martedì 9 dicembre 2008

A Saronno c'è un'altra Lega! Crisi di identità?


URGENTISSIMO 
IL PGT- PIANO  DI GOVERNO DEL TERRITORIO
DA DISCUTERE CON LA CITTÀ

Ma il sindaco di Tradate, artefice e responsabile di ogni forzatura urbanistica sulla nostra città, non è anche il coordinatore-commissario provinciale della Lega? Vada allora a leggersi quanto scrivono i suoi Leghisti di Saronno. Ecco, con questa razza di Leghisti, che la pensano così, anche noi di AltraTradate "potremmo" ragionare perché vogliono, almeno a parole, la tutela del territorio. Non concordiamo molto sui volumi tutti "messi in altezza"; intendono forse anticipare che - pur di avere aree libere a terra - costruiranno i "grattacieli"? Non sarebbero proprio il modello urbanistico delle "nostre radici" del varesotto.
O ci sbagliamo? Comunque, leggete il loro documento. E' della LEGA, quella di Saronno, ovviamente.
A Tradate l'urbanistica è un'altra cosa: tu paga gli oneri di urbanizzazione, e costruisci!
Sugli oneri di costruzione, invece, ne parliamo (vedi Fornace)!
Signori del Palazzo: a quando il P.G.T. (clicca qui) Piano del Governo del Territorio discusso in pubblici incontri e non solamente con i consueti CONSULENTI personali?


Ecco il documento della LEGA di Saronno
pubblicato da Varesenews:
"Il PD (clicca qui) vuole solo continuare a fare sterile polemica fatta di illazioni e falsità. Peccato che lorsignori del PD non vogliano confrontarsi sui temi, ma preferiscano attaccarci sul fatto che sarà la Lega a scrivere un Piano di Governo del Territorio (PGT in sigla) facendo gli interessi del popolo e non quelli dei costruttori. 
Il PD sostiene che la Lega si sia venduta ai costruttori. Non ho risposto perché è un'accusa talmente fuori dal mondo che lascio i fatti parlare per noi. 
La Lega vuole andare al Governo della città per cambiare. Con chi? Chi vuole parlare insieme a noi deve condividere le idee espresse nel nostro Programma di Cambiamento. Non c'è ancora niente di scontato. 
Le nostre idee di cambiamento partono dall'analisi concreta della situazione. Sarònn è inquinato e sovrappopolato.
Troppa gente e pochi spazi di aggregazione, troppi pochi parchi pubblici. Troppe giovani coppie saronnesi decidono di trasferirsi fuori città per trovare abitazioni meno costose e una migliore qualità della vita per sé ed i propri bambini. 
Serve veramente continuare a costruire a più non posso? Chi è stato al potere fino ad oggi ha solamente contribuito a peggiorare la qualità della vita dei saronnesi. Hannno svenduto il nostro patrimonio più grande, che è la terra che ci è stata donata dai nostri avi e che anche noi dovremo trasmettere ai nostri figli. La terra della città di Sarònn è del popolo saronnese, non dei nuovi arrivati. Le abitazioni devono servire primariamente per i saronnesi, altrimenti la nostra comunità locale si sfalderà per sempre. 
Se i saronnesi se ne vanno, allora la città deve dichiarare subito fallimento. 
La nostra priorità è quella di bilanciare la domanda di case energeticamente sostenibili e a basso costo per i soli saronnesi e nel contempo migliorare la qualità della vita creando grandi parchi urbani per combattere l'inquinamento e il traffico, rendendo la città a misura di cittadino saronnese. 
Noi vorremmo aprire un dibattito serio sull'urbanistica. È facile criticare, come fa il PD, senza portare alcun progetto e giocando sul fatto che i cittadini non ne sappiano niente, perché non hanno ricevuto gli strumenti per capire quali scelte si possono o non si possono fare. 
A Sarònn le uniche aree disponibili sono quelle dismesse. I parchi dovranno essere creati lì. Le aree dismesse sono proprietà di alcuni cittadini. I volumi attuali non si possono toccare. Mica possiamo sequestrare la proprietà privata! I diritti acquisiti sono garantiti per legge. I volumi però si possono spostare. I cubi possono stare uno di fianco all'altro, oppure si possono spostare l'uno sopra all'altro. Andare verso l'alto è l'unica soluzione praticabile per liberare spazio di superficie in basso per creare parchi pubblici attrezzati. 
Parchi e strade dovranno essere creati prima della posa del primo mattone. Vogliamo evitare strade fatte a metà come viale Escrivà, oppure edifici che vengano su come funghi senza però un progetto complessivo del parco, come nell'ex Cemsa".
Sabato 6 Dicembre 2008 - Angelo Veronesi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Facevo parte della prima commissione statuto e la bozza di quel documento venne presentato in tutti i quartieri di Tradate...
Allora la Lega che non siedeva ( è proprio il caso di dirlo!) in consiglio comunale, era sempre presente ad ogni incontro...
Da allora di tempo ne è passato e la Lega SIEDE in consiglio comunale...quante volte hanno chiesto il parere ai cittadini?
Quante volte hanno chiesto cosa ne pensavano del PRg?
E allora non c'è da farsi illusioni... continueranno così continuando a pensare che amministrare la cosa pubblica è come comandare a casa propria...