domenica 8 giugno 2008

FORNACEpoli: LA MAGGIORANZA VACILLA?

IL MAXI CENTRO COMMERCIALE: UNA BOLLA DI SAPONE O UNA BRUTTA STORIA CHE NON FA DORMIRE I PROTAGONISTI?

Una richiesta scritta molto importante è stata posta al massimo dirigente del Comune di Tradate (la dottoressa Pinto, segretario e direttore generale). Alla stessa si chiede di pronunciarsi in merito alla legittimità della variante adottata nel Consiglio Comunale del 18 aprile scorso.
Perchè? Secondo i richiedenti (avv. Luca
Carignola, dr. Giuseppe Scrivo e signor Piergiorgio Campanini) il "procedimento semplificato non può essere applicato nei casi in cui le varianti producano come effetto la conformità delle previsioni urbanistiche di eventuali interventi abusivamente realizzati".
La stampa locale (e non solo) ne ha evidenziati parecchi.
La richiesta, per conoscenza, è stata inviata anche alla Procura della Repubblica di Varese (dr. Agostino Abate), perchè sono in atto indagini relative alla questione.
Una domanda: ma tutti i consulenti del Comune ben pagati con i nostri soldi, non hanno saputo trovare le incongruità negli atti? E il precedente direttore generale, ingegner Ceriani (vero padre di tutto l'iter autorizzatorio della ex Fornace), come mai ha proceduto liberamente in tale modo? E' stato consigliato pure lui? Da chi?
A noi è giunta voce che qualche consigliere comunale di maggioranza voglia prendere le distanze da questa brutta faccenda. Tanto che - se proprio non siamo stati truffati nella informazione - domani in Comune ci dovrebbe essere una riunione tra i consiglieri di maggioranza. Il condizionale è d'obbligo, ma la notizia è QUASI certa. ;-)

Per chiarezza, alleghiamo il testo, ovviamente scritto in burocratese, ma questo è il linguaggio usuale.
I sottoscritti consiglieri comunali di Tradate vista la delibera richiamata in oggetto approvata a maggioranza in data 18/4/2008;
visti gli interventi dei consiglieri comunali di minoranza e quello di G.L. Margutti,
richiamata la Legge Regionale nr. 23 del 23 Giugno 1997 ( Accelerazione del procedimento di approvazione degli strumenti urbanistici comunali e disciplina del regolamento edilizio) comma 4 che recita testualmente:
Il procedimento semplificato di cui all’ art. 3 non può, in ogni caso, essere applicato alle seguenti fattispecie:
a) varianti che producano come effetto la conformità delle previsioni urbanistiche di eventuali interventi abusivamente realizzati;
b) nelle ipotesi in cui risulti che tramite successive varianti, oggetto del procedimento di cui all’ art. 3, siano già stati superati i parametri di cui alle lett.d) ed e) del comma 2,
c) qualora la deliberazione comunale di adozione della variante non risulti corredata dalla scheda informativa di cui al comma 3.
Visto il verbale del sopralluogo presso l’Area ex-fornace con cui venivano rilevati abusi edilizi;
Visto il permesso di costruire in sanatoria PE nr. 79/2008 rilasciato in data 3/3/2008 ;
Vista l’istruttoria del 3/3/2008;
Visto l’avviso di emissione del permesso in sanatoria ( art. 7 Legge regionale nr. 60 del 5/12/1977) emesso in data 5/3/2008 che “accertato che la richiesta delle opere in sanatoria va interamente accolta, in quanto le stesse eseguite in assenza di concessione, autorizzazione o permesso sono conformi agli strumenti urbanistici generali e di attuazione approvati e non in contrasto con quelli adottati sia al momento della realizzazione dell’ opera, sia al momento della presentazione della domanda ad eccezione di n. due setti in cls. armato, che con ordinanza n. 31 prot. 3825 del 27/02/2008, devono essere demoliti” e che il “rilascio del permesso è subordinato alla corresponsione del contributo ai sensi dell’ art. 16 del d.p.r. 6 giugno 2001… pari a 723570 €”;
Visti anche gli articoli apparsi sulla stampa riportanti la notizia di Avviso di garanzia fatto pervenire al Sig. Sindaco dalla Procura della Repubblica di Varese;
Visti anche gli articoli di stampa riportanti la notizia della richiesta di documentazione da parte della Procura della Repubblica di Varese in merito alle costruzioni presso l’ area ex-fornace;
Visti anche gli articoli di stampa riportante la notizia della richiesta di chiarimenti da parte della Procura della Repubblica di Varese al responsabile dei Servizi Urbanistici del comune di Tradate Arch. M. Padovan;
Viste anche le notizie apparse sulla stampa di ulteriori presunti abusi edilizi che sarebbero stati individuati recentemente nell’ area ex-fornace ;
Chiedono alla Dott.ssa Pinto di pronunciarsi in merito alla legittimità della variante riportata in oggetto ed adottata col procedimento semplificato previsto dall’ Art.3 della legge regionale nr. 23, alla luce dell’ art .2 comma 4 lettera a della stessa legge: il procedimento semplificato di cui all’ art. 3 non può, in ogni caso, essere applicato alle seguenti fattispecie:
a) varianti che producano come effetto la conformità delle previsioni urbanistiche di eventuali interventi abusivamente realizzati;)
La presente comunicazione è doverosamente inviata p.c. alla Procura della Repubblica di Varese proprio perché sono in atto indagini relative alla questione.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

è una vera monnezza questa storia. Ma qui sono tutti d'accordo, compresa la stampa? credevo che a tradate, terra dei lumbard, fossimo al sicuro!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Al leghista deluso un consiglio: Convocate un apposito direttivo e spremete sul caso nell'ordine:
IL SINDACO/ASS.URBANISTICA
IL DG del Comun ING. CLAUDIO CERIANI
IL CONSULENTE ed EX ASSESSORE ARCH.RUSSO
ne sapreste delle belle, le stesse che... (CENSURATO da altratradate)

Anonimo ha detto...

Ma è vero che la procura indaga su concussione è riciclaggio? Voi cosa ne sapete?

Altra Tradate ha detto...

per quanto ci compete conosciamo quello che è apparso sui giornali e solo quello. Se vuoi conoscere e approfondire, leggi gli argomenti su ex-Fornace. Noi non facciamo indagini giudiziarie. Non è il nostro mestiere. Noi qui diamo modo - in una linea di democrazia - di far apparire varie opinioni a confronto.

Altra Tradate ha detto...

anonimo ha detto...
Ma siete sicuri che dietro le ultime disavventure del Sindaco non ci sia lo zampino dell'ex Senatore ?

"NOI NON LO POSSIAMO AFFATTO SAPERE. LA POLITICA E' STRANA E ANCHE NELLA LEGA CI SONO I GIOCHI DEGLI ALTRI PARTITI. UNA COSA E' CERTA. IL SENATORE (ex SENATORE) E' UN UOMO FORTE CHE TUTTO CONTROLLA. POLITICAMENTE. VEDIAMO SE LUI CI SCRIVERA' QUALCHE COSA PER DARCI DEI LUMI O SE CE LI VORRA' FORNIRE QULCHE SUO COLLABORATORE...".

Anonimo ha detto...

Visto che i tradatesi hanno venduto ad alcuni imprenditori bergamaschi che si occupano anche di discariche. Oggi la monnezza tradatese in quale discarica viene portata?