 180 euro il 15% è a vantaggio esclusivo della distribuzione al dettaglio, che sempre riceve grandi contraccolpi dall’apertura di un centro commerciale.
Come si contratta e come si utilizza questo 15%? Con accordi locali fatti tra gli operatori al dettaglio, le loro associazioni di categoria e gli enti locali.
A volte questa differenza serve per pagare gli affitti e/o altre innovazioni che il dettagliante volesse apportare all’unità commericale.
Commercianti tradatesi vi invitaimo a visitate il sito della Regione o meglio: chiedete ai vostri rappresentanti (che a Tradate avrebbero dovuto rappresentarvi meglio) e fatevi spiegare di cosa si tratta.
Due numeri su Tradate: ex-Fornace 19.500 mq x 180 euro = 3.510.000 euro di cui il 15% è 526.500 euro. Più di miliardo di vecchie lire a completa disposizione e beneficio del piccolo commerciante di Tradate. I restanti 2.984.000 euro andrebbero investiti in infrastrutture viarie per mitigare il grande traffico di autoveicoli provocati dall’afflusso quotidiano al nuovo centro commerciale (senza dimenticare che già oggi la Coop mal convive con il traffico già intenso sulla Varesina).
Ricordiamo sempre e comunque che l’operazione Fornace è stata eseguita senza le dovute procedure previste che avrebbero sicuramente già imposto opere per mitigarne l’impatto, opere a favore della collettività. La conferenza dei servizi (Comune, Provincia e Regione) invece è stata in tutti i modi evitata. Inoltre, i costi di costruzione sono stati calcolati con uno sconto scandalosto per la nostra cittadinazna. Soldi in meno per noi cittadini di Tradate. In confronto a quello che ci avrebbero dovuto dare ci hanno pagato un caffè. A Varese, infatti, l’Iper per il recente ampliamento di 8.000 metri quadrati si superficie commerciale ha sborsato circa 15 milioni di euro in infrastrutture e opere viarie, che si sono aggiunti ad oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e costi di costruzione. A Tradate nulla!
6 commenti:
Tutti hanno fatto i comodi propri.
L'amministrazione ha voluto le cose senza passare per le dovute vie istituzionali di controllo e contrattazione, gli operatori hanno trovato sul nostro territorio tutte le porte aperte e tutti i vantaggi che solo a Tradate sanno dare (Vegagest che costruisce la Fornace mi hanno detto che ora ha in mano anche l'operazione Mayer ad Abbiate),
i cittadini sono stati presi in giro ma se ne accorgeranno tra qualche anno (troppo tardi!) e noi commercianti? Noi non siamo per nulla rappresentati. Siamo solo capaci di stare a guardare se ci levano un parcheggio o se ci sistemano l'aiuola davanti al nostro negozio. Non sappiamo essere un gruppo. Ben ci sta! Ora che hanno fatto il centro commerciale in molti saremo costretti a chiudere. Accordino non è proprio l'assessore del commercio semmai patteggia per la Grande Distribuzione. E Aimetti? Non mi stupirei se aprisse una bella tabaccheria proprio alla Fornace.
Un commerciante
ulteriori oneri "sarebbero" stati
proposti a carico della GDO ed a favore dei commercianti al minuto?
Da quando? E come si si regolerà con le situazioni in itinere (es.LA FORNACE), che risultano irregolari a termini di legge vigente?
Cosa?, come?, Quando la Regione scenderà pesantemente in campo su quanto si sta facendo a Tradate?
Continuo a credere che a Milano in tenti siano "NERI" per qunto si sta facendo a Tradate. E l'opinione
mi pare sia molto...bipartisan.
Opinionista tradatese.
ma avete letto che ci saranno negozi anche nel centro servizi??? se sommiamo i negozi della coop, quelli della fornace e quello che verrà anche al centro servizi possiamo dire addio al commercio al dettaglio in centro! altro che salvaguardare il centro: incapaci e falsi!
Secondo quanto si dice e si scrive, che fare nel centro di Tradate...oltre la pista di pattinaggio?...ed i giochini rimovibili collocati sopra?
Claudio.
rileggevo questo vecchio articolo,quanta rabbia,quanto incazzamento,ho ammirato in altre pagine forse di varesenews cliccando su google 'fornace tradate' le foto del plastico...con il sindaco felice e sorridente....quello che non riuscivo a capire sono quelle rotonde strane ...SPIEGATEMI IO DI STRADE NON NE CAPISCO UNA MAZZA..
CIAO
a PENSIONATO
quelle strane rotonde servono SOLO la FORNACE, non servono la circolazione e la mobilità di tutti gli altri...
Anzi: così come fatte, creeranno ingorghi e code. Vedrete. Leggete perchè Margutti era contrario al progetto così come è stato approvato dal Candiani...basta che leggi qualche articolo precedente del BLOG sulla questione FORNACE...
Gli innesti stradali dovevano essere differenti e con sottopassi effettivi. Ma queste opere costano e si dovevano IMPORRE all'operatore della FORNACE come hanno fatto con l'IPER a Varese.
Ma a Tradate, Candiani fa gli sconti!
E non dice PERCHE'!
L'operatore FORNACE doveva pagare qualche milione di euro in più in oneri di costruzione e in opere conesse.
L'operatore della FORNACE senza la famosa "Conferenza dei Servizi" con la Regione e la Provincia, ha avuto un regalo ENORME dal Comune (avallato dai tecnici del nostro Comune, in prima linea quel famoso BELZEBU').
Leggi in precedenza: abbiamo scritto tutto tutto!
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