venerdì 23 gennaio 2009

IPSE DIXIT... e noi ve lo ricordiamo (2)

A PROPOSITO DI SCUOLE
e di VILLA MANGIAGALLI

Altri due commenti molto attenti, che meritano attenzione: Altra Tradate non si inventa le questioni; semplicemente continuano a pervenirci segnalazioni. 

Romano ha detto...
Come già avevo raccontato in un mio precedente intervento una delle tante 'dimenticanze' riguarda la manutenzione delle scuole. Proviamo a ricordare...

Nel 1998 (primo mandato del sindaco Dario Galli e ascesa di Stefano Candiani ad assessore alla Cultura/Istruzione) in via Manzoni stavano finendo i lavori di ristrutturazione della Scuola Media Galilei quando venne proposto al Preside Angelillo il trasferimento nel plesso di via Trento e Trieste al fine di unificare le due scuole medie presenti sul territorio.
L’allora preside fa presente che gli si chiede di lasciare una scuola ormai nuova, finalmente sgombra dal cantiere, per andare a raddoppiare la popolazione in un edificio che necessita di parecchi interventi di manutenzione e non ha nemmeno la palestra.
Il sindaco promette una nuova palestra entro 2 anni e un piano di lavori per l’edificio. 
A conferma che in 10 anni non è stato fatto ancora nulla e che la struttura, nata negli anni ‘60, versa in condizioni pietose, nel gennaio 2008 è stata effettuata una ispezione da parte dell’Asl, a seguito di una richiesta della segreteria CGIL di Varese che segnalava: «...il distacco di un finestrone dello spogliatoio femminile con il telaio in ferro crollato dall’alto sul pavimento...distacco di un pezzo di cornicione dal fronte est, caduto davanti alla scuola...altre parti pericolanti sono state rimosse successivamente sia dal cornicione fronte est che da quello fronte ovest...frequenti e ripetute infiltrazioni di acqua dal soffitto della palestra...L’impianto servo-scala è rotto e pericoloso e non vi è la predisposizione di un accesso adeguato per gli eventuali alunni portatori di handicap. Un paio di anni fa sono caduti davanti all’ingresso principale della scuola diversi pezzi del tetto in eternit. 
In relazione a quest’ultima vicenda si richiede la verifica dello stato di conservazione della copertura del tetto in eternit, per l’eventuale rimozione e smaltimento come previsto dalla normativa vigente» (da VareseNews Mercoledi 16 Gennaio 2008).
Le risposte e i commenti dell’amministrazione comunale? In magnifico stil candianesco: ‘inutili allarmismi’, ‘segnalazione pretestuosa e inutile’, ‘strumentalizzazioni’ .
A ispezione conclusa l’Asl “prescrive” alcuni lavori urgenti e indica una “scaletta di priorità” per altri. Ciò significa che la segnalazione dei disservizi non era poi così pretestuosa o inutile.

Non so ad oggi cosa sia stato fatto, se escludiamo le dichiarazioni di qualche mese fa: “a partire dalle vacanze di Pasqua rimozione del tetto in eternit e realizzazione di una copertura speciale, che ha integrata nella soletta i pannelli fotovoltaici che produrranno l’energia elettrica necessaria alla struttura scolastica.”(da VareseNews 25 Novembre 2008) 
Finalmente una buona idea, speriamo non sia la solita promessa. Per ora le macchie di umidità sul soffitto delle aule cambiano forma e quando esplodono mi fanno sospettare che l’eternit abbia deciso di smaltirsi da solo, sgocciolando sui banchi dei ragazzi. 
E’ necessario qualche altro commento? Penso di no.- (Romano) - 23 gennaio 2009 9.50

Ne volete un'altra? Eccovela.
EFFEPI ha detto...
Riguardo alla DIMENTICATA RISTRUTTURAZIONE dell'ex Villa Mangiagalli (quella in corso Bernacchi, vicino al passaggio a livello n.d.r.) parlano i documenti e la discussione di Consiglio comunale del 2005.
Si preventivava la ristrutturazione della Villa, della struttura retrostante da allargare con un'area a vetro esterna modulabile ed utilizzabile dodici mesi l'anno (caffetteria, sala da the, giardino d'inverno...)
Realizzazione di un' area gioco bimbi di prossimità e di un parcheggio auto accessibile da via Garibaldi. QUESTA FU LA SINTESI DELLA DISCUSSIONE... per i fatti e la realizzazione... ASPETTIAMO - (
EFFEPI)23 gennaio 2009 10.28


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Rom, ti spiego perchè la scuola di Via Trento e Trieste non verrà mai restaurata. Quest'opera rientra tra quelle che dovrebbe eseguire la Seprio in auto-finanziamento e per le quali il Comune paga annualmento un canone di 1,5 mln di euro. Ora una società che è già indebitata per 15 mln di euro, che per arrivare a fine mese è distratta dalle realizzazioni di costosissimi dossi o dalla posa di costosissime fioriere, può finanziare un'opera come il restauro della scuola di Via Trento e Trieste il cui preventivo è di 1,6 mln?

Anonimo ha detto...

pino ma una società indebitata di 15 mln di euro come fà,o meglio come può partecipare ad appalti comunali quando non ha nemmeno i soldi per le cauzioni e i materiali? fa debiti su debiti e tutti taciono,quando io da piccolo artigiano edile per poter lavorare in appalto devo devo lasciare delle cauzioni,delle garanzie acessorie,a volte non mi vergogno dirlo delle fidejussioni,certificato penale,ed altre decine di documenti burocratici ecc ecc ecc ...a volte solo per riparazioni di poche centinaia di euro.
La seprio servizi praticamente comanda lei,lavora solo lei e questo non mi sembra giusto,è piena di debiti da far vomitare eppure lavora,io da tradatese è assurdo ma riesco a lavorare per comuni più grandi tutto alla luce del sole senza tanta carta e facendo le gare d'appalto regolarmente,cito i comuni di Milano,Varese,Pavia,Vicenza per dirvene 4 di importanti...e se i lavori non li faccio bene non mi pagano (ed è giusto sia così),a tradate si fanno i lavori con il culo,perdonate la parola,tutto va bene così...boooo misteri.

Anonimo ha detto...

Artigiano provabilmente non sei amico del principe....e non fai parte della sua loggia,eccoti spiegate in poche righe le tue (giuste)domande.