RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: il business dei rifiuti lo paghiamo noi!
Per Saperne di Più.
Passaggio da Tarsu a Tia nel 2006.
I calcoli sono sbagliati e a vantaggio esclusivo del Comune prima e della Seprio successivamente.
Il passaggio dalla TARSU alla TIA (utenza domestica) è stato concepito con l’unico obbiettivo di salvaguardare il gettito di circa 900.000 euro , trascurando l’impatto sui nuclei familiari.
L’amministrazione dice il vero, quando sostiene che l’importo totale pagato dai nuclei familiari di una sola persona è inferiore all’analogo importo pagato per la TARSU.
Ma l’amministrazione non ha verificato come questo importo si sia spalmato sulle famiglie.
Possiamo dimostrare come tutti i nuclei familiari formati da una sola persona siano penalizzati quando alloggino in appartamenti fino ad 80 mq. Gli stessi nuclei registrano eccessivi guadagni, quando abitano in ampi spazi.
Ad esempio, chi abita in 400 mq risparmia 286 euro, mentre chi vive in 40 mq ne perde 34 .
Altro errore, non marginale, è la sottostima del numero di abitanti per il calcolo della tariffa.
I 900.000 euro sono distribuiti su una popolazione di 16031 abitanti anziché 16834.
Ciò è in contrasto con i dati ufficiali trasmessi in Provincia, infatti tutte le statistiche del Comune di Tradate, relativamente all’anno 2006 , si basano su una popolazione di 16834 abitanti.
Chiunque può accedere a queste informazioni collegandosi al sito www.provincia.va.it
Tra acconto 2006 e saldo 2007, abbiamo calcolato 89.000 euro di maggiori entrate ingiustificate per la Seprio Srl .
Questa somma non è dovuta poiché il passaggio da Tassa a Tariffa obbliga il Comune a richiedere alla cittadinanza un importo pari all’effettivo costo del servizio, senza guadagnare o rimetterci nulla.
Chiediamo come mai, nonostante il servizio della nettezza urbana sia passato alla Seprio, non siano stati trasferiti alcuni dipendenti comunali il cui costo ricade sul servizio medesimo.
martedì 3 giugno 2008
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